DEUTSCHE BANK e se implode?

Quelli bravi, sono i tedeschi, gli stupidi, gli italiani. Vero, ci hanno massacrato con le regole, e poi mentre noi camerieri italiani, abbiamo cercato di salvare le nostre Banche con i risparmi dei cittadini, i Teutonici, hanno accumulato titoli tossici, mettendo la polvere sotto il tappeto, ma ora lo spazio è al termine quindi?

MES, non fondo salva Stati, ma è più corretto: FONDO SALVA BANCHE TEDESCHE E FRANCESI.

Contro la stupidità anche gli dei sono impotenti. Ci vorrebbe il Signore. Ma dovrebbe scendere lui di persona, non mandare il Figlio; non è il momento dei bambini.

Il default per la Germania sembra essere molto vicino e lo testimonia il fatto che la Deutsche Bank ha una esposizione ai derivati pari a 54,7 trilioni di euro.

Stando a piccole indiscrezioni, dette a voce bassa e che sono riportate da alcuni media, sembra che la banca con la maggiore esposizione in derivati al mondo è Deutsche Bank che ammonta a quota 54,7 trilioni di euro; si tratterebbe dell’elefante che cammina nella cristalleria di Deutsche Bank, il cui valore equivale a 20 volte il Pil tedesco che è di 2,74 trilioni e almeno cinque volte il Pil dell’intera Eurozona, ovvero 9,6 trilioni.

Che l’euro fosse un gioco tipo roulette russa, lo diciamo da tempo, ma che rimanere nella caverna indicata da Platone fosse una scarsa copertura per molti politici e cittadini italici, è altrettanto vero.

L’implosione, a mio avviso, potrebbe avvenire a breve, i rimedi consistono esclusivamente nel ripudiare quanto spudoratamente affermato negli ultimi 20 anni, in fatto di neoliberismo, decrescita felice, moneta non nazionale, banca centrale degli stati, e banche d’affari, separate da quelle commerciali.

Ci sarà un periodo di lacrime e sacrifici? Si, ma per quanto ci riguarda il tessuto connettivo produttivo, fatto di piccole e medie aziende, ci salva dalla catastrofe, e ci consentirà di subire meno dei giganti con i piedi di argilla.

Nel giornale online Usa Zerohedge.com si legge quanto segue:” l’ esorbitante cifra, (Deutsche Bank) per effetto di una magia contabile “precipita a 504,6 miliardi di euro in asset e 483,4 in passività, le cifre comunque più grosse in un bilancio da 1,6 trilioni. Al netto, dunque l’esposizione diventa di 21,2 miliardi… un giochetto contabile che funziona però solo nella teoria”. Capito? Lo ammettono loro stessi.

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