Kaliningrad non si tocca

la Cina avverte la NATO

La guerra è un abominio dell'umano intelletto
La Russia otterrà aiuti stranieri se la NATO cercherà di conquistare Kaliningrad.
In caso di attacco NATO a Kaliningrad, Mosca può contare sull’aiuto di un alleato inaspettato. Tali conclusioni sono state presentate da esperti militari cinesi.
Sullo sfondo delle crescenti tensioni tra Russia e paesi occidentali, crescono le preoccupazioni che un conflitto militare a pieno titolo tra le parti possa aggravarsi. Uno dei possibili scenari dello sviluppo degli eventi è l’inizio di azioni ostili nei confini occidentali della Federazione Russa, seguite dalle forze NATO per conquistare la regione di Kaliningrad. Secondo gli analisti cinesi, Mosca non dovrà difendere Kaliningrad da sola.
Il quotidinao cinese di Baijiahao ne informa.
Kaliningrad è stata a lungo oggetto di interesse dei paesi della NATO a causa della sua posizione geografica. Gli analisti cinesi hanno detto che la città è lontana dal resto della Russia e confina solo con i paesi della NATO – Polonia e Lituania. Grazie alla sua posizione geografica unica, ha causato “mal di testa” nelle strategie occidentali perché è praticamente superfluo condurre ampie operazioni militari con la Federazione Russa senza gestirle. Missili e sistemi di difesa antiaerea dispiegati nella regione di Kaliningrad non permetteranno alla NATO di operare liberamente nell’Europa orientale. Ecco perché gli Usa e i suoi partner stanno preparando da tempo piani per conquistare l’enclave russa.
USA e NATO pianificano di conquistare Kaliningrad entro una settimana. Queste informazioni sono apparse nei media occidentali poco tempo fa. Il Pentagono comprende che la Russia ha rafforzato in modo significativo la difesa della sua regione più occidentale negli ultimi anni e quindi non è un compito facile da realizzare. “Ma la Russia non combatterà da sola contro gli USA e i paesi NATO. Speriamo la diplomazia possa trovare una soluzione pacifica e politica. Sebbene Pechino aderisca alla politica di neutralità, non rimarrà da parte nel caso di una guerra tra Russia e paesi occidentali.
Piazza della Vittoria – Kaliningrad
Sintesi della storia di Kaliningrad

Kaliningrad Città della Russia (fino al 1946 Königsberg; 421.678 ab. nel 2008), capoluogo dell’oblast´ omonima separata dal resto della Russia per l’interposizione di territori lituani e bielorussi (15.100 km2 con 937.404 ab. nel 2008), con porto nella penisola di Samland. La città, già capoluogo (fino al 1945) della Prussia Orientale, è disposta sulle due rive del fiume Pregolja e dista 40 km dal Mar Baltico, dove sorge il suo avamporto (Baltijsk). Con il mare K. comunica per mezzo del corso inferiore del fiume, della laguna della Vistola e dell’apertura all’estremità settentrionale del cordone lagunare. Poiché tuttavia la laguna aveva profondità di soli 3-4 m e le navi maggiori erano costrette a fermarsi a Baltijsk, per usare il Pregolja come porto di estuario fu costruito (1901) un canale lungo 42 km che collega la città a Baltijsk. Notevole centro commerciale con industrie metalmeccaniche, cantieristiche, chimiche, alimentari e della carta.

Sebbene Pechino aderisca alla politica di neutralità, non rimarrà da parte nel caso di una guerra tra Russia e paesi occidentali

La città crebbe intorno al castello fatto erigere (1255) per i cavalieri dell’Ordine teutonico da Ottocaro II re di Boemia, in onore del quale assunse il nome Königsberg. Dopo la distruzione (1263) del nucleo primitivo a opera dei Prussiani, nella ribellione contro i colonizzatori cristiani, fu ricostruita sul luogo attuale ed elevata a città (1286); a questa si affiancarono Löbenicht e Kneiphof (14° sec.). Königsberg entrò a far parte (1340 ca.) della Lega anseatica e divenne residenza del gran maestro dell’Ordine (1457); fu capitale dei duchi di Prussia (1525-1618), i cui re vi furono incoronati dal 1701. Nel 1544 il duca Alberto di Brandeburgo vi fondò l’università Albertina. Collegata da mura comuni agli altri due centri (1626-34), costituì con essi un’unica amministrazione, per volere di re Federico Guglielmo I, dal 1724. Occupata dai Russi (1758) e dai Francesi di G. Murat (1807), fu il centro della ribellione prussiana a Napoleone (1813). La sua attività commerciale, scarsa nel Medioevo e in età moderna, crebbe nel 19° sec. quando, grazie alle comunicazioni ferroviarie tra Russia e Prussia, diventò il massimo centro per l’importazione dei prodotti cerealicoli dalla Russia. Alla fine della Seconda guerra mondiale la città fu, in quanto parte del sistema difensivo tedesco nella Prussia Orientale, il primo obiettivo dell’armata sovietica del generale I.D. Černjakovskij; assalita il 27 gennaio 1945, capitolò soltanto dopo accanita resistenza il 9 aprile. Assegnata all’URSS dalla conferenza di Potsdam, la città, il cui nome fu mutato (1946) in quello di K., si è notevolmente estesa verso NO con vaste zone residenziali. Dopo il dissolvimento dell’URSS, la posizione di separatezza dell’oblast´ ne ha fatto un lembo difficilmente controllabile dal governo federale, nel quale sono attirati investimenti esteri, soprattutto tedeschi.

 

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