Non c’è più tempo: fermiamo Pritil Patel chiedendo la libertà immediata di Julian Assange

Liberiamo Julian Assange da chi vuole assassinarlo

Julian Assange ha 52 anni e da 10 perseguitato dagli Stati Uniti

Non è la prima volta che siamo chiamati per sostenere Julian Assange e lo faremo sempre ma ora abbiamo una sola possibilità per impedire l’estradizione di Julian Assange verso i suoi carcerieri negli USA.

La nuova iniziativa parte dall’organizzazione Reporter Senza Frontiere, una semplice firma per sostenere l’appello ed impedire l’estradizione di Julian Assange.

Il 20 aprile, la Corte dei magistrati di Westminster ha firmato un’ordinanza che conferma la volontà politica della Gran Bretagna contro l’editore di Wikileaks Julian Assange.

Il team di difesa legale di Assange ha ora pochi giorni per presentare la nuova documentazione, il che significa che dopo il 18 maggio, il ministro dell’Interno Priti Patel, in qualsiasi momento, potrebbe approvare o rifiutare l’ordine di estradizione.

Reporter senza frontiere (RSF) si rivolge a i sostenitori di #FreeAssange in tutto il mondo e a mobilitarsi firmando una petizione chiedendo al ministro dell’Interno di rifiutare la richiesta di estradizione.

Se estradato negli Stati Uniti, Assange rischia fino a 175 anni di carcere per 18 accuse relative alla pubblicazione da parte di Wikileaks, nel 2010 di centinaia di migliaia di documenti militari e diplomatici, denunciando crimini di guerra e violazioni dei diritti umani. RSF e non sono i soli, è fermamente convinto che Assange sia stato preso di mira per questo importantissimo contributo al giornalismo e quinti i potenti hanno deciso di punirlo per non essersi mai venduto a nessun padrone. Julian Assange è stato e sarà sempre un uomo libero.

L’estradizione e l’accusa di Assange costituirebbero un pericoloso precedente per il giornalismo e la libertà di stampa già minacciata dalla concentrazione di testate giornalistiche, televisioni e radio nelle mani di pochi multimilionari nel mondo. Julian Assange è il primo editore perseguito ai sensi dell’Espionage Act. Questo precedente potrebbe essere applicato a qualsiasi giornalista, editore o qualsiasi fonte che lavori con informazioni riservate, gli effetti di quanto sta accadendo a Julian, come professionista sono già ben visibili.

Sebbene la causa contro Assange sia stata intentata dal governo degli Stati Uniti, il governo del Regno Unito è responsabile, perché non è riuscito a proteggere il giornalismo e la libertà di stampa e i diritti umani nel trattamento riservato ad Assange, tenendolo detenuto in custodia cautelare per più di tre anni nella prigione di massima sicurezza di Belmarsh a Londra, in netto contrasto con l’impegno dichiarato del Regno Unito di promuovere e proteggere la libertà di stampa a livello globale.

Julian Assange, perseguitato da 10 anni, a causa della sua detenzione, non ha più la forza fisica e mentale per affrontare chi voleva assassinarlo, i segnali si sono manifestati nella sua cella nella prigione di Belmarch dove è stato colpito da un ictus. I gravi rischi per la sua salute mentale sarebbero gravemente esacerbati in condizioni di estradizione negli Stati Uniti, anche se il governo degli Stati Uniti ha fatto delle “promesse diplomatiche” riguardo al suo trattamento. In parole povere, la vita di Assange è a rischio se viene estradato negli Stati Uniti.

È giunto il momento che il governo del Regno Unito manifesti chiaramente e senza sbavature, la volontà politica, come espresso nella costituzione inglese e protegga il giornalismo e la libertà di stampa, rifiutando l’estradizione negli Stati Uniti ridando la piena libertà e senza indugi a Julia Assange e alla sua famiglia.

Qui puoi trovare la pagina di RSF dove puoi mettere la tua firma

 

Print Friendly, PDF & Email

Abbonati alla rivista

Sovranità Popolare è un mensile, 32 pagine di articoli, foto, ricerche, analisi e idee. Puoi riceverlo comodamente a casa o dove preferisci. E' semplice, iscriviti qui.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*