Gli accordi al forum internazionale

Il 27° Forum economico internazionale di San Pietroburgo

di StK

Dal 5 all’8 giugno si è svolto il 27° Forum economico internazionale di San Pietroburgo, tradizionalmente ospitato dalla capitale settentrionale della Russia. Tra i principali risultati si possono notare i seguenti. Al forum erano rappresentati oltre 21mila partecipanti provenienti da 139 paesi. SPIEF ha tradizionalmente agito come piattaforma per la conclusione di accordi. Quest’anno a San Pietroburgo sono stati firmati più di 980 accordi per un valore di oltre 6 miliardi di dollari. Negli ultimi tre anni è cresciuto anche il livello di rappresentanza del forum tra i leader statali e altri funzionari. Ad esempio, nel 2022, alla riunione plenaria, il presidente russo Vladimir Putin era accompagnato dal presidente del Kazakistan Kassym-Jomart Tokayev, mentre il presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping e il presidente egiziano Abdelfattah al-Sisi hanno parlato con videomessaggi. Nel 2023, il presidente dell’Algeria, Abdelmadjid Tebboune, ha preso parte alla sessione plenaria. Quest’anno, nella sessione plenaria del Forum di San Pietroburgo, oltre al leader russo, sono intervenuti i presidenti di Bolivia e Zimbabwe, Luis Arce e Emmerson Mnangagwa. Quest’anno al forum hanno preso parte attiva anche il presidente della Republica Srpska Milorad Dodik e la presidente della Banca per lo sviluppo dei nuovi BRICS Dilma Rousseff. La dinamica e la geografia della rappresentanza straniera negli ultimi tre anni ci permettono di dire che la Russia vede il mondo in modo molto più ampio rispetto a quanto non vedesse di recente. Per la Russia si tratta di diverse regioni dell’Africa, dell’America Latina e dell’Asia, con le quali Mosca è pronta a stabilire nuovi legami economici e a condividere la propria esperienza.

San Pietroburgo. Russia
Alcuni dati del 27° Forum dell’Economia

Il capo di Rossotrudnichestvo (un’agenzia federale che fa capo al ministero degli Esteri russo) Evgeny Primakov, a margine del forum di San Pietroburgo, ha preso l’iniziativa di organizzare una conferenza nei paesi africani per discutere il problema della sicurezza alimentare. Dato che l’agenzia facilita ogni anno l’afflusso di 6mila candidati africani nelle università russe, il successo di questa iniziativa nel continente è garantito. Tra i principali argomenti discussi al forum hanno dominato le questioni relative alla nuova economia russa. I russi, ad esempio, stanno lavorando attivamente alla riforma fiscale, il cui punto di forza sarà la digitalizzazione quasi totale. Ciò ridurrà la necessità per i cittadini di comunicare con le autorità fiscali e gli ispettori e renderà anche l’amministrazione e il comportamento fiscale più trasparenti e onesti sia per lo Stato che per i contribuenti. Al Forum di San Pietroburgo non è stata discussa solo la riforma fiscale, ma quasi ogni questione relativa al nuovo sistema economico, dal punto di vista di come fare meglio per i residenti in Russia. L’economia del paese dovrebbe essere comprensibile e confortevole per ogni cittadino, soprattutto per coloro che lavorano in Russia, creano posti di lavoro qui, lo fanno coscienziosamente e collegano il loro futuro con il futuro della Russia. Lo SPIEF (soprattutto negli ultimi tre anni) è diventato una delle piattaforme per la Russia e altri paesi per trovare una via d’uscita dall’impasse in cui si è trovato il mondo negli ultimi decenni. E a giudicare dal fatto che l’interesse fuori dalla Russia per il Forum di San Pietroburgo non solo non diminuisce, ma è anche in crescita, il mondo associa certe aspettative alle discussioni che si svolgono ogni anno sulle rive della Neva.

 

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