di Loreto Giovannone
La fortissima spinta data negli ultimi dieci anni dal “pensiero dominante” alla società, è la più poderosa data agli esseri viventi, mai vista, per spingerli fuori dalla dimensione umana. Creare nelle forme del pensiero disorientamento e instabilità permanenti è l’attività dominante del potere economico-politico che domina l’uomo. Scrivere un articolo sulle nuove frontiere della tecnologia per uso del controllo umano, le neuroscienze, espone al rischio “dell’incredibile”: cioè di non essere credibile. Ma questa scatola vuota “dell’incredibile” è un inganno che il potere mette davanti al pensiero cognitivo per impedirci di vedere la direzione che ha impresso alle nostre vite; dobbiamo liberarci dall’inganno ordito e capire le tecnologie e le tecniche attuali per il controllo delle menti umane, prima che sia troppo tardi.
Così si presenta in rete la potente unità per la “modulazione” del cervello INBRAIN NEUROELECTRONICS: Stiamo sviluppando la prossima generazione di terapie neuroelettroniche alimentate dall’apprendimento automatico.
Utilizzando i dati della rivista Lancet si da una veste economico-filantropica agli scopi dichiarati dalla INBRAIN proprio nell’epoca dove lo strapotere del commercio dei farmaci dominano l’intero globo: Con oltre il 35% della popolazione colpita, il costo dei disturbi cerebrali è di circa 800 miliardi di euro/anno in Europa e negli Stati Uniti. Il costo dei farmaci è circa il 20% di questo onere finanziario, con alcuni dei loro effetti collaterali che comportano costi aggiuntivi. (Lancet Neurol 2019; 18: 459–80)
Dietro il pretesto di curare i disturbi cerebrali si nasconde lo scopo di mettere mano con strumenti bioelettrici alla manipolazione del cervello umano. Manipolazione che viene fatta passare come alternativa benigna, senza effetti collaterali, ai farmaci convenzionali quando l’industria del settore ha totale monopolio mondiale ed è saldamente attaccata a quel monopolio:
Gli impianti bioelettrici potrebbero essere l’alternativa più rapida, sicura e senza effetti collaterali ai farmaci convenzionali. Le interfacce cerebrali esistenti sono tutte a base di metallo, con notevoli restrizioni per la miniaturizzazione e la risoluzione del segnale, limitando quindi il loro effetto terapeutico. Usiamo GRAPHENE, il materiale più sottile conosciuto dall’uomo per costruire la nuova generazione di interfacce neurali per il ripristino del cervello per aiutare i pazienti di tutto il mondo.
Nel sito INBRAIN è dichiarato quanto segue:
– suppongono la sostituzione dei farmaci convenzionali e della diversificazione delle patologie che si suppone di curare in futuro, la totale assenza di studi clinici tradisce il vero scopo del controllo cerebrale delle masse.
– affermano l’esistenza della sperimentazione in atto: Le interfacce cerebrali esistenti sono tutte a base di metallo, con nessuna relazione agli aspetti clinici attualmente conosciuti.
– affermano già in atto l’uso del graphene la nuova generazione di interfacce neurali per il ripristino del cervello.
La neuromodulazione è il termine con cui si intende controllare, modulare e nomalizzare il cervello di gran parte della popolazione mondiale. Ovviamente vanno riempiti i corpi umani di graphene, il materiale che consente il controllo del cervello umano, ed è ciò che stanno attuando con la vaccinazione obbligatoria di massa con il pretesto della pandemia di covid 19.
Graphene-based “neuromodulation” technology is REAL: Press release from INBRAIN Neuroelectronics describes brain controlling biocircuits using AI-powered graphene | Awakening? Start Here | Before It’s News
«Il grafene è la prossima grande novità nei materiali di bioingegneria, che sono componenti fondamentali per la prossima generazione di elettroterapie nel campo in costante crescita della neuromodulazione».
Prof. A. Fasano. Condirettore del Programma chirurgico per i disturbi del movimento Toronto University Hospital. https://www.inbrain-neuroelectronics.com/media.html
Di recente è stata resa pubblica la collaborazione delle company Merk – INBRAIN. Merck è un’azienda scientifica e tecnologica leader in Healthcare, Life Science ed Electronics, con più di 58.000 dipendenti nel mondo.
1) Articolo di Bloomberg: INBRAIN Neuroelectronics e Merck KGaA, Darmstadt, Germania collaborano per sviluppare la prossima generazione di bioelettronica.
2) Articolo di Graphene flagship (Istituto Catalano di Neuroscienze e Nanotecnologie fondato nel 2019): Lo spin-off di Graphene Flagship INBRAIN firma una collaborazione con Merck per sviluppare la bioelettronica di prossima generazione.
3) Articolo NS Medical devices: Merck e Inbrain co-svilupperanno terapie bioelettroniche a base di grafene.
La company INBRAIN ha annunciato di aver superato NEURALINK del magnate Elon Mask: Neuralink di Elon Musk è stato superato da questa startup spagnola di grafene. A febbraio, Elon Musk ha detto al mondo che la sua società di interfaccia cervello-computer Neuralink aveva cablato una scimmia per giocare ai videogiochi con la sua mente. Ma una startup spagnola non è rimasta così colpita, avendo trascorso gli ultimi otto anni a sviluppare un impianto neurale specializzato in grafene.
Questa notizia da due precise e inequivocabili informazioni. La prima spiega l’inondazione massiccia dei videogiochi negli ultimi 40 anni che ha reso ebeti alcune generazioni di giovani. La seconda è che la sperimentazione di INBRAIN dura già da otto anni e questo gli ha permesso di mettere a punto il piano di riempimento di graphene nel corpo umano di miliardi di persone sotto la minaccia pandemica e con liquidi di “terapia genica” che vengono chiamati erroneamente “vaccini“.
Articolo di James Rathey – Monday, July 19, 2021.
Con un numero crescente di persone che vengono a conoscenza dell’ossido di grafene identificato nei vaccini contro il covid, una società chiamata INBRAIN Neuroelectronics dimostra che la tecnologia di “neuromodulazione” basata sul grafene che utilizza la neuroelettronica alimentata dall’intelligenza artificiale è molto reale.
Un comunicato stampa del 30 marzo 2021 pubblicato da BusinessWire.com rivela la storia: INBRAIN Neuroelectronics ottiene 17 milioni di dollari in un finanziamento di serie A per la prima interfaccia grafene-cervello basata sull’intelligenza artificiale. Il finanziamento consente all’azienda di portare avanti gli studi sull’uomo per il suo prodotto di punta, un dispositivo di neuromodulazione meno invasivo per il trattamento di condizioni neurologiche utilizzando l’intelligenza artificiale e gli elettrodi di grafene.
Per essere chiari, non stiamo in alcun modo affermando che INBRAIN sia coinvolto nei vaccini covid. Piuttosto, affermano che la loro tecnologia viene utilizzata “per il trattamento dell’epilessia e del morbo di Parkinson”. Lo scopo di coprire INBRAIN è rivelare che i “biocircuiti” di controllo del cervello basati sul grafene sono, in effetti, una tecnologia molto reale.
I cosiddetti “controllori dei fatti” – che non sono altro che spacciatori di propaganda di disinformazione – affermano abitualmente che il grafene non si trova nei vaccini e che i biocircuiti di grafene sono una teoria della cospirazione. INBRAIN Neuroelectronics dimostra che i fact checker stanno mentendo.
Infatti, come afferma INBRAIN nel proprio comunicato stampa, “mirano a stabilire la sicurezza del grafene come il nuovo standard di cura per i dispositivi neurotecnologici“.
Descrivono anche i biocircuiti di grafene come una sorta di piattaforma che può essere aggiornata: Tecnologie neuroelettroniche meno invasive e più intelligenti come la nostra potrebbero fornire terapie più sicure, aggiornabili e adattive in tempo reale…
Se questo suona familiare, è probabilmente perché Moderna, creatore del vaccino covid mRNA, ha descritto la sua tecnologia come un “sistema operativo” che può essere aggiornato e riprogrammato in qualsiasi momento.
Sul sito web di INBRAIN Neuroelectronics, l’azienda si descrive così:
Siamo scienziati, medici, tecnici e amanti dell’umanità, con la missione di costruire interfacce neuroelettroniche per curare i disturbi cerebrali. Usiamo GRAPHENE, il materiale più sottile conosciuto dall’uomo per costruire la nuova generazione di interfacce neurali per il ripristino del cervello per aiutare i pazienti di tutto il mondo.
Inoltre tranquillizza il Prof. A. Fasano, dicendo: “Il grafene è la prossima grande novità nei materiali di bioingegneria, che sono componenti fondamentali per la prossima generazione di elettroterapie nel campo in costante crescita della neuromodulazione”.
La società evidenzia che la sua tecnologia è in grado di “leggere” il cervello di una persona, rilevare modelli neurologici specifici e quindi controllare la neurologia di quella persona per alterare la sua funzione cerebrale. Nelle loro stesse parole:
Le nostre interfacce grafene-cervello hanno la capacità di leggere con una risoluzione mai vista prima, oltre a rilevare biomarcatori specifici della terapia e attivare una neuromodulazione adattiva altamente focale per risultati migliori nelle terapie neurologiche personalizzate.
Il grafene è ulteriormente descritto come “Il materiale più sottile conosciuto per adattare perfettamente la stimolazione all’anatomia cerebrale mirata”. Chiunque dica che il grafene non viene utilizzato per controllare la neurologia umana o ignora completamente lo stato delle neuroscienze moderne o mente deliberatamente.
Continua James Rathey con prudenza neille valutazioni sulla INBRAIN, ma mettendo in guardia immediatamente dell’uso di questa tecnologia nelle mani sbagliate: Per chiarire ancora una volta, non stiamo affermando che INBRAIN Neuroelectronics sia impegnata in alcun tipo di programma nefasto, né che sia coinvolta nei vaccini covid. Come per ogni tecnologia, i biocircuiti a base di grafene possono essere utilizzati sia nel bene che nel male, a seconda dell’etica e delle motivazioni di coloro che controllano la tecnologia. Ci sono senza dubbio applicazioni molto positive per questa tecnologia, ma come con la maggior parte delle tecnologie che una volta erano propagandate come responsabili dell’umanità – televisione, vaccini, Internet, energia nucleare, robotica, ecc. – finiscono tutte nelle mani di pazzi, genocidi. globalisti che li brandiscono come armi contro l’umanità.
In altre parole, non c’è tecnologia che i pazzi non sfruttino per schiavizzare l’umanità e aumentare il proprio potere e controllo. I biocircuiti al grafene danno ai pazzi assetati di potere un accesso diretto al cervello e, secondo molti analisti (vedi sotto), i vaccini forniscono la scusa per iniettare alle vittime umane sostanze a base di grafene che si autoassemblano in biocircuiti nel cervello umano.
DICHIARAZIONE: I vaccini Covid contengono alti livelli di ossido di grafene, che viene autoassemblato in biocircuiti raccogliendo elementi (come il ferro) dal sangue umano.
Un fenomeno a lungo negato, ma che oggi è già stato dimostrato. Ci sono milioni di video di persone che vanno in giro per il mondo. Video su questo fenomeno di, chiamiamolo “pseudomagnetismo acquisito dopo l’inoculazione”, ma può essere acquisito anche attraverso altri modi. Quindi, una volta condotto quello studio epidemiologico di base, abbiamo iniziato a chiederci quali materiali o nanomateriali possono causare il magnetismo nel corpo. E non solo il magnetismo, ma quello potrebbe fungere da condensatori di energia, perché ho anche misurato in un multimetro una carica importante.
Si tratta di un fenomeno di induzione elettromagnetica nel metallo che aderisce in prossimità della zona di inoculazione. Inoltre, abbiamo scoperto che il magnetismo si sposta poi verso la testa. E questo è molto importante. Sicuramente per lo scopo che possono cercare. Inoltre, una differenza di potenziale viene misurata con un multimetro: la persona diventa un superconduttore. Cioè, emette e riceve segnali. E quando abbiamo trovato i materiali che possono causare questo tipo di alterazioni nel corpo, abbiamo iniziato a parlare di grafene. Sospettavamo che fosse ossido di grafene poiché aveva tutte le caratteristiche che le persone magnetizzate esprimevano dopo l’inoculazione.
Il grafene è tossico, è una sostanza chimica, un agente chimico tossico. Introdotto nell’organismo in grandi quantità, provoca trombi. Causa coaguli di sangue. Abbiamo tutti gli articoli scientifici per sostenerlo. Provoca sindrome post infiammatoria, provoca alterazione del sistema immunitario. E quando l’equilibrio redox è rotto, nel senso che c’è meno glutatione di riserva del corpo rispetto a un tossico introdotto come l’ossido di grafene, si genera un collasso del sistema immunitario e una tempesta di citochine. In altre parole, qualcosa di molto simile alla malattia di moda, no?
Video testimonianza. Brighteon.com/eaff4c87-eb1d-4abd-9f6e-6edeebe6fe59
In questo video Ricardo Delgado prosegue affermando: E dato che tutte le persone a cui viene inoculato il vaccino Pfizer, che è stato quello che abbiamo inviato per l’analisi, così come Moderna, AstraZeneca, Johnson&Johnson, Janssen, Sinovac e tutti i tipi di vaccini acquisiscono proprietà magnetiche, sospettiamo con molte indicazioni che contengono tutti più o meno dosi di grafene, di ossido di grafene…sappiamo che proprio la N-acetilcisteina o il glutatione stesso degradano l’ossido di grafene. Questo è il motivo per cui pensiamo di aver colpito direttamente l’agente causale o eziologico della malattia.
Nel podcast di aggiornamento della situazione di oggi, tratterò maggiori dettagli su questa nanotecnologia esotica, comprese le nanostrutture di biocircuiti di grafene “autoassemblanti” e come queste potrebbero costruire un’antenna per ricevere comandi o istruzioni da campi elettromagnetici esterni.
Se questo è ciò che sta accadendo, significa che i governi globali potrebbero essere in grado di controllare le masse vaccinate trasmettendo segnali dalle torri cellulari 5G. Sebbene sembri fantascienza, questa tecnologia è già stata dimostrata in esperimenti sui topi, coinvolgendo sia le SPION (nanoparticelle di ossido di ferro super paramagnetiche) per la somministrazione mirata di farmaci nei tessuti, sia le proteine ”magneto” che ottengono la neuromodulazione (controllo cerebrale).
INBRAIN nel link: https://www.brighteon.com/378b3154-6cb8-4a59-97f1-ffbfe25d863e
Con un numero crescente di persone che vengono a conoscenza dell’ossido di grafene identificato nei “vaccini” contro il covid, una società chiamata INBRAIN Neuroelectronics dimostra che la tecnologia di “neuromodulazione” basata sul grafene che utilizza la neuroelettronica alimentata dall’intelligenza artificiale è molto reale.
Link ai video:
Brighteon.com/eaff4c87-eb1d-4abd-9f6e-6edeebe6fe59
Brighteon.com/378b3154-6cb8-4a59-97f1-ffbfe25d863e
https://www.brighteon.com/channels/hrreport
Source: https://www.naturalnews.com
The Guardian La proteina “Magneto” geneticamente modificata controlla a distanza il cervello e il comportamento. Articolo di Mo Costandi 24 mar 2016
Ricercatori negli Stati Uniti hanno sviluppato un nuovo metodo per controllare i circuiti cerebrali associati a comportamenti animali complessi, utilizzando l’ingegneria genetica per creare una proteina magnetizzata che attiva a distanza gruppi specifici di cellule nervose…
… Capire come il cervello genera il comportamento è uno degli obiettivi finali delle neuroscienze e una delle sue domande più difficili. Negli ultimi anni, i ricercatori hanno sviluppato una serie di metodi che consentono loro di controllare a distanza gruppi specifici di neuroni e di sondare il funzionamento dei circuiti neuronali.
Il più potente di questi è un metodo chiamato optogenetica , che consente ai ricercatori di attivare o disattivare popolazioni di neuroni correlati su una scala temporale millisecondo per millisecondo con impulsi di luce laser. Un altro metodo recentemente sviluppato, chiamato chemogenetica, utilizza proteine ingegnerizzate che vengono attivate da farmaci di design e possono essere mirate a specifici tipi di cellule…
… Diversi studi precedenti hanno dimostrato che le proteine delle cellule nervose che vengono attivate dal calore e dalla pressione meccanica possono essere geneticamente modificate in modo che diventino sensibili alle onde radio e ai campi magnetici, attaccandole a una proteina che immagazzina il ferro chiamata ferritina o a particelle paramagnetiche inorganiche. Questi metodi rappresentano un importante progresso – sono già stati utilizzati, ad esempio, per regolare i livelli di glucosio nel sangue nei topi – ma coinvolgono più componenti che devono essere introdotti separatamente…
In un esperimento finale, i ricercatori hanno iniettato “Magneto” nello striato di topi che si comportano liberamente, una struttura cerebrale profonda contenente neuroni produttori di dopamina che sono coinvolti nella ricompensa e nella motivazione, quindi hanno inserito gli animali in un apparato diviso in sezioni magnetizzate e non magnetizzate. I topi che esprimono “Magneto” hanno trascorso molto più tempo nelle aree magnetizzate rispetto ai topi che non lo hanno fatto, perché l’attivazione della proteina ha fatto sì che i neuroni striati che la esprimevano rilasciassero dopamina, in modo che i topi trovassero gratificante quelle aree. Ciò dimostra che “Magneto” può controllare a distanza l’attivazione dei neuroni nel profondo del cervello e anche controllare comportamenti complessi.
Esperimenti con i virus per Steve Ramirez dell’Università di Harvard?
Il neuroscienziato Steve Ramirez dell’Università di Harvard, che usa l’optogenetica per manipolare i ricordi nel cervello dei topi, afferma che lo studio è “badass“.
“Questo sistema è un unico ed elegante virus che può essere iniettato in qualsiasi parte del cervello, il che rende tecnicamente più facile e meno probabile che si rompano campane e fischietti in movimento”, aggiunge, “e la loro attrezzatura comportamentale è stata abilmente progettata per contenere magneti se del caso, in modo che gli animali possano muoversi liberamente”.
Questo articolo dimostra la chiusura del cerchio di ciò che stanno attuando sottoforma di scienza, il controllo da remoto del cervello umano. Il detto virus covid 19 o ciò che è, insieme al non “vaccino” fanno parte dell’esperimento che stanno conducendo sulla popolazione mondiale?
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