Approfondendo il personaggio Trump, scheggia impazzita sfuggita al controllo del Deep State, ci si imbatte inevitabilmente nei QAnon.

La musica del piano

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di Marinella Benini

Tacciato di essere di volta in volta estremista di destra, fascista, populista, imprenditore spregiudicato, opportunista, é amato fuori misura dal suo elettorato.

Trompeuse apparence, ingannevole apparenza, nulla è come sembra.

Chi è Q? La primula rossa dei trumpisti, l’inafferrabile, la mente del “Piano”. Entità astratta, ma supportata da un esercito militare di fedelissimi che non si sono fatti corrompere dal sistema e che lavorano dietro le quinte.

Gli Anon sono i soldati digitali che restano appunto anonimi.

Qual è il piano?

L’abbattimento del Deep State per porre fine alla tratta degli esseri umani gestiti dalle ONG attraverso i flussi migratori, alla p@e@d@o@f@i@l@i@a, al satanismo e all’illecito sistema finanziario.

La trincea dei QAnon è il web, la loro arma l’informazione.

Comunicano tra loro attraverso messaggi criptici chiamati “drop”, gocce di verità nascoste, proiezioni di accadimenti futuri che s’intrecciano ad avvenimenti passati, sembrano sfidare la linea temporale.

Trump comunica con i QAnon attraverso simboli (le sue cravatte), attraverso errori di ortografia nei suoi tweet (il famoso endorsement a Giusepi Conte). Vi sembra ancora stupido?

I soldati gitali hanno poi il compito di trasmettere al grande pubblico le informazioni occultate dal Main Stream.

Le nostre coscienze vanno scosse, sottratte all’ipnosi mediatica che c’impedisce di vedere la palude etica, morale, alla quale ci siamo assuefatti al punto di non percepirla più. Drain the Swamp è uno di motti di Trump: drena la palude.

Sono spirituali, credono in Dio, baluardo per contrapporsi all’orrore che sta dilagando nel mondo. I dati purtroppo parlano chiaro, sia riguardo al numero e alla durata dei conflitti che delle persone scomparse, per non parlare della p@e@d@o@pornografia in internet.

Cos’è Q?

Una gigantesca operazione d’intelligence ben architettata?

Un egregore? Una forma pensiero collettiva che creerà il cambiamento?

Un modo per manipolare menti fragili affinché compiano atti inconsulti al fine di destabilizzare la società?

Siamo dentro ad un gioco d’inganni.

Se il Piano esiste si paleserà. Avverrà “The Disclosure”, la rivelazione, necessaria per il Grande Risveglio, the Great Awakening.

I QAnon fissano l’attenzione su date ravvicinate nelle quali dovrebbe accadere qualcosa di eclatante: ultima il ribaltone elettorale del 6 gennaio scorso che si è concluso tragicamente a Capitol Hill. Tutto manipolato per i trumpisti, la cui fede resta incrollabile. Sanno che le date sono soggette a fluttuazione, sia per depistare l’avversario sia perché lo spazio-tempo è un qualcosa in cui si muovono con una certa disinvoltura.

La prossima annunciazione che ricorre nel web è prevista per il 4-5 Marzo.

Trust the plan. The best is yet to come.

Credi nel piano. Il meglio deve ancora venire.

Liberati dalla cappa della Kabala, ci aspetta un mondo radioso tutto da rifare.

Nuove tecnologie e scoperte scientifiche tenute nascoste ci saranno svelate.

E’ forse troppo per dei cuori induriti da decenni di neoliberismo che non riescono più a sperare…

 

 

 

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2 Commenti

  1. Leggo i vostri articoli quotidianamente. Con questo sul bluff Trump e sui bufalari di Qanon, che non ne hanno azzeccata una, avete fatto uno scivolone. Spero sia un caso isolato.

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