Nucleare non è soluzione. Un tema da risolvere in Italia anche dopo due referendum.

Chi costruirà le centrali nucleari in Italia?

No nucleare

di Renato Napoli

Lo scorso mese la professoressa Margherita Venturi, del Dipartimento di Chimica dell’Università di
Bologna e presidente di “Energia per l’Italia” ha rilasciato un’intervista a “Settimana News” nella quale
afferma che l’Italia «non ha più competenze per costruire e gestire centrali nucleari – e non ha neppure
l’uranio – in Europa chi si affida pesantemente al nucleare è la Francia (anche se ultimamente con grosse
difficoltà) che vende sottocosto la sua energia quando non serve (cioè di notte). Dall’Italia, per esempio,
compriamo dalla Francia elettricità “nucleare” per circa il 6% del nostro fabbisogno: ma è una scelta
soprattutto politica, poiché non ne avremmo assolutamente necessità, visto che i nostri impianti
termoelettrici stanno funzionando in media al 25% delle potenzialità.»
Le dichiarazioni del Ministro non sembrano delle migliori: «traccio la strada del futuro con grande
pragmatismo […]Una via obbligata […] la svolta atomica non sostituirà le rinnovabili, ma le integrerà
puntando alla decarbonificazione con il nucleare di nuova generazione che, grazie alla direttiva europea,
entra nella tassonomia verde». Questo si legge nelle dichiarazioni sulla lettera inviata alla Commissione
europea dai Ministeri dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e il Ministro delle Infrastrutture e dei
Trasporti i primi di luglio.
Attraverso l’AssociazioneEnergia perl’Italia, che presiede, ha inviato, ai Membri del Governo, una lettera
aperta chiedendo di non procedere, secondo le indicazioni del Ministro Picchetto Fratin, che ha inserito
nel PNIEC (https://www.mase.gov.it/energia/energia-e-clima-2030) sulla possibilità di un ritorno al
nucleare.
Nella lettera leggiamo che viene ipotizzata la possibilità di produrre il 20% del fabbisogno energetico,
tramite energia nucleare da prodotta con SMR (Smal Modular Reactors 1) 2-), entro il 2050
Viene chiesto se può essere realistico che l’Italia: «da sola (possa) avviare nei prossimi 25 anni una
quantità di potenza nucleare che è cinque volte tutta quella installata nell’intera Unione europea negli
ultimi 25 anni? E per di più può farlo utilizzando una tecnologia come quella degli SMR che è ancora
embrionale? Ricordiamo che il termine “modular” implica una produzione in serie, ma al momento siamo
ancora a livello di prototipi: non è possibile prevedere se da questi prototipi si possa effettivamente
giungere a una produzione su vasta scala?»
Per poter avere una tale potenza di energia richiederebbe l’installazione dai circa 58 ai 175 reattori di tipo
SMR per i quali, per ciascuno, dovrebbe essere richiesta una specifica prassi autorizzativa, il tutto entro il
2050. Forse un tempo un po’ troppo azzardato solo per indicare un cos’ altro numero di centrali SMR?
Nella lettera in questione viene espresso che: «Il ritorno all’energia nucleare in Italia non può fornire un
contributo significativo alla decarbonizzazione del nostro sistema elettrico, né nel breve periodo e
nemmeno in tempi più lunghi. Riteniamo indispensabile rivedere gli scenari proposti nel Piano Nazionale
Integrato Energia e Clima, che prevedono l’impiego del nucleare, perché tali ipotesi, oltre a essere palesemente

No nucleare

irrealizzabili, sottrarrebbero importanti risorse all’obiettivo della decarbonizzazione per il
nostro Paese … (e che si) … riteniene che l’intero comparto della ricerca debba ricevere finanziamenti
adeguati, incluso quello sul nucleare, area che ha importanti applicazioni ad esempio in campo medico.
Tuttavia, è necessaria una netta distinzione tra ricerca e soluzioni tecnologicamente affermate: un ritorno
all’energia nucleare in Italia non potrebbe fornire un contributo significativo alla decarbonizzazione del
nostro sistema elettrico, né nel breve periodo e nemmeno in tempi più lunghi.»
Oltre agli organismi associativi anno già sottoscritto la lettera circa 100 personaggi della ricerca, della
cultura e cittadini, invitiamo chi sia interessato a fare altrettanto attraverso questo link.

 

Note:
1) https://www.iaea.org/newscenter/news/what-are-small-modular-reactors-smrs
2) https://energy.ec.europa.eu/topics/nuclear-energy/small-modular-reactors/small-modular-reactors-explained_en

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