La crisi tra Prigozhin e il Ministero della difesa russo non ancora risolta

I combattenti della Wagner "isolati" e continuano i negoziati per una soluzione pacifica

Situazione a Rostov-sul-Don, 24 giugno 2023 Eric Romanenko/TASS

Per tutta la notte le notizie incerte su quanto accadeva sulle strade verso Rostov ha reso il tutto un mistero ma la realtà e la pericolosità della situazione si è rilevata nel momento in cui sono entrati i mezzi corazzati della PMC Wagner nella città di Rostov.

Il numero è imprecisato, verso le 04:00, alcune testimonianze video, raccolte dai residenti e trasmesse sui social ne hanno ripreso pochi accompagnai anche da mezzi per il trasporto delle truppe.

Notizie da fonti residenziali confermano che i mezzi della Wagner sono schierati attorno al Comando del Distretto Militare, al dipartimento di Polizia, l’amministrazione della città di Rostov.

All’alba alcuni aerei sono decollati da Mosca, probabilmente a bordo alti funzionare del governo mentre le autorità di Rostov, notizia non confermata, conducono una trattativa con i comandanti della Wagner e probabilmente Prigozhin.

L’ufficio della presidenza della Russia e lo stesso Putin sono stati continuamente informati di quanto sta accadendo ed è presumibile l’avvio di negoziati ma non c’è alcuna conferma ufficiale.

Prighozin è stato già accusato di tradimento e il tanto atteso intervento video di Putin sembra non aver prodotto i risultati sperati.

Notizie non confermate indicano l’attacco di aerei militari russi alla colonna di mezzi della Wagner sulla strada veloce M4, al momento non ci sono conferme ufficiali.

Dai video sui social, lanciati dai residenti di Rostov, l’imbarazzo dei militari della Wagner è evidente e surreali sono le scene. La vista sembra scorrere normalmente, chi si reca al lavoro, chi lavora in strada e sullo sfondo i militari della Wagner a cui qualche civile si avvicina e  perplesso chiede “Siete difensori della Madre Paria o No?

Sono momenti molto delicati, probabilmente una mediazione e canali di comunicazione restano aperti come i continui appelli ai combattenti della Wagner di fare la scelta giusta e di non opporre violenza in questa situazione e arrivano ancora le smentite, da parte del Ministero della difesa, della falsità dell’attacco ad un campo della Wagner.

Da diverse ore sono stati bloccati i canali pubblici, social e altro gestiti da Prigozhin, le autorità russe stanno cercando di circoscrivere la situazione e di impedire la diffusione di notizie false o incitamenti alla rivolta.

Da segnalare che c’è grande difficoltà a definire una linea temporale dei fatti e degli avvenimenti, un esempio sono immagini pubblicate ora che illustrano un abbattimento di un elicottero.

Non possiamo confermare per quanto riguarda l’attacco alla colonna dei combattenti della Wagner e gli appelli per una risoluzione pacifica non si fermano, non ultimo quello del comandante Ramzan Kadyrov. Come nei precedenti l’appello invita alla calma, al riconoscimento del comandante supremo, il presidente Putin ma lo stesso Kadyrov non risparmia parole e sottolinea in modo chiaro il tradimento di Pighozhin. L’intervento del Comandante Kadyrov, anche amico di Progozhin e la sua dichiarazione di fedeltà alla Madre Patria è un segnale positivo. In questo momento è impossibile definire quanti combattenti della Wagner hanno seguito le indicazioni di Prigozhin e quanti siano veramente pronti ad andare fino in fondo, cioè combattere contro la Russia.

Dove è Prigozhin? Perchè la PMC di Wagner non ha ancora accettato di firmare il contratto e trasformarsi in truppe regolari? Quali poteri richiede Prigozhin? Questo è certamente un nodo del braccio di ferro tra Prigozhin e il Ministero della difesa della Russia. Non sono bastete le parole di encomio rivolte allo stesso Prigozhin da parte di alti funzionari militari, quaindi le questioni sul tavolo possono essere molte e di difficile soluzione. Sono domande legittime ma dal momento in cui, Prigozhin ha comandato le sue truppe contro Mosca, il limite è stato superato, Prigozhin verrà considerato un criminale.

La situazione resta molto delicata, presumiamo la continuità dei tentativi di negoziato e se la marcia dei combattenti della Wagner fino alla città di Rostov non è stata minimamente ostacolata dalle truppe regolari di Mosca, la tenuta dei militari russi è in questo momento la linea di confine, l’asse per una soluzione anche dura al fine di reprimere la rivolta ma impedendo che questa sia l’inizio di una conflitto più ampio.

La storia ci ricorda e ci riporta nel 1917 quando la fedeltà dell’esercito della Russia crollò impedendo alla Russia una piena vittoria durane la prima guerra mondiale.

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