Storia e attualità dei nativi Americani raccontati dal poeta Cheyenne: Lance Henson

La parola poetica nelle culture native americane

di Valentina Neri

Articolo pubblicato su Sovranità Popolare numero 8 anno 2

Nato a Washington nel 1944. Militante dell’American Indian Movement, un organizzazione che si batte per la salvaguardia dei diritti umani e della terra dei popoli indigeni, ha pubblicato numerosi libri di poesia tradotti in più di 25 lingue. Dal 1988 al 2006 è stato portavoce del popolo Cheyenne alla Conferenza delle Nazioni Unite sui Popoli Indigeni a Ginevra. Fra le sue opere edite in Italia ricordiamo Traduzioni in un giorno di vento (La Rosa 2001) e Un canto dal vento che si leva (La Collina 2009).

Come poeta e come militante come giudica il suo operato di sensibilizzazione nei confronti delle problematiche dei nativi Americani?

La mia affiliazione al Clan Dog Soldato della mia nazione Cheyenne mi costringe a scrivere e parlare in difesa del mio popolo e di tutti i popoli indigeni del mondo. Ho potuto visitare numerosi paesi in cui le violazioni dei diritti umani hanno devastato le popolazioni. Ho contrabbandato libri attraverso il muro di Berlino negli anni ’80 in modo che la letteratura nativa potesse essere insegnata nelle loro università. Lavoro come ONG nel gruppo che si occupa delle popolazioni indigene all’ONU. Da Ginevra mi hanno permesso di incontrare attivisti indigeni di tutto il mondo. Il fatto che il mio clan non abbia un trattato permanente con nessun governo straniero, inclusi gli Stati Uniti, ha sempre guidato il mio impegno come poeta e studioso.

In questo momento come è la reale situazione di questi popoli?

Tutte le tribù stanno soffrendo di malattie e perdite a causa del coronavirus. Ci avevano promesso di finanziare i programmi di prevenzione COVID coi loro casinò di gioco. Povertà generazionale, malattie, bassa autostima e stress post traumatico sono condizioni tra le più vulnerabili e perfette per il virus. La riserva Navajo è la più grande d’America. In ogni comunità c’è un centro per la dialisi. Il diabete dilaga e rappresenta una tempesta perfetta per il COVID. Infatti, su quella riserva, il virus è stato avviato dai cristiani Navajo che partecipano alle riunioni della Chiesa. L’amministrazione ha risposto inviando 2000 sacche per cadaveri e maschere difettose.

Si è verificato un fenomeno di emigrazione? Qualcuno si è integrato nel tessuto americano?

Il governo americano si è reso conto che doveva distruggere la nostra leadership perché non avevano la nostra fiducia e non volevamo assecondare il governo imperialista americano. Allora iniziarono a depredare i nostri capi, corrompendoli per tradire il loro stesso popolo. Oggi, l’attuale presidente tribale della nazione Navajo ha recentemente lanciato il suo sostegno all’elezione di Trump. Il presidente tribale della nazione Crows ha fatto lo stesso. Ci sono circa 2,5 milioni di persone tribali che vivono dentro e fuori le riserve negli Stati Uniti e in Canada.

L’amministrazione Trump rispetto a quella di Obama ha operato dei cambiamenti?

L’amministrazione Obama è stata decisamente più amichevole e inclusiva ma i nativi scelti per ricoprire le posizioni che trattano di questioni sovrane non erano tradizionali. Donald Trump odia i nativi americani. La sua rabbia non è intellettuale ma infantile e personale perché i suoi casinò stavano perdendo soldi a causa di quelli gestiti dai nativi. Sostiene che non dovremmo essere considerati come nativi. Chiamare la senatrice del Massachusetts Elizabeth Warren “Pocahontas” dimostra la sua ignoranza. Non sono menzionate le notizie nazionali degli omicidi che subiamo dalla polizia ben al di sopra di quelli subiti dai neri americani. Anche le donne indigene scomparse e uccise sono più numerose e, molte, sterilizzate illegalmente.

Quanto è importante la parola poetica nelle culture native americane?

Le nostre tradizioni orali, le nostre lingue, sono il fondamento più importante per la nostra sopravvivenza. La maggior parte delle tribù mantiene una forte esistenza cerimoniale.

Ci incontriamo spesso nelle cerimonie sociali e sacre. Le nostre canzoni di onore e guarigione ci collegano a rituali più antichi del concetto chiamato America. La mia generazione di poeti e scrittori, intellettuali e professori ha un forte legame con la nostra sacralità.

A livello personale quali ferite ha conosciuto, rispetto alla sua natura Cheyenne?

I Collegi nativi americani, istituiti a metà del 1800, erano scuole militari cristiane intese a “uccidere gli indiani per salvare le anime” dei bambini nativi. Queste scuole erano rivolte ai bambini dai 6 ai 7 anni che venivano rubati alle loro famiglie e portati lontano da loro. Le loro teste venivano rasate e loro torturati se parlavano le loro lingue tribali. Mia madre, i miei zii e le mie zie erano tra le vittime dei convitti. Il danno psicologico era insormontabile per molti bambini nativi; essi sono sopravvissuti e mia madre era distrutta da questo sistema e dunque ha lasciato la sua lingua. Ha vissuto tra le comunità bianche fino ai suoi 40 anni ed è tornata a casa per la guarigione cerimoniale. Ho incontrato mia madre quando avevo 9 anni. Ha tentato di scappare dalla scuola in Kansas verso l’Oklahoma. Quando è stata catturata ha dovuto indossare una palla al piede divenendo prigioniera di guerra si da bambina. Questo sistema di trattamento etnocida è stato istituito anche in Canada, Australia e Thailandia e potrebbe ancora continuare in comunità indigene in tutto il mondo.

Quali obiettivi si è posto nel suo operato e quali rivendicazioni ritiene irrinunciabili?

Rendo testimonianza della guerra che ci ha colpito. Ho assistito e sono stato vittima del razzismo e dell’odio che molti bianchi, in America e in Europa, provano nei nostri confronti. Riconosco la paura che i nostri nemici provano nei nostri confronti. Frantz Fanon, psicologo francese dell’India occidentale, filosofo, avrebbe scritto nel suo libro “I miserabili della terra” con prefazione di Jean Paul Sartre, del 1961, che i nemici degli indigeni erano mentalmente incapaci di umiltà o scuse. Il capitalismo divora tutto che ciò che incontra: umano, vegetale, minerale fino all’estinzione. Bolsinaro, Trump, Putin e altri leader mondiali hanno usato come arma il virus COVID contro i poveri e i deboli che vivono in povertà. Il mio lavoro di una vita è conosciuto e riconosciuto come una lotta personale contro il male. Le mie parole saranno sempre impegnate a parlare per coloro che non hanno voce. I poveri, gli indifesi, i bambini vittime della guerra gli indigeni.

 

Los Angels

They sit where horseman have passed

Moisture rising from

the hoof prints…

Owl dreams hovering above them…

on a rainy mountain road near grove Oklahoma

Near midnight Years ago

A dying black angel lifted its glistening wing

As I passed…

 

In a haunted mansion in France

I closed the bathroom mirror the limp wings

And vacant eyes behind me…

These are the ones that chose us…

 

And will sit with us

While only our shadows remain

 

and our bones have melted away….

 

Angeli

Si siedono dove sono passati i cavalieri.

Umidità che sale dalle impronte degli zoccoli …

 

I sogni del gufo si librano sopra di loro ….

su una strada di montagna piovosa vicino a Grove Oklahoma

Quasi mezzanotte, anni fa

un angelo nero morente sollevò la sua ala scintillante

mentre passavo …..

 

in una villa infestata in Francia

ho chiuso lo specchio del bagno, le ali molli

e gli occhi vacui dietro di me …

 

Questi sono quelli che ci hanno scelto …

 

e siederanno con noi

mentre rimangono solo le nostre ombre

e le nostre ossa sciolte …

Lance Henson

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