Democrazia 4.0: Senza Agenda Draghi non si governa, no media no voti

Raffaele Varvara prima candidato e poi escluso dalle liste elettorali

Zerocalcare - Da Demopatia, capitolo 4

di Jacopo Brogi

Raffaele Varvara, infermiere dimessosi perché contrario all’obbligo vaccinale, sanitario che ha subìto ripercussioni politiche per le sue idee e le sue azioni a favore di quegli ultimi che quasi mai nessuno ricorda: gli ammalati, i degenti nelle corsie, che ormai per legge sono isolati e spesso abbandonati in ospedali – fortezza invalicabili. Quando non hai un lasciapassare.

Se da sempre il nosocomio è luogo di dolore e sofferenza, ma anche di guarigione e di speranza, oggi è una gabbia senza pietà.

Varvara è un combattente e, mettendo in discussione la sua vita a 360°, si è lanciato nell’attività
politica per “continuare a curare“, come dice lui, ma da un’altra prospettiva: con le sue parole e le azioni collettive anziché coi farmaci.

Riapriamo le porte è una iniziativa che veicola in tutta Italia col Comitato di Sana e Robusta Costituzione di cui è presidente: i parenti hanno il diritto di visitare liberamente i propri cari, prigionieri della burocrazia ospedaliera imbrigliata nelle dinamiche sanitarie di regime.

Investendo in questa lotta di giustizia e libertà tutto ciò che ha di più caro, nonché risorse proprie, da oltre due anni è in prima linea e lotta per il cambiamento: per una società più sana, secondo Costituzione. Così ha chiamato il suo Comitato, a cui sono associate personalità mediche, infermieristiche e sanitarie da tutto il Paese.

Se il percorso di Varvara e del Comitato non provoca certo l’ammirazione delle istituzioni preposte e delle aziende ospedaliere territoriali, esso è stato apprezzato da tanti cittadini comuni e anche da una coalizione che tenta di presentarsi alle elezioni politiche del prossimo 25 settembre collocandosi contro certe dinamiche oscure e certi poteri che ci hanno ridotto così: alla fine si può dire, è l’Italia ad essere malata.

Un Paese bellissimo, forse il più bello, governato dai peggiori.

È arrivata la proposta di candidatura: Collegio uninominale Lazio 1-03. La Coalizione Italia Sovrana e Popolare capeggiata da Francesco Toscano (Ancora Italia), Marco Rizzo (Partito Comunista) e Stefano D’Andrea (Riconquistare l’Italia) punta anche su Varvara, ma prima bisogna raccogliere le firme e, come abbiamo visto in un recente articolo, fatte le regole elettorali, trovato l’inganno: un’impresa titanica trovarne migliaia e migliaia proprio quando gran parte d’Italia è in vacanza.

Finalmente Raffaele potrà provare a portare all’interno delle istituzioni politiche e rappresentative le istanze che arrivano dalla società, comprese quelle del personale sanitario vessato e ancora oggi obbligato al vaccino, dei degenti dimenticati, tra corsie e reparti ospedalieri – lager.

Varvara annuncia pubblicamente la candidatura: difficile farcela, dovrebbe prendere più voti del candidato del PD in una delle zone più radical chic di Roma. Eppure è l’occasione per costruire consenso e alternativa, un progetto diverso, lontano dalle solite logiche autoreferenziali e vicino ai bisogni e alle necessità dei cittadini.

Ma, improvvisamente, il giorno prima di mettere tutto nero su bianco, la sua candidatura viene ritirata dalla coalizione (era in quota Ancora Italia) mandando al macero centinaia e centinaia di firme già raccolte, nonostante siano tempi di emergenza e di scarsità, soprattutto perché il termine della presentazione è molto vicino: 22 agosto.

Per quale motivo Raffaele Varvara è stato improvvisamente silurato?

A tener banco, ancora una volta, il rinomato video di propaganda trasmesso dalla testata mainstream FanPage.it nell’inverno scorso e poi rilanciato più volte da La7 in prima e seconda serata, peraltro inserito anche all’interno di un documentario: Varvara viene dipinto come un estremista di destra addirittura pronto a rapire un politico e ComeDonChisciotte.org come una folle fabbrica di notizie false. Ricordate?

Abbiamo incontrato Raffaele per farci raccontare questa storia così strana:

Gli esponenti della coalizione vennero a suo tempo a chiedermi disponibilità per la candidatura, accettai subito per spirito di servizio verso la Patria. Pensavo di prendere parte ad una entusiasmante corsa collettiva verso la capitalizzazione degli sforzi profusi in questi anni, invece queste prime fasi di campagna elettorale si stanno rivelando essere un regolamento di conti, una guerra fratricida cannibale e spietata. La macchina del fango ha colpito anche me, e così una vera e propria faida interna alla coalizione, ha fatto circolare quel video di Fanpage per chiedere e ottenere l’esclusione della mia candidatura, in piena raccolta firme.

Varvara è visibilmente scosso e dispiaciuto, soprattutto per coloro che hanno dimostrato convinta adesione e che adesso vengono traditi da singolari dinamiche di partito.

Sulle motivazioni dell’esclusione ha pochi dubbi:

la Coalizione Italia Sovrana e Popolare ha dato credito alla propaganda di regime, proprio quel regime che dice di voler combattere. Nel novembre scorso, sono stato vittima di un vero e proprio attacco giornalistico ad opera dei professionisti della manipolazione di Fanpage: si sono infiltrati in una delle nostre riunioni con l’intento di farmi apparire come un facinoroso eversivo fascista, intento a organizzare il sequestro di un politico.

E’ lo stesso video – attacco che, ricorderete, ha coinvolto anche la redazione di Comedonchisciotte.org.

La mia candidatura, dicono i vertici della coalizione, è stata ritirata per evitare ogni potenziale compromissione d’immagine che potrebbe derivarne.

I vertici dei partiti che la compongono hanno dato ragione a FanPage, La 7 e tutta la grancassa mediatica di regime, nonostante le smentite pubblicate anche su ComeDonChisciotte.org e che voi ben conoscete [ 1 – 2 – 3].

Ma il vero problema è che questa decisione comporta l’annullamento delle migliaia firme raccolte finora e rende vani gli sforzi di attivisti, autenticatori e sottoscrittori. È alquanto assurdo e insensato eliminare dalle liste un candidato reo di aver subito attacchi mediatici del nemico, in virtù del suo esempio

Democrazia 4.0: Senza Agenda Draghi non si governa, senza media non si può essere votati
Raffaele Varvara

La notizia dell’esclusione di Varvara ha fatto il giro dei social media e molti cittadini comuni hanno manifestato il loro dissenso verso le scelte di una forza politica che si presenta come il nuovo che avanza:

Nonostante fossero pervenute centinaia di mail a sostegno del mantenimento della mia candidatura e per salvare le firme raccolte, la coalizione ha deciso lo stesso di non avvalersi del mio contributo per non rischiare di essere anche solo lontanamente accostata all’etichetta di fascismo

Ma attestazioni di solidarietà sono giunte anche dall’interno della neonata forza politica: “messaggi di vicinanza mi sono arrivati da alcuni candidati – dice Varvara –

a questo proposito, approfitto per ringraziare pubblicamente Mario Gallo, segretario nazionale di Ancora Italia, per aver fatto il massimo a sostegno della mia candidatura.

Abbiamo raggiunto al telefono proprio l’Avvocato Gallo:

Personalmente non conoscevo quel servizio di FanPage: siamo certi della buona fede del Dott. Varvara e lo ringraziamo per aver accettato di fare un passo di lato in questa battaglia, per il bene della coalizione.

Democrazia 4.0: Senza Agenda Draghi non si governa, senza media non si può essere votati
Francesco Toscano e Mario Gallo (a destra) – Fonte: Visione Tv

E adesso che farà Raffaele Varvara?

Tornerò a fare quello che gli attuali partiti non fanno: stare al fianco della gente sui territori per prenderne in carico i problemi (come l’impossibilità di accedere negli ospedali per chi non ha il green pass) e ascoltare le ragioni di chi ha deciso di astenersi dal voto.

Con l’Organizzazione Popolare Rivoluzionaria (ex comitato) Di Sana e Robusta Costituzione, daremo voce a coloro che rilevano una distanza abissale tra i disagi più intimi e profondi del popolo italiano e la capacità di presa in carico di questi disagi, da parte degli attuali portavoce del dissenso

Se i grandi partiti sono costretti a seguire “L’Agenda Draghi” per poter governare, i piccoli sono condizionati dall’agenda mediatica per poter essere votati.

NOTE

(1) = GRAZIE FANPAGE, LA VOSTRA “INCHIESTA” È IN REALTÀ LA NOSTRA – 03.12.2021

(2) = LA VERITÀ SULL’ATTACCO DI FANGOPAGE A CDC – Chi c’è dietro la macchina del fango di FanPage e La7? Quali sono gli obiettivi? Radicalizzare lo scontro sociale grazie a montaggi artefatti e agenti provocatori – 03.12.2021

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