Italia, nazione allo sbando

In Italia non cadono le bombe ma molte famiglie italiane sono allo stremo

Caritas sempre più uomini e donne per cibo e beni primari
di Mauro Biolcati
Premetto, chi scrive è contro ad ogni forma di violenza. Essendo rispettoso della Costituzione e, in particolare, quella del 1 Gennaio 1948, ripudio la guerra nel suo insieme. 
Sono contro fucili carri armati e bombe, così come cantano i Nomadi, che questi siano americani, europei, russi, cinesi o di qualsiasi altro stato del mondo.
In questo momento tutti sono contro i russi ma, come spesso accade, nessuno racconta la storia di Cuba. La Nato, così come l’Unione Europea, hanno cercato o forse hanno illuso l’Ucraina. La Nato desidera installare delle basi sul territorio ucraino, condizione non certo favorevole alla Russia. L’Unione Europea desidera incorporare la nazione Ucraina per meglio sfruttare le ricche risorse che il paese offre. Detto ciò, desidero restare neutrale perché, quando c’è una guerra, le ragioni non sono di nessuno, quello che resta di ogni conflitto, sono solo le macerie e la morte di migliaia di vite innocenti.
L’Italia vive questa condizione da circa tre anni, anche se da noi non ci sono le bombe che esplodono. Il regime ha introdotto una condizione di vita senza precedenti. Milioni di italiani sono allo stremo. I prezzi aumentano giorno dopo giorno, le aziende non riescono a produrre per via dei rincari continui, i trasporti sono impossibilitati a proseguire per via degli aumenti dei carburanti. Le bollette di gas, luce e acqua stanno dissanguando la povera gente. I salari hanno perso circa il 60% del loro potere d’acquisto. La paura serpeggia negli animi degli italiani nel contempo, i nostri governanti cosa stanno facendo? NULLA.
 
Molti sono i problemi ai quali serve dare una soluzione ma, invece di promuovere dei provvedimenti atti a lenire le difficoltà, si organizzano manifestazioni pro o contro. Di questa retorica sono nauseato, nessuno pensa ai nostri anziani, ai lavoratori, alle partite I.V.A., agli artigiani, agli agricoltori, alle piccole e medie imprese, senza dei provvedimenti seri ed efficaci, questi soggetti dovranno vivere giorni bui e tristi. I nostri governanti vanno in Francia a discutere sulle sanzioni verso la Russia ma non discutono dei problemi che i cittadini europei dovranno affrontare.
La situazione è drammatica specie in Italia. Nei decenni passati alcuni personaggi come Andreatta, Draghi, Prodi, Ciampi, solo per citarne alcuni, hanno distrutto l’industria italiana privatizzando ogni settore economico gestito dall’I.R.I. Nessuno si ricorda delle lenzuolate di Bersani o delle affermazioni di Giulio Tremonti ” Bisogna lasciare libero il mercato perché è in grado di aggiustarsi da solo.” Bersani osava dire: Privatizzare serve a mettere in competizione gli uni con gli altri per avere delle tariffe migliori. Prodi e Ciampi dicevano: Con l’Euro lavoreremo di meno e avremo una maggior disponibilità. Peccato che tutto ciò non si è avverato, anzi, dall’entrata dell’euro abbiamo perso competitività sia nella produzione che nei salari. Il mercato del lavoro nel suo insieme è stato condizionato dalle multinazionali le quali hanno imposto le loro regole. Negli anni la politica ha facilitato il lavoro di queste multinazionali contrastando le piccole e medie imprese con una tassazione iperbolica e con una burocrazia asfissiante.
Anche i sindacati hanno letteralmente calato le braghe andando a siglare dei contratti al ribasso salariale. Poi, essendo noi vincolati, così dicono, ai parametri europei, abbiamo tagliato servizi essenziali per il Paese Italia. Con dei tagli forsennati abbiamo ridotto la sanità, la sicurezza pubblica, le infrastrutture e via dicendo, nonostante ciò, le spese sono aumentate come è aumentato il debito pubblico. Prima di questa inutile guerra, alcuni economisti dicevano che il P.I.L. aumenta, in verità era ed è una condizione drogata dal fatto che i governi precedenti e quello odierno hanno elargito contributi statali a fondo perduto, vedi il bonus ristrutturazione. La contropartita è stata quella di un aumento indiscriminato delle materie prime vedi: cemento, ferro, rame ed altro, il tutto è accaduto per via di mancate verifiche. I prezzi delle ristrutturazione sono aumentati a dismisura pur di incamerare denari statali.
Anche il rincaro dei prezzi delle materie prime, per via della guerra, sono soggette a delle speculazioni dettate dai grandi poli finanziari. Questo succede in quanto, negli anni passati non abbiamo ottemperato a delle riforme oggettive. I nostri governanti non hanno previsto eventuali anomalie. Queste anomalie sono arrivate, prima la pandemia ora la guerra.
Se ci fossero stati dei governanti lungimiranti, noi oggi avremmo sui tetti degli edifici pubblici, esclusi gli immobili di interesse storico, molti pannelli fotovoltaici e, forse ci sarebbero delle aziende italiane che fornirebbero questi pannelli, indi per cui, posti di lavoro e ricchezza. Anche i tetti dei capannoni potevano essere uno strumento energetico, senza consumare del suolo atto alla coltivazione dei cereali vedi: grano, mais, soia, girasoli e via dicendo. Invece no. Hanno chiuso delle fabbriche che producevano  pannelli, abbiamo distrutto l’agricoltura ed oggi stiamo vivendo una situazione di guerra.
Altra fonte energetica potrebbe arrivare dai nostri boschi, se avessimo attuato delle politiche del territorio, avremmo risolto parecchi problemi, il primo quello del dissesto idrogeologico il secondo, la produzione di energia tramite la pulizia dei boschi. Questo avrebbe calmierato i prezzi e reso le nostre imprese competitive invece no, il potere delle multinazionali ha surclassato l’interesse nazionale.
Se Putin è un soggetto che deve essere processato per crimini contro l’umanità, i nostri politici, dal 1992 in poi, devono anch’essi essere processati per crimini contro il Paese Italia. Da una parte abbiamo un soggetto sanguinario dall’altra, abbiamo dei soggetti che hanno ucciso l’economia di un paese, causa di molte tragedie umane.
La mancanza di un sistema economico bilanciato, vedi: La Nota di Cambio e un Sistema Fiscale Equo, con l’aggiunta di regole certe per limitare lo strapotere delle multinazionali, noi non usciremo mai da questa situazione. Il peggio è: abbiamo una classe dirigente politica inadeguata, incapace e inconcludente. Con queste condizioni l’Italia è già nel baratro.
Per risolvere i problemi non bastano le parole di pochi Uomini di Buona Volontà, serve che la gente si ribelli senza usare violenza. Bisogna scendere in piazza per dimostrare il nostro dissenso.
Purtroppo questo non accade perché, ogni qualvolta che cerco di proporre degli incontri mi scontro con le scuse più banali, in più, trovo dei soggetti che hanno delle verità indiscutibili.
Rimango dell’avviso che gli interessi personali sovrastano gli interessi generali, questi soggetti non hanno capito che se noi fossimo in grado di sviluppare degli interessi generali, potremmo tutelare al meglio gli interessi personali.
Il politico che siede in parlamento oggi è orientato verso gli interessi personali quindi, l’economia reale del paese può anche soffrire, infatti loro come governanti hanno manifestamente rovinato l’economia con gli appalti al massimo ribasso, situazione capestro per le imprese le quali, per via di questa deficienza sono costrette a delinquere per sopravvivere terreno facile per le mafie.
Se vogliamo bene al Paese Italia smettiamola di parlare e iniziamo ad essere propositivi con dei fatti reali. Facciamo sentire la nostra voce anche se questa è contro corrente. Adeguarsi al pensiero unico faremo il gioco della GERONTOCRAZIA FINANZIARIA.
 
LA STORIA INSEGNA; SENZA SACRIFICIO NULLA SI PUO’ FARE.
 
  
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2 Commenti

  1. Ho letto l articolo italia una nazione allo sbando. E trovo che una delle cause dello sbando sia la grande fiducia che una parte della società nutre per tutto ciò che lo stato fa.una fiducia che ricorda le parole che usava iva zanicchi a proposito di berlusconi.lasciamolo fare lasciamolo lavorare.senza un pur minimo pensiero critico.tutta la piccola e media o alta borghesia targata pd e prona al potere di cui non si mette in discussione nulla.e ul popolo nulla sa e vuole sapere di grande reset .dei grandi di davos ne ‘ dei pericoli del green pass e della digitalizzazione.tutti a bere dal secchio .tutti a dire le stesse cose e a reggereil moccolo a tv e giornali pagati profumatamente per nascondere le verita’.io credo che per forza siamo ormai dentro unsistema che ci strirolera’ trasformandoci non solo in poveri di quattrini ma anche poveri di anima

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