di Mazzuca Pietro
Da quell’accordo, nasce il dettato Parigi 1948.
Ebbene, quanto tempo dovrà trascorrere ancora affinchè l’Italia sia libera dai legacci di quel trattato ancora oggi presenti e secretati nella costituzione?
Sciocchi, guardate il dito mentre la luna ride.
Quella Germania che dall’8 settembre, giorno della grande illusione collettiva che la guerra potesse essere davvero finita, sarebbe diventato il nuovo nemico da cui difendersi. Quella grande illusione che ricordo a noi tutti con i pochi versi della poesia
“Una sera di settembre” di Franco Fortini del 1955.”
Una sera di settembre quando le dure donne rauche di capelli strinati si addolcivano pronte nei borghi calcinati e ai fonti la sabbia lavava le gavette tintinnanti, ho visto sotto la luna di rame sulla strada viola di Lodi due operai, tre ragazze ballare tra le bave d’inchiostro dei fosfori sull’asfalto.
Una sera di settembre quando fu un urlo unico la paura e la gioia.
Quando ogni donna parlò ai militari dispersi tra i filari delle vigne e sulle città non c’era che il vino agro dei canti e tutto era possibile intorno al fuoco della radio pallido e chi domani sarebbe morto sugli stradali beveva alle ghise magre delle stazioni o nella paglia abbracciato al fucile dormiva quando l’’estate inceneriva
da Ventimiglia a Salerno e non c’era più nulla ed eravamo liberi di fuggire, di non sapere o piangere, una sera di settembre.
L’Italia aveva solo cambiato, come al termine del primo tempo di una partita, il campo. Una nuova guerra era appena iniziata. Un nuovo dolore avrebbe ferito il Paese.
Buona visione del documentario
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