
di Dom De Mar
L’idea di organizzare il convegno presso il Liceo Classico “S. Maffei di Verona, incentrato sul tema della devianza e dei reati minorili, è stata della Presidente della Consulta Provinciale degli Studenti di Verona e della coordinatrice della Commissione Legalità, rispettivamente le studentesse Camilla Bardini e Cordellia B. Gyamfi, successivamente accolta all’unanimità dalla giunta durante una delle prime riunioni plenarie dell’a. s. 2024-2025. Coordina il nutrito e vivace gruppo la Prof.ssa G. Calabrò, referente provinciale dell’Area 2 “Legalità, Cyberbullismo e Politiche giovanili” presso l’UAT di Verona con la quale gli studenti hanno condiviso dal mese di settembre 2024 differenti progettualità e attività inerenti le tematiche dell’educazione alla legalità e della cittadinanza attiva quali “Studenti in Udienza”, attività formativa che ha visto la rappresentanza scolastica partecipare in diretta a udienze su tre differenti reati penali tenutesi presso l’Aula della Corte d’Assise di Verona.
Nonostante la CPS Verona si sia distinta nel corso dell’a.s. 2024/2025 per la sensibilità e la promozione di differenti iniziative nel territorio veronese, è stata la prima volta in cui lo staff giovanile abbia organizzato un convegno. Come hanno dichiarato le rappresentanti della giunta non è stata un’attività semplice, poiché il compito ha richiesto capacità e abilità che nel contesto scolastico non vengono impiegate e che, però, sono riconducibili alle principali soft skills che il mondo lavorativo richiede ovvero la capacità di pianificazione, il metodo step by step, le capacità di ascolto, le abilità comunicative e relazionali e, innanzitutto, il pensiero positivo che consente di essere assertivi, risolvere problemi inaspettati e gestire eventuali conflitti anche sul fronte organizzativo.
A intervenire il 20 maggio al L’Adolescente reo: disagio, devianza e reinserimento sociale qualificati relatori delle Forze dell’Ordine quali il Dirigente della Squadra mobile Domenico Balsamo, il Dirigenti del COSC di Venezia Letterio Saverio Costa e il Ten. Col. Alessia Elia della Guardia di Finanza. Gli esperti provenienti dal Tribunale di Verona sono stati l’Avv. penalista Filippo Milan e la criminologa Giusy Calabrò.
Il convegno ha ospitato rilevanti rappresentanze veronesi: Prefettura, Comando Compagnia Carabinieri Caprino Veronese, l’85° RAV “Verona”, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, l’IPA, Assoarma e Croce Rossa Italiana.
Gli interventi hanno sviluppato temi di attualità quali il disagio, la devianza e le bande giovanili, i reati informatici di cui sono vittime oppure autori i minori, le fenomenologie criminali connesse alla devianza minorile e la messa alla prova. Ad integrarli argomenti in linea con le nuove linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica quali gli illeciti nella produzione, commercializzazione e acquisto di beni contraffatti.
Come evidenziato dalla dott.ssa Calabrò, referente dell’Area 2 “Legalità, Cyberbullismo e Politiche giovanili” dell’UAT di Verona, l’obiettivo formativo del convegno ha oltrepassato l’acquisizione di conoscenze meramente scientifiche per far comprendere a studenti, insegnanti e ospiti l’importanza dell’educazione primaria, della cooperazione istituzionale e della cittadinanza attiva. Inoltre, organizzare un evento complesso e strutturato come un convegno impiega inevitabilmente competenze e abilità trasversali, anche organizzative e psicosociali che di fondamentale importanza per le Generazioni Z e Alpha.
Il materiale divulgativo del convegno è stato curato da Camilla, la Presidente della CPS, la quale si è ispirata a un’opera artistica poco nota: il fregio pittorico che rappresenta “Il Trionfo dell’Istruzione” (1934-1935) realizzato dall’artista Antonino Calcagnadoro per la “Sala delle Riunioni” del Palazzo del Ministero della Pubblica Istruzione. L’imponente edificio romano progettato all’inizio del XX secolo (1912-1926) dall’architetto ingegnere Cesare Bazzani è stato inaugurato il 28 ottobre del 1928, nel sesto anniversario della Marcia su Roma e l’anno successivo divenne sede del ministero dell’Educazione Nazionale.
Lo sfondo dell’affiche si ispira alle raffigurazioni simboliche del dipinto murale che tracciano un excursus iconografico della storia della cultura italiana: dall’antica civiltà romana fino al fascismo. Il progresso della cultura è rappresentato come lotta tra la Barbarie e la Civiltà, tra il Bene e il Male; infatti, nell’opera è riportata l’iscrizione IN SAPIENTIA SALUS PUBLICA ET JUSTITIA ET FORTUNA, ovvero “Nella saggezza risiedono la prosperità pubblica, la giustizia e la buona sorte.”
Al centro è raffigurata l’immagine della Dea Minerva, dea della Sapienza, delle Arti e della Guerra; a sinistra un reo inginocchiato e a destra la Vittoria alata, ovvero immagini simboliche riconducibili al leit motiv del convegno incentrato sul tema dell’importanza della prevenzione primaria nelle scuole per contrastare la devianza minorile.
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