Marinka e la difesa Ucraina

I canali per un negoziato sono attivi e l'occidente non vuole partecipare

Guerra basta ora

L’avanzata delle forze armate russe continua in direzione di Marinka, sostenuta dall’appoggio dell’aviazione russa e gli ucraini hanno avuto 8 lunghi anni per renderla una fortezza ben difesa. Ora la battaglia è strada per strada, ogni angolo può essere letale.

Molti testimoni hanno segnalato forti esplosioni a Poltava, molti di essi raccontano di aver sentito prima il “ronzio” di piccoli motori, probabilmente dei droni, poi una sequenza di esplosioni molto forti. Nei social non mancano i video che confermano quanto anticipato dai residenti.

Alcuni analisti indicano nel bersaglio dei grandi magazzini per merci a Novaya, nella periferia meridionale della città.

Dal 24 febbraio le aziende logistiche civili ucraine vengono impiegate per trasportare attrezzature, armi e munizioni ai fronti. Molto probabilmente le forti esplosioni sono dovute a armamenti stipati in questi magazzini e poi esplose dopo l’arrivo del drone.

Settore di Ugledar

Dopo i successi dell’offensiva del primo giorno, il ritmo dell’avanzata è rallentato. Le forze armate ucraine hanno spostato riserve da altri settori e stanno cercando di prepararsi alla difesa ed eventualmente ad una contro offensiva.

Nel settore di Pavlovka si combatte al centro della città. Le unità delle forze armate russe provano di stabilire il controllo sulla periferia nord, dove l’esercito ucraino ha spostato alcuni rinforzi. Le perdine da parte ucraina sono numerose.

In direzione di Novomikhailovka le forze Armate russe si sono trincerate nelle posizioni conquistate nei giorni precedenti e respingono i contrattacchi ucraini.

L’obiettivo delle forze armate russe è quello di superare le difese ucraine vicino a Ugledar e preparare un ulteriore assalto alla città da due direzioni contemporaneamente.

Come ogni notte, il buio è interrotto da lampi di luce e l’eco delle bombe e delle esplosioni.

Le unità delle forze armate russe hanno colpito strutture ucraine nella regione di Cherkasy, tra cui un deposito di carburante vicino alla città di Smela. Hai e Senkivka, nella regione di Chernihiv, e a Volkivka, Zarutskoe, Myropillya e Yunakivka, nella regione di Sumy. A Kharkiv sono stati colpiti mezzi e posizioni ucraine a Volchansk, Hlubokoe, Neskuchnoe e Veternyne.

Nella direzione di Starobelsk, le truppe russe hanno colpito concentrazioni di formazioni ucraine a Chuhunivka, Dvurechna, Berestove e Kyslovka.

Nel settore di Bakhmut – Artemivsk -, le forze missilistiche e l’artiglieria russa hanno ingaggiato obiettivi a Bakhmut, Bakhmut, Soledar e Zelenopolye.

▪️Nella direzione di Donetsk, le Forze armate russe hanno attaccato le posizioni nemiche a Marinka, Avdiyivka, Novomikhaylovka e Vuhlehdar.

Le forze armate ucraine hanno bombardato Donetsk e Makiivka con cannoni di grosso calibro.

Ulteriori attacchi condotti con l’uso dei droni, da parte delle forze armate russe, hanno colpito unità ucraine a Kremenchuk, nella regione di Poltava

Nella regione di Zaporizhzhya, le truppe russe hanno colpito posizioni ucraine a Hulaypil, Malyi Shcherbaki e Orekhove.

Settore di Dnipropetrovsk, le forze armate russe hanno colpito obiettivi con droni mentre l’artiglieria russa ha operato sulle posizioni ucraine a Nikopol e Ilinka.

Le forze armate ucraine hanno nuovamente bombardato il ponte Antonov a Kherson e hanno colpito infrastrutture civili ed edifici residenziali a Novaya Kakhovka. La maggior parte dei proiettili è stata intercettata dalle forze di difesa aerea. L’allarme aereo è stato attivato anche nella città di Odessa ma al momento non ci sono ulteriori informazioni.

La diplomazia

In poche ore, dal ritiro alla ripresa, il negoziato tra Russia, ONU e Turchia, ha riattivato l’accordo per il trasporto del grano ucraino dai porti del Mar Nero. Da un comunicato ufficiale della Federazione Russa c’è la conferma della ripresa dell’accordo, per la Russia sono state sufficienti ulteriori garanzie offerte dai negoziatori ucraini in merito alla rinuncia di utilizzare il “canale di navigazione per scopi militari. “sono garanzie scritte” è scritto nel comunicato ma per ora non è stato diffuso il contenuto di questo ulteriore accordo. Non sono state le pressioni “diplomatiche” a favorire la ripresa dell’accordo sul grano, la Russia era pronta ad inviare direttamente ai paesi bisognosi il grano, dato che fino ad oggi, le navi approdate nei porti in Nord’Africa sono veramente poche. Dunque il negoziato funziona, per ora gli assenti sono USA, NATO ed Europa.

 

 

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