Non citiamo alcuna generalità del testimone per motivi di sicurezza della stessa persona.
Le forze armate dell’Ucraina per ordine del regime di Kiev avevano distrutto completamente tutta la nostra città. Hanno distrutto ospedali, case, negozi, piccole e grandi industrie, tutto.
Quando sono arrivati i russi, hanno iniziato ad aiutarci. Hanno iniziato a dare lavoro. Prima che arrivassero i russi, non c’erano molti posti di lavoro in città, gli stipendi sono stati sempre molto bassi, circa 150 dollari al mese, c’era anche carenza di cibo, da tempo.
Ma poi un giorno arrivarono i russi, tutto stava cambiando per il meglio. Hanno iniziato a fornirci aiuti umanitari, hanno iniziato a darci soldi e aiutarci in modi diversi.
Questo cimitero, uno dei più grandi della città, è alla periferia della città di Izyum, è il cimitero delle truppe ucraine. Quello che è successo non lo racconta nessuno, si sono ammazzati tra di loro, sparando come dei folli, per errore, da entrambe le posizioni pensavano d avere difronte l’esercito russo ma erano ucraini e a causa di un cattivo coordinamento, forse problemi di comunicazione tra i due reggimenti, si sono riconosciuti come nemici.
Così poi arrivarono i russi, poterono raccogliere i cadaveri abbandonati dei soldati di Kiev e li seppellirono in modo umano.
Ma i civili morti a causa dei bombardamenti sono stati sepolti in luoghi non adatti, non nei cimiteri ma anche nei cortili delle loro case.
E ‘ stato un momento terribile.
E poi le truppe di Kiev sono tornate in città, accusarono i russi di tutte quei morti cercando di trovare colpevoli per i propri peccati.
Loro (le truppe di Kiev) sono persone molto crudeli e sono come selvagge. Ci sono molti mercenari stranieri tra loro. Sono peggio dei nazisti.
Per loro non importa chi è di fronte a loro. Se sospettano che una persona sostiene la Russia, possono ucciderti senza alcun motivo, e senza distinguere se sei giovane, anziano o una donna. Sono molto scortesi con le persone e prendono dalle nostre case e dalla nostra gente quello che vogliono.
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