L’ unione europea deve risarcire 70 miliardi all’Italia

Sappiamo chi ha spolpato le banche e spogliato i risparmiatori italiani

di Lorella Presotto

Le banche si sa, ultimamente, non godono della fiducia degli italiani, a causa delle truffe ai danni dei risparmiatori e  delle eccessive spese per interessi e competenze.

E’ una situazione che rischia di creare una insormontabile frattura tra il sistema di credito e il cittadino.

C’è però una novità che potrebbe cambiare il corso delle cose.

Oggi ci sono i nomi di coloro che hanno spolpato le banche e spogliato i risparmiatori: Berneschi e Scajola che sono sotto processo a Roma; Profumo e Viola a Milano, e via dicendo.

Ma l’evento senza dubbio eclattante quello che potrebbe in un certo senso invertire lo stato delle cose è  la decisione della Corte di Giustizia Europea, CASE T.98/2016 pubblicata lo scorso 4 marzo,  che ha annullato  la decisione della Commissione Europea, che proibiva l’intervento del Fondo Interbancario Italiano per salvare le banche in difficoltà.

Testualmente la Corte “ritiene scorretta la decisione della Commissione Europea di classificare gli interventi Fondo Interbancario di tutela dei depositi come aiuti di Stato, e quindi in violazione ai principi stabiliti da questa stessa Corte con i precedenti giudizi del 15  luglio 2004 PEARLE and OTHERS C. 345/02 e del 30 maggio 2013 Dous ELEVAGE C. – 677/11”

Gli artt. 266, 268 e 340 del Trattato di Funzionamento dell’Unione Europea , stabiliscono un principio chiaro, in base al quale “l’Unione deve risarcire, conformemente ai principi generali  uniti ai diritti degli Stati membri, i danni cagionati dalle sue istituzioni e dai suoi agenti nell’esercizio delle funzione”.

Per questo motivo l’Unione Europea è tenuta nei confronti dell’Italia al risarcimento di tutti i danni provocati dalla decisione della Commissione per la concorrenza, che provocò gravissimi danni al sistema bancario  italiano, alle banche in difficoltà, e a tutti i risparmiatori .

Cosa che fece in perfetta malafede perchè alla signora Vestager e agli altri membri della Commissione per la Concorrenza erano ben noti tutti i precedenti citati dalla corte di Giustizia Europea.

I precedenti sancivano espressamente il diritto al quale si era conformata in altre precedenti occasioni. 

Pertanto l’Italia e i risparmiatori italiani hanno diritto di pretendere il risarcimento dei danni prodotti dalla Vestager e dalla Commissione Concorrenza, che ammontano a circa 70 miliardi di euro, in perfetta aderenza alla normativa europea.

Il giudizio espresso dalla Commissione per la Concorrenza presieduta dalla Vestager fu del tutto arbitrario, contrario ai precedenti giuridici stabiliti dalla Corte Europea.

In sostanza si è trattato di un vero e proprio attacco demolitorio verso il sistema bancario e di risparmio italiano.

In questa vergognosa vicenda bisogna altresì notare il comportamento di assenso della Banca d’Italia, che avrebbe  dovuto cercare di difendere i sistema bancario italiano dall’ attacco arbitrario.

(Malafede o incapacità?)

Differentemente invece si è comportata l’ABI, che per bocca del suo Presidente Antonio Patuelli ha dichiarato “L’intervento del Fondo Interbancario era pienamente legittimo, mentre illegittimo è stato l’operato della Commissione di bloccare ogni iniziativa in questo senso. Ora è giusto chiedere il risarcimento del danno”

Dalla sentenza della Corte di Gustizia Europea emergono concetti che sarà bene tennere presenti in caso di istituti di credito in difficoltà.

Gli aiuti del Fondo non sono aiuti di Stato perchè il Fondo Interbancario è un consorzio volontario di natura privatistica, istituito per provvedere alla tutela dei prorpi interessi.

Perciò il Fondo serve a risolvere i problemi degli associati, cosa del tutto lecita e anzi auspicabile.

Il punto è, sarà in grado il Governo di dare l’opportuna rilevanza alla cosa? E sarà capace di condurre le giuste azioni di richiesta risarcitoria?

In futuro inoltre il Governo dovrà essere più attento e capace di opporsi a decisioni prese in seno all’Unione che siano del tutto arbitrarie o contrarie alle norme europee.

La proibizione di usare i soldi del Fondo Interbancario ha provocato crolli e fallimenti di molte banche e messo in difficoltà i valori azionari.

Occorrono in futuro, consulenti giuridici ben preparati in materia di diritto europeo, capaci di riconoscere un abuso.  Capaci di riconoscere da subito una azione illegittima da uan legittima.

Dietro a questa decisione infatti, c’era l’odio politico della luterana Marghareta Vestager. Non fu un errore. Fu una decisione presa con consapevolezza per colpire gli interessi italiani.

Quello che accadde, in particolare negli anni 2015 e 2016 decretò la perdita di fiducia da parte degli italiani  ed enormi danni alle stesse banche.

Secondo l’ABI il danno subito dalle banche ammonta a 12 miliardi.

Il combinato degli  articoli 266, 268 e 240 del TFUE ci permette di chiedere l’intero risarcimento del danno, e pertanto il Governo italiano  deve pretenderlo. Che giustizia sia fatta.

Print Friendly, PDF & Email

Abbonati alla rivista

Sovranità Popolare è un mensile, 32 pagine di articoli, foto, ricerche, analisi e idee. Puoi riceverlo comodamente a casa o dove preferisci. E' semplice, iscriviti qui.

2 Commenti

  1. Professionisti capaci e preparati non mancano,
    ma fino a quando avremo una situazione in cui la maggior parte dei politici sono cooptati e fanno gli interessi franco-tedeschi andando contro gli interessi italiani, sarà difficile chiedere il risarcimento in questione, e non solo…..

  2. Non sono sicuro che non manchino professionisti preparati. Se fosse così saremmo dinanzi a un problema ben più grave tenuto conto del silenzio della Banca d’Italia.
    Purtroppo devo ripetere un parere che troppo spesso ho sentito: l’Italia deve ancora uscire dal Rinascimento. Ora come allora abbiamo fazioni interne contrapposte: piccoli ducati sempre disponibili a servire imperatori europei venuti da fuori per trattare l’Italia come parte del loro regno. I feudatari oggi hanno il nome di partiti che rinnegano il proprio paese e sono sempre pronti a definire fascista chiunque usi la parola Patria quando si parli dell’Italia.

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*