Anche il fiume Tevere cambia nel tempo

La storia del fiume Tevere, già chiamato Rumon, Albula, Tiberis. Il Tevere oggi: dal fiume sacro di Roma al contratto del fiume

di Piero Orlando.

Sin dalla notte dei tempi il Tevere è stato sempre considerato il Fiume Sacro, fonte di vita, allo stesso tempo separazione e unione di popoli e di culture. Rumon, Albula e Tiberis furono i nomi del Fiume delle origini, con radici linguistiche che si fondono tra le antiche lingue osco-etrusco e latino.

Quando fu edificato il Ponte Sublicio, il primo ponte di Roma, il Tevere divenne elemento di unione tra le due sponde e la progressiva costruzione di nuovi ponti di collegamento favorì gli scambi commerciali e culturali al di qua e al di là del fiume, ma anche lungo il fiume, sulle acque del fiume.

Al giorno d’oggi, tutti i romani conoscono il Tevere per la frequentazione quotidiana dei diversi tratti urbani del Lungotevere e per l’attraversamento dei ponti di collegamento tra i quartieri di Roma. Pochissimi, però, sono i romani che scendono dai muraglioni del Lungotevere per passeggiare, correre o pedalare lungo le rive del fiume, e ancor meno sono i romani che navigano sulle acque del fiume.

Negli ultimi anni si è finalmente riaccesa l’attenzione dei cittadini e delle Istituzioni sul Fiume Tevere, inteso come risorsa dal punto di vista naturalistico, ambientale, paesaggistico, culturale, turistico, sportivo e ricreativo. La frequentazione delle rive del Tevere e delle sue acque è cresciuta per effetto di importanti iniziative come la Discesa Internazionale del Tevere (DIT), l’avvio del Contratto di Fiume Tevere, il Parco Fluviale del Tevere, il Museo Navale di Roma e persino il Museo del Tevere che ha organizzato la prima edizione del Tevere Day, svoltosi con grande partecipazione di pubblico lo scorso 27 ottobre 2019.

Sul piano istituzionale, l’Autorità Distrettuale Appennino Centrale ha finalmente pubblicato il nuovo PS5 del Tevere per la riqualificazione ambientale, la prevenzione dalle alluvioni e dal dissesto idrogeologico, la sicurezza idraulica e la navigazione, anche per rilanciare il trasporto pubblico locale fluviale nella Capitale.

E’ allo studio un progetto di Parco fluviale del Tevere, un Parco Nazionale sotto la diretta competenza del Ministero per l’Ambiente e la Tutela del Territorio e del Mare (MATTM). Parallelamente, sul piano regionale l’Ufficio di Scopo per i Piccoli Comuni e i Contratti di Fiume (foce, lago e costa) della Regione Lazio, assume funzioni d’impulso e coordinamento di tutti i Contratti avviati nel territorio regionale, secondo gli Obiettivi dell’Atlante regionale dei Contratti di Fiume.

Sul piano locale, l’Ufficio Speciale Tevere di Roma Capitale si coordina con gli uffici statali e regionali competenti, per garantire la migliore governance nella gestione della risorsa idrica. Un nuovo progetto di ACEA, azienda municipalizzata per l’energia e acqua del Comune di Roma, prevede un impianto di depurazione delle acque del Tevere per erogare acqua potabile agli abitanti di Roma Nord, nel tentativo di fronteggiare la crescente crisi idrica della Capitale.

La Capitaneria di Porto di Roma, competente per legge in materia di navigazione lungo il Tevere, è impegnata nella mappatura e nel recupero dei relitti sommersi lungo l’alveo del Tevere, conditio sine qua non della sicurezza idraulica e della navigazione sicura.

Attualmente, il Fiume Tevere può essere esplorato con una crociera di navigazione fluviale dalla foce di Ostia o Fiumicino fino a Ponte Marconi, in zona Magliana, alle porte della Capitale. Presto sarà riaperta la navigazione fino all’antico porto della Roma imperiale, Emporium, poi denominato Porto di Ripa Grande, durante la Roma papale, e lungo tutto il tratto del Tevere urbano che attraversa il Centro Storico, con approdo fluviale sull’Isola Tiberina, per superare il salto artificiale nelle acque che scorrono ai suoi lati.

Negli ultimi due anni l’Associazione Agenda Tevere ha promosso il nuovo strumento del Contratto di Fiume Tevere dalla Diga di Castel Giubileo alla Foce, ormai prossimo alla sottoscrizione, con l’impegno concreto della realizzazione del Piano di Azione triennale 2020-2022, già anticipato con il progetto Tiberis, la spiaggia fluviale di Roma Capitale. Il Contratto di Fiume Tevere è connesso al Contratto di Fiume Media Valle del Tevere, al Contratto di Fiume dell’Alta Valle del Tevere e al Contratto di Fiume Aniene, affluente del Tevere che confluisce proprio all’interno della Città di Roma.

In tale contesto, Assonautica Acque Interne Lazio e Tevere, sezione territoriale regionale di Assonautica Italiana, struttura di servizio di Unioncamere per l’Economia del mare e delle Acque Interne, ha già aderito al Contratto di Fiume Tevere, sin dal dicembre 2018, per la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale del bacino fluviale, e per la fruizione del fiume dal punto di vista turistico e ricreativo, realizzando iniziative nautiche. In occasione del Tevere Day, Assonautica ha organizzato la Risalita del Tevere in gommone, evento pilota del progetto Rotta di Enea, itinerario culturale candidato al Consiglio d’Europa, in collaborazione con la DIT Discesa Internazionale del Tevere.

E sono già in programma altre iniziative di promozione in occasione della Giornata mondiale dell’Acqua, del Natale di Roma, della Giornata nazionale del Mare e della Marineria, e persino dell’Appia Day, quando la Discesa del Tevere in gommone, da Roma a Fiumicino, proseguirà in navigazione costiera, lungo il litorale del Lazio meridionale, per toccare tutti i porti turistici da Ostia fino a Terracina e Formia, le due località costiere in cui la Via Appia tocca il mare.

Una nota curiosa, prima di concludere, riguarda le foci e le isole del Tevere. Non tutti sanno che le foci del Tevere sono due: la Fiumara Grande, quella naturale che lambisce ancora oggi gli scavi di Ostia Antica, il primo porto di Roma, presidiata in riva sinistra dalla michelangiolesca Tor San Michele e in riva destra dal Faro di Fiumicino; e la Fossa Traianea, quella artificiale scavata dai romani per collegare il Porto di Traiano, poi ampliato da Claudio, che si diparte dall’alveo principale del fiume, all’altezza del Capo Due Rami, lambisce l’antica città romana di Portus, e sfocia nella Darsena di Fiumicino, moderno Porto canale dei pescatori.

E se le foci del Tevere sono due, le isole del Tevere sono addirittura tre: l’Isola Tiberina, l’Isola Sacra e l’Isola di Tor Boacciana. La prima è nota a tutti. La seconda, quasi interamente urbanizzata, ricade nel territorio del Comune di Fiumicino ed è delineata dalle due foci del Tevere, la Fiumara Grande e la Fossa Traianea, che si dividono all’altezza di Capo Due Rami per poi sfociare a mare in due punti diversi della costa, formando così una grande isola fluviale proprio alla foce del fiume. La terza, invece, un’oasi naturalistica ancora incontaminata, si trova a valle del ponte della Scafa, lungo la Fiumara Grande, nel territorio di Ostia Lido, Municipio X di Roma Capitale, a poca distanza dal mare.

Sull’onda della crescente produzione letteraria degli ultimi tre anni, per effetto dell’aumento del livello generale di attenzione di cui si è fatto cenno sopra, molti autori si sono cimentati sul tema della valorizzazione del Tevere dal punto di vista storico, urbanistico, naturalistico, sociale e culturale, per cui si offrono in Bibliografia utile alcuni testi interessanti per ogni eventuale approfondimento. Tutto questo lascia ben sperare sul possibile esito positivo del processo di pianificazione partecipata, oggi finalmente avviato dal basso mediante lo strumento rivoluzionario del Contratto di Fiume Tevere.

L’auspicio più grande è quello di riuscire a riqualificare e depurare il Tevere per poter tornare finalmente a fare il bagno nelle sue bionde acque, proprio come si faceva un tempo, fino ai primi anni ’50, quando si svolgevano ancora le Gare annuali di nuoto che richiamavano da tutto il mondo nuotatori professionisti e appassionati.

BIBLIOGRAFIA UTILE

  • Autorità di Bacino del Fiume Tevere, La pianificazione del bacino del fiume Tevere 1992-2000, Gangemi Editore, Roma, 2001;
  •  Bari Sandro, Sul Tevere. Storie e segreti del fiume di Roma, Edilazio, Roma, 2016;
  • Capretti Luciana, Tevere, Marsilio Editore, Venezia, 2014;
  • Cattaneo Massimo, La sponda sbagliata del Tevere. Mito e realtà di un’identità popolare tra antico regime e rivoluzione, La Scuola di Pitagora Editrice, Napoli, 2013;
  • Caviglia Stefano, A proposito del Tevere. Storia, bellezza e futuro del fiume che ha fatto grande Roma, Edizioni Intra Moenia, Napoli, 2018;
  • D’Angelis Erasmo, Tevere nostrum. Acqua, storia, natura, cultura, Editore Polistampa, Firenze, 2019;
  • Emiliani Vittorio e Coscetta Pino, La discesa del Tevere e altre storie di fiumara, Solfanelli Editore, Roma, 2019;
  • Menichelli Silvia e Magno Fabio, Castelli e rocche. La valle del Tevere, Historia Editore, Roma, 2011;
  • Mian Marzio G., Tevere controcorrente. Dalla foce alla sorgente di un fiume leggendario, Neri Pozza Editore, Vicenza, 2019;
  • Morelli Giorgio, Il Tevere e i suoi ponti, Edizioni Kappa, Roma, 1980;
  • Ossicini Adriano, Un’isola sul Tevere. Il fascismo al di là del ponte, Editori Riuniti Universitari, Roma, 2020;
  • Pacchiarotti Gianfranco, Al di là del Tevere, Viola Editrice, Roma, 2017;
  • Petrignani Sandra, E in mezzo il fiume. A piedi nei due centri di Roma, Editori Laterza, Bari, 2010;
  • Sanna Emanuela, C’è un fiume che passa. Alla scoperta dei ponti di Roma, Ponte Sisto Editore, Roma, 2019;
  • Scandurra Enzo, Cellamare Carlo et al., Lungo il Tevere. Episodi di mutazione urbana, Franco Angeli, Milano, 2008; 
  • Segarra Lagunes Maria Margarita, ll Tevere a Roma, Gangemi, Roma, 2004;
  • Sergio Marialuisa Lucia, La diplomazia delle due sponde del Tevere, Edizioni Studium, Roma, 2018.

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