17 Commenti

  1. Il mondo buddhista in realtà è quietisticamente afono.
    Questo monaco theravada è l’unico a far sentire la sua voce di denuncia e l’unico a incitare al Risveglio delle coscienze !!.
    Maurizio xing wu ex monaco buddhista della tradizione CHAN

  2. Il mondo buddhista è IMBALSAMATO,omologato. I suoi rappresentanti stagnanti nell’indifferenza, solipsistica,autoreferenziata,complici con le forze maligne del potere. Fin dai primi mesi avevo inviato all’UBI e ad alcuni monaci di mia conoscenza questo scritto, non ricevendone considerazione alcuna. riporto qui di seguito:
    NAMO BUDDHAYA, NAMO DHARMAYA, NAMO SANGHAYA !

    L’insegnamento del Buddha, è praticare la via del Risvegliarsi consapevolmente alla vera realtà dei fenomeni.

    Al fine di poterli riconoscere nella loro essenza ci si deve impegnare in una pratica continua per ridurre progressivamente, nella nostra mente-cuore

    la fondamentale ignoranza che ha come suoi prodotti i cosiddetti TRE VELENI: brama, avversione, illusione.

    A COSA SERVE QUESTO RISVEGLIO?

    Alla propria “salvezza” personale o a quella di TUTTI GLI ESSERI?

    La pratica, certamente non può che essere personale.

    Lo studio, anche è personale o svolto in gruppo.

    Il Maestro Dogen affermava che nel praticare, noi Siamo Buddha. NAMO BUDDHAYA

    Con lo studio rammentiamo tutti gli insegnamenti nella nostra Mente NAMO DHARMAYA

    E come rendiamo omaggio al SANGHA? Come si può interpretare anche, che sia, IL SANGHA oltre la comunità dei Maestri, Bodhisattva, Buddha del Passato?

    Il SANGHA, non può essere interpretato come il PORTARE il nostro omaggio al Buddha, al Dharma nella realtà in cui viviamo, lavoriamo, nelle nostre relazioni

    sociali quindi, nel contesto della vita di tutti i giorni che ci vede immersi nel tessuto della vita politica, economica con le sue contraddizioni, ingiustizie?

    E allora la domanda conseguente non può che essere questa: in che misura incidono pratica, insegnamenti nella vita collettiva, nella società?

    Quale reale potere hanno di influenzare le scelte politiche, economiche dei governanti? L’azione svolta nei centri di dharma, l’attività dei monaci, laici, in che modo incide nelle menti di coloro che siedono nei centri decisionali?

    Se è vero che i TRE VELENI sono presenti in noi nella nostra mente condizionata da tempo senza inizio, si può misconoscere che essi sono sempre stati nella storia del genere umano,incarnati nelle istituzioni politiche, nell’economia, nella finanza?

    Il periodo che stiamo vivendo, vede queste stesse istituzioni agire, attraverso i suoi rappresentanti, nella maniera più esplicita e brutale possibile.

    L’elite oligarghica che da sempre detiene il potere ha creato la situazione migliore per esercitare la sua forza oscura per attuare un processo trasformativo non solo più di carattere economico ma, questa volta, della natura stessa di cosa voglia dire continuare ad essere umani e avere la possibilità di realizzarne la dimensione spirituale.

    Mi riferisco chiaramente alla situazione drammatica(per chi ha chiara consapevolezza) che la presenza del corona virus e la sua gestione continua a perpetrare

    Si possono individuare i TRE VELENI incarnati in maniera esplicita; brama di controllo e di potere; avversione-repressione del dissenso ;inganno-illusione di un unico

    rimedio salvifico. Le masse, condizionate, manipolate, terrorizzate. I rappresentanti di ciascun veleno essendo: il potere delle grandi multinazionali del farmaco;

    i governanti internazionali a loro asserviti; La stampa e le forze di polizia nel criminalizzare e reprimere chi esprime il punto di vista diverso da quello imposto;

    la magistratura nell’eliminazione dei più elementari diritti costituzionali la casta dei medici venduta alle case farmaceutiche.

    Nulla di nuovo in questo nostro mondo! non c’è da esserne ingenuamente scandalizzati. Tutti questi attori stanno “facendo il loro gioco”.

    L’interrogativo che ormai in questi quasi due anni mi accompagna quasi quotidianamente è: MA COSA STANNO FACENDO LE FORZE DEL DHARMA?

    Il DHARMA ha la funzione appunto di SOSTENERE, di salvaguardare l’ordine naturale nel quale è inserito l’essere umano e non solo.

    Il DHARMA ha la funzione di PROTEGGERE da tutte quelle energie che contaminano le menti e i cuori che in quello stato sono preda dei tre veleni oltre che di se stessi anche delle istituzioni.

    E allora considerando ciò non occorrerebbe forse RIMETTERE IN MOTO LA RUOTA DEL DHARMA IN QUESTO TEMPO così cruciale per l’umanità su questo nostro pianeta?

    Piuttosto che ristagnare in una interpretazione pedissequamente moralistica quietista che finisce con l’essere complice delle forze di Mara non è l’ora anche per

    il Dharma di affiancare la propria voce a quella di altri che in questa fase sono impegnati nel contrastare questa enorme operazione di MAGIA NERA?

    Perchè non organizzare nelle piazze, nei luoghi opportuni delle meditazioni silenziose; delle recitazioni di Sutra;

    Perchè non impiegare i numerosi insegnamenti; i numerosi MEZZI ABILI che il Dharma possiede?

    Fin dall’inizio di questa, che lOMS opportunisticamente ha definito una pandemia, ridefinendone il concetto iniziale, constatando che la situazione non solo non fosse chiara ma che aveva già prodotto grandi sofferenze tra la popolazione con anziani deceduti nelle case di riposo; con il “consiglio” da parte del Ministero della salute(?) retto dallo Speranza, di non procedere alle autopsie per conoscere la vera causa dei decessi; fin da quel momento ho sentito la necessità di riscontrare innanzitutto un qualsiasi pronunciamento in merito, dei rappresentanti del Dharma che non fosse meramente di pietistico cordoglio o stanziamento di soldi da parte dellUBI.

    Riporto quanto da me scritto all’epoca:

    Rendo omaggio al Buddha
    Rendo omaggio al Dharma

    Rendo omaggio al Sangha

    Svolgo questa riflessione perchè mi sento compartecipe della sofferenza in cui versano moltissime persone a causa delle misure, a mio avviso sproporzionate ,imposte dal governo in occasione della presenza e circolazione di questo virus.

    Penso che il Buddhadharma possa, anzi debba, in questa fase ,essere pensato e praticato come Il Grande Farmaco che possa far guarire da cosi tanta malattia fisica e spirituale.

    Sono convinto che l’azione dei membri del Sangha, monaci ,laici sia stata costante nei templi, centri di dharma.

    Tuttavia in tutti questi mesi di restrizioni, di chiusure, le attività che coinvolgevano i praticanti all’esterno sono cessate o quantomeno si sono svolte con modalità “virtuali”

    Ciò nonostante si sono svolte manifestazioni di protesta di comuni cittadini, gruppi organizzati, associazioni dei famigliari delle vittime del virus che tutt’ora pretendono chiarezza sulla gestione di questo virus e di chi siano state le responsabilità della mancanza di tempestive cure adeguate ai primi malati..

    Periodicamente su iniziativa di una deputata (Sara Cunial) si tengono conferenze alla Camera in cui intervengono esponenti delle varie discipline per fare luce sull’intera vicenda .Inoltre sono in corso azioni legali(ultimamente una Class action di 1000 avvocati) nei confronti sia del governo che di “ignoti”per denunciare reticenze, incapacità-negligenze se non addirittura di precisa volontà nell’aver mancato di soccorrere e curare in maniera tempestiva e adeguata, consigliando anche di evitare di procedere alle autopsie, facendo così morire molte persone, per lo più anziani, che invece potevano essere salvate.

    A tutt’oggi, malgrado sia stata richiesta da un comitato di medici e scienziati,non vi è una commissione internazionale che indaghi sulle cause ,le responsabilità, la gestione di questa epidemia.

    Una domanda ,in me ,che in tutti questi mesi ricorre e che rivolgo:

    E NOI PRATICANTI, MONACI come ci “poniamo” in questo quadro??.

    Constato che non scorgo, non odo pronunciamento alcuno nel contesto attuale se non, a mio avviso,stereotipati comunicati autoreferenziati e scolastici richiami al dharma, che al pari di certe esangui prediche di sacerdoti cattolici, risuonano lontani-distanti dalla esperienza di vita concreta delle persone che in questo periodo sono impaurite e afflitte. Basta aver donato soldi?

    Dov’è l’energia di Avalokitesvara che vede con i suoi occhi , ode i lamenti degli esseri senzienti e con le sue mille mani corre in loro soccorso con i suoi mille mezzi abili?

    Dov’è l’energia di Manjusri con in mano il suo libro di conoscenza e con la sua spada che recide l’ignoranza liberando gli esseri dalla paura?

    Dov’è l’energia di Ksitigarbha che scende fin’anco negli inferni più terribili per salvare gli esseri?

    Sono rimaste forse queste energie “imbrigliate”nei monasteri, centri del dharma ristagnanti sui cuscini di meditazione?

    Perchè è così? E’ soltanto una mia percezione?

    Non mi sfugge, come credo sappiano tutti, che viviamo nel kali yuga, l’epoca in cui il Dharma “appare” oscurato.

    L’ideogramma cinese che sta per Grande Crisi, esprime simultaneamente Grande Opportunità.

    Questo è allora IL periodo cosmologico-storico per dare nuovo impulso vitale al Sanatana Dharma.

    Non credo che la mia sia una ipotesi fantasiosa; anzi invito tutti a considerarla come appunto una Grande Occasione per offrire il Farmaco del Buddhadharma

    a tutti coloro che, liberamente abbiano, sperimentandolo, la fiducia di assumerlo.

    Ma occorre che ci sia chi gliene faccia “gustare” il sapore.

    Per questo ritengo che questa sia la situazione ideale per portare nel tessuto della vita quotidiana l’Insegnamento.

    Usiamo pure alloratutti i mezzi abili che il Dharma offre.

    Tutti i Sutra sono l’espressione, la manifestazione della nostra Natura Fondamentale;

    se non ci si risveglia alla nostra Mente (secondo l’insegnamento CHAN di Bodhidharma) si predica e si pratica sterilmente mortificando il Dharma.

    La natura di Buddha è in potenza latente in noi. SIAMO NOI. Essa va però risvegliata e coltivata con la retta ed energica pratica; va agita e “incarnata” QUI-E-ORA

    in questa attuale realtà oramai sempre più più satura di confusione, menzogna, paura, avversione.- I 3 veleni in azione al nostro interno e nelle istituzioni.

    Che si usi quindi ogni Sutra nella/della nostra Mente praticando i QUATTRO GRANDI VOTI DEL BODHISATTVA.

    SMRTI rammentiamo:

    Le QUATTRO NOBILI VERITA’ ;

    L’ORIGINE CONDIZIONATA DEI FENOMENI;

    L’ANAPANASATI SUTTA la necessaria consapevolezza e la funzione vitale del respiro -che l’uso indiscriminato della mascherina imposto- ci sta togliendo, facendoci ammalare-;

    Con il SUTRA DEL CUORE apportiamo la saggezza, oltre ciò che appare, della realtà di tutti i fenomeni e di come viverli senza sviluppare i 3 veleni

    brama-attaccamento, paura-avversione, ottenebramento-illusione. Nello specifico del virus in modo tale da non essere preda e vittime della terroristica narrazione propagandistica circolante.

    Si diffonda l’Insegnamento del KALAMA SUTTA per non credere ciecamente ad alcuna autorità costituita ma impegnarsi ad accedere ad una pluralità di fonti di informazione formando da sè medesimi la retta-obiettiva conoscenza benefica per sè e i molti.

    Il DONO più PREZIOSO E’ il DONO del DHARMA !

    Diffondendolo senza furia proselitistica ma essendo presenti e facendo sentire la Sua Voce in tutti quei contesti in cui è possibile e nelle modalità più appropriate,

    si potrà creare un sentire, pensare , agire essendo connessi al RTA a ciò che è naturale, pienamente umano e non meccanicamente logico.

    Sta ad ognuno di noi interrogarsi , riflettere e agire sul cosa e come fare a seconda del rispettivo guna-karma esaurendolo in questa unica vita possibilmente per non doversi ritrovare a compierlo nella prossima.

    Ognuno di noi è libero di abbracciare il Buddhadharma come ritiene. Senza presunzione e alieno da qualsiasi “fondamentalismo” invito a evitare che Esso

    ristagni nelle nostre menti condizionate rischiando di essere sottomesso alle forze di MARA.

    Il Dharma è Incondizionato; senza tempo, inattuale perchè SEMPRE attuale nelle nostre Menti.

    Il Buddhadharma è intimamente connesso con gli esseri senzienti( e non);

    con tutto ciò che è umano e naturale.

    In questa fase, a mio avviso è in corso una GUERRA ASIMMETRICA ,non dichiarata ufficialmente, di cui la maggior parte della popolazione mondiale è inconsapevole; guerra scatenata dalle elite del potere tesa non solo ad instaurare un nuovo Ordine economico per azzerare l’enorme debito pubblico ma anche per

    plasmare, rimodellare un nuovo tipo di esistenza tra gli individui nella società creando un sub-uomo.

    Eliminare tutto ciò che richiami ancora a valori umani con l’avvento di tecnologie sempre più invasive nella sfera pubblica e nel privato.

    Distruggere sostanzialmente tutto ciò che possa significare l’essere umani con le sue caratteristiche fisiche , culturali, spirituali.

    Ne consegue che, per mantenere l’intima connessione BUDDHA-ESSERI SENZIENTI, occorre contrastare questo progetto già operante del resto.

    ( i cattolici hanno il concetto del KATECHON).

    Personalmente riscontro quanto sia sterile continuare a coniugare il Dharma nell’interpretazione meramente scolastica che si limita a ridurre la sofferenza

    e non fornire invece quegli strumenti di analisi e di critica dello stato delle cose attuali.

    Mi si dirà che non è compito del Buddhadharma e dei suoi membri del Sangha interessarsi di questo.

    A parte che ,in alcuni paesi dove il Buddhismo è religione ufficiale, sia nel passato (Vietnam l’esperienza del-dei bonzi datosi fuoco);

    sia attualmente nello Sri Lanka che in Thailandia vi sono monaci impegnati in manifestazioni;

    non riesco ad accettare che questo Tabù debba valere soltanto per i rappresentanti del Dharma in Italia (forse per percepirci come anime belle?)

    in linea con l’interpretazione ortodossa?

    Ebbene occorre il coraggio di una “ERESIA” anche questo non è certo una novità nella storia del Dharma e potrà essere motivo di scandalo solo

    per i “timorati” e/o i “farisei” del medesimo.

    A ragion veduta, non si tratta tanto di un voler “piegare” o peggio rendere “impuro” il Dharma bensi’ renderlo strumento efficace per liberare gli esseri che,

    conoscendolo, lo vogliano riconoscere valido e imprescindibile aiuto al fine di liberarsi dall’ignoranza, dalla paura, dall’ avversione e illusione generata ad arte

    dalle organizzazioni di potere nazionali e mondiali.

    Il BUddhadharma, è mia limpida e certa convinzione, debba far “ridestare” gli esseri tutti dall’ipnosi MAYA (matrix) collettiva dal dominio che viene mantenuto e operato sulle coscienze di milioni di esseri che, sono morti, che sono stati ridotti in rovina, che tutt’ora sono stati privati dell’esercizio delle loro libertà

    fondamentali sancite dalla nostra Costituzione.

    E’ sempre incombente il tentativo di mutare il nostro stato di UMANI intervenendo con il vaccino “messianico” modificando il nostro codice genetico;

    se non metteremo in campo tutti gli insegnamenti, se non si useranno tutti i mezzi abili che il Buddhdharma ci offre,

    su questo già semi-infernale pianeta Jampuvida non ci saranno più le cause e condizioni affinchè infiniti esseri possano nutrirsi del nettare del DHARMA.

    Colui che è divenuto un BUDDHA, era un essere umano! Se non lottiamo per salvare L’UMANO non ci saranno più BUDDHA !!

    In attesa di divenire dei BUDDHA, scopriamoci, senza ego (Il sutra del Diamante in noi) dei BODHISATTVA !
    Non è vero che I buddisti protestano! Sono DORMIENTI

    • Caro Maurizio è molto interessante la tua riflessione, noi non siamo riusciti a raccogliere molto sul tema ma siamo pronti ad accogliere ulteriori approfondimenti.
      Io credo che in riferimento a quanto sta accadendo credo che le riflessioni ci siano, forse difficile intercettarle. Se tu vuoi se tu sei daccordo, puoi anche scrivere un articolo sulla base delle tue riflessioni magari provando a rivolgerti alla comunità presente in Italia.

      • Mi rendo conto che quanto da me scritto possa risultare di non facile interpretazione per chi, forse non addentro all’argomento. Quando all’epoca-parlo del marzo 2020- scrissi la seconda parte del testo, ricevetti una risposta interessata solo dal maestro Engaku Taino- Luigi Mario -abate del monastero di Scaramucia a Orvieto della tradizione zen dell’antico maestro cinese Lin-chi. Questo maestro recentemente ha lasciato il corpo,ho saputo, perchè avrebbe contratto la covid ma non so quale sia stato il suo decorso.
        Vi ringrazio per aver reso pubblico questo mio pronunciamento che vuole essere terapeutico per la mia amarezza e pro-vocare, spero, una riflessione in chi si sentirà partecipe. Sulla base di ciò potranno esserci ulteriori approfondimenti.Grazie ancora e complimenti per il vostro lavoro che stimo molto. Maurizio

          • MASCHERA E VOLTO DEI BUDDISTI AL TEMPO DEL COVID E DELLE NUOVE
            PROGRAMMATE EMERGENZE
            La campagna” vaccinale” autunno-inverno sta già ripartendo. Strategicamente il governo aveva profuso l ‘illusione che la” pandemia farsa” fosse terminata, ma era appunto solo una narrazione di comodo .In attesa che siano disponibili “nuovi” vaccini(o quelli vecchi riciclati non fa differenza) , occorre smaltire quelli già pagati a caro prezzo.
            Quale miglior uso farne se non quello di inocularli ai fragili anziani nelle case di riposo?. Riaprendo le scuole, tutti gli studenti potranno altresì beneficiare dell’ultimo modello
            di mascherina in versione autunno-inverno creazione Elkan. Per tutti gli altri il” gradito ritorno” di isolamenti, distanziamento sociale (quasi un bell’ossimoro) condito con
            vecchie ma sempre efficaci misure restrittive delle libertà.

            In un mio primo intervento sul sito “Sovranità Popolare” esprimevo sconcerto e sdegno per il fatto che il mondo buddista non avesse utilizzato gli insegnamenti del Buddha come GRANDE FARMACO da utilizzare come antidoto per guarire le persone soprattutto dalla paura di morire.
            Accanto al covid 19, veniva infatti alimentato ad arte, un altro virus quello appunto della paura che ha creato diverse nefaste realtà.
            Una tra queste quella prodotta dal Ministro della salute con il “consiglio” dato ai medici di famiglia di non andare a visitare i malati in casa lasciandoli a “tachipirina e vigile attesa”; negare e misconoscere l’esistenza di cure efficaci che gli venivano segnalate da medici che comunque stavano curando i malati nei loro domicili con successo e sempre per la paura indotta la realtà di anziani contagiati isolati disumanamente dai propri cari
            e deceduti a seguito di inappropriata assistenza e di cure, messi in sacchi e “bruciati” senza ricevere alcun conforto ,benedizione .
            Affermo che una buona percentuale di sofferenze ,di lutti ,di discriminazioni tra individui, di ingiustificate misure di restrizioni delle libertà si sarebbero potute evitare se si fossero applicati ,in quella situazione in maniera convincente e incisiva gli insegnamenti del Buddha.

            Non si sarebbe trattato di essere pro o contro qualcosa bensì di produrre una autonoma analisi di tutta la situazione individuandone
            tutti gli elementi, gli attori coinvolti, i reali interessi in gioco (non certo quelli prevalentemente della salute pubblica) invece di allinearsi supinamente alla narrazione governativa propagandata dalla stampa ufficiale. A quel proposito rammentavo l’insegnamento del Buddha dato al popolo dei Kalama:
            quello di non credere ciecamente ad alcuna autorità…ma verificare, realizzare da sè stessi ciò che è vero e salutare per sè e per i molti e quello accettare e seguire.

            I buddisti in questione hanno invece, non solo appoggiato, ma anche incoraggiato le persone ad accettare le disposizioni adottate dal governo predicando resilienza e promuovendo la campagna di una sostanza di cui non si conoscevano la sua efficacia, i rischi per la salute , che era stata prodotta per esigenza di profitto in tutta fretta e soprattutto, essendo denominata vaccino, di assoluta fideistica accettazione come salvifico . Ignoranza questa o opportunistico allineamento con il governo?
            Alla luce oramai dei morti provocati da questo”vaccino” e dei gravissimi danni alla salute a persone di tutte le fasce di età, l’aver promosso questo siero come “bene comune” ha creato una massa enorme di sofferenza . E’ con questa scellerata scelta che hanno messo in pratica l’insegnamento del Buddha.!!

            Lo scopo di questa mia riflessione è quello, perciò ,di tentare di fare luce su cosa sia oggi quello che si chiama Buddismo ,nella sua forma, ,natura e declinazione divenuto non solo, nell’età contemporanea, fenomeno di massa ma percepito addirittura quasi come la religione di questi tempi.

            Per questo proposito mi è utile rammentare come , quando e quali siano stati gli esponenti che hanno introdotto il buddha dharma in occidente.

            In sintesi furono, verso la fine dell ‘800, una èlite di studiosi, aristocratici britannici, esponenti della teosofia e massoni affascinati dall’aderire e diffondere un insegnamento originario della loro colonia l’India che si contrapponeva al dogmatismo del cattolicesimo
            offriva alla loro mentalità da positivisti una liberalità ed una forma di spiritualità basata sull’esperienza personale in linea con lo spirito
            scientista dell’epoca.

            Siddharta Gautama il Buddha-Risvegliato, NON E’ MAI STATO UN BUDDISTA nè HA MAI VOLUTO FONDARE IL BUDDISMO!!
            Il buddismo come ISMO è un” costrutto”(secondo il Dharma); lo definirei una” invenzione” che, nel tentativo di essere diffuso da questi rappresentanti e nel loro volerlo adattare alla mentalità occidentale si è contaminato con quelli che all’epoca erano i valori dominanti derivati dall’illuminismo; la mitizzazione della ragione e della scienza delle “magnifiche sorti e progressive secondo una concezione distorta prometeica.
            Non mi scandalizza certo questa “contaminazione”. Nei paesi dove il Buddha Dharma si è diffuso si è” rivestito ” degli elementi culturali e spirituali del luogo ; in Cina l’incontro-fusione con il Taoismo è divenuto Chan.
            Piuttosto riscontro come quei valori che all’epoca avevano un suo valore in quanto in parte anche istanze di rinnovamento
            assurti a “miti” e “verbo” da predicare oggigiorno rappresentino una specie di PARASSITA che ha colonizzato il corpo di quello che è
            l’attuale buddismo rendendolo funzionale alla narrazione dei cosiddetti “padroni del discorso”. Ma su questo punto tornerò avanti.
            Nei paesi asiatici soprattutto quelli a tradizione buddista, e dove il buddismo è religione di stato, i membri del Sangha con qualche esponente di spicco hanno avuto sempre un rapporto molto “dialettico” con le istituzioni del potere. In passato e tutt’ora ai nostri giorni non è inusuale vedere
            monaci che scendono in piazza a manifestare rivendicando di volta in volta diritti lesi non solo a loro stessi ma anche alla popolazione.
            E in Europa? E in Italia?. In Italia quando tre anni fa il monaco theravada Bhante Dhamma Sila nell’ambito di una sua cerimonia
            ha rivolto un appello a tutti i religiosi delle differenti fedi a far sentire la loro voce per evitare che anche da noi in Italia venisse instaurata analoga realtà di discriminazione ,restrizione delle libertà con l’imposizione di un siero sperimentale; questo religioso è stato misconosciuto addirittura come monaco, l’unione buddista italiana per bocca del suo rappresentante ha dichiarato di prenderne le distanze e per di più è stato ostracizzato e stigmatizzato perchè in quanto monaco non si sarebbe dovuto esprimere in merito; perchè invece non si è raccolto quell’invito?

            L’Italia per tradizione e per la presenza del Vaticano è di religione cattolica con la sua strutturata gerarchia ecclesiastica.
            I religiosi buddisti sono stati riconosciuti come membri di culto. Anni fa fu firmata l’intesa con lo Stato e il buddismo venne ufficialmente
            riconosciuto come realtà avente diritto di ricevere il finanziamento dell’ 8×1000.
            Al buddismo quindi in Italia e ai suoi rappresentanti religiosi è stato riconosciuto un ruolo significativo in società.
            Che tipo di ruolo gli sarà stato riconosciuto? Di certo un ruolo in accordo con le istituzioni dello Stato.

            L’intero insegnamento ,il Buddha lo ha paragonato ad una zattera da usare per raggiungere l’altra sponda della terra;
            la terra della Saggezza Andata Oltre la visione dualistica conflittuale. Una volta giuntici non si dovrebbe continuare a portarsi in spalla la zattera, la si dovrebbe lasciare. Se invece si continua a starci sopra allora si scambia il veicolo per l’insegnamento.
            I buddisti essendosi costituiti come una istituzione religiosa, con l’Unione buddista come organizzazione che ne rappresenta le diverse realtà,
            sono così ,inseriti in un sistema in cui devono necessariamente relazionarsi con i governi che di volta in volta si succedono evitando di “mettersi in urto” con quel/quei poteri che gli garantiscono la sopravvivenza.
            Qual’è questo ruolo sociale che viene riconosciuto all’attuale buddismo e ai buddisti?
            Tralascio quello delle statuette del Buddha che fungono da oggetti di arredamento, da giardino o che sono presenti in altri luoghi.
            Ci sono due lavori che ne illustrano secondo me alcuni degli aspetti più significativi; il primo è quello di William Davies
            intitolato “L’industria della felicità”. L’altro un articolo comparso sulla rivista INTERNAZIONALE di Ronald Purser con il titolo
            “La meditazione che fa bene al capitale”. Malgrado i due autori analizzino il fenomeno della Mindfulnes, a mio avviso
            l’esito a cui si giunge con quella tecnica non differisce di molto dal risultato che si ottiene nel praticare il buddismo odierno.
            In sintesi viene fatto percepire il buddismo come una nuova forma di eudemonismo, spirituale per giunta. L’ icona che rappresenta questo stereotipo è il sig. Matthieu Ricard monaco tibetano traduttore del Dalai lama considerato l’uomo più felice del mondo.
            L’autore del libro citato pone una domanda: che ci fà un monaco buddista in un consesso come il forum di Davos noto per essere
            il luogo dove i potentati delineano l’agire e la programmazione del sistema di vita di interi popoli del pianeta?
            Insegna forse loro come sottomettere felicemente le moltitudini e veicolarne alle masse la necessaria accettazione.?
            A questo proposito anche l’altra icona mondiale
            il sig. Tenzin Ghiatzo dalai lama(oceano di saggezza?) nei decenni ha svolto il suo ruolo di” diffusore di saggezza e compassione”
            raggiungendo il suo apice ai nostri giorni sponsorizzando come” molto molto utile il vaccino che i suoi medici gli hanno consigliato di fare” .
            Nei paesi asiatici si è assistito così a monaci in fila nei centri di vaccinazione e statue del Buddha nei monasteri
            con la bocca coperta da grandi maschere chirurgiche.

            Questa non è che una delle funzioni sociali del buddismo attuale.
            Ma ,del resto, è pensabile che il buddismo occidentale possa realmente svolgere il ruolo di risveglio delle coscienze per far acquisire ad un maggior numero possibile di persone la consapevolezza di essere costrette a sopravvivere in un contesto dominato dalla violenza strutturale
            di governi ,strutture sovranazionali, multinazionali con gli apparati militari a loro difesa?
            In Italia poi, colonia anglo-americana dal trattato di Parigi del 1947 fino ad oggi la realtà è ancora più degenere. Altri attori infatti sono inseriti nel sistema
            (mafiosi, massoni, faccendieri, entità transnazionli ecc.) Il carattere, la natura del buddismo nostrano e dei suoi attori appare farisaico nel suo coniugarsi con il potere.
            Predica come virtù da osservare quella di non occuparsi di politica ma di fatto agisce in accordo con tutti quei temi che la politica impone.
            In ossequio ad un altra fideistica convinzione ritiene che la pratica debba concentrarsi unicamente sul singolo individuo.
            E qui ,analogamente alla già citata Mindfulnes e al suo oramai business mondiale , sostiene che tutta la gamma di problemi del vivere abbiano esclusivamente una causa interna; il sistema di potere che produce continue ingiustizie , crimini, violenze e sofferenze non viene ritenuto responsabile perchè considerato immutabile e quindi da accettare. Magari ci si illude di poterlo riformare apportando “compassione”!

            Questa mia riflessione non è certo nuova ,semplicemente è rimasta spesso inespressa o occultata nei decenni.
            Gary Snaider nell’anno della mia nascita il 1961 nel suo saggio “:Anarchismo buddista” argomentava come l’insegnamento del Buddha
            non potesse esimersi dal concepire la liberazione del singolo separata da quella da un sistema repressivo. Pacificare l’individuo non significa anestetizzarlo
            in modo da fargli accettare supinamente ogni sopruso perpetrato dal sistema di potere in cui vive assieme ai suoi simili ma dovrebbe consentirgli di acquisire maggior consapevolezza e sensibilità nell’agire con determinazione per scardinare gradualmente quel sistema stesso fonte di dukka-sofferenza con l’intenzione di
            crearne uno dove l’individuo con i suoi simili possa sviluppare tutte le sue potenzialità materiali e spirituali in piena libertà e consapevolezza.

            Il situazionista Ken Knabb praticante la meditazione zen nel 1999 pubblicava :Due saggi critici sul buddismo impegnato ai quali rimando.

            Questi contributi meritano di essere letti e fatti oggetto di riflessione e di acquisizione di consapevolezza perchè le loro argomentazioni acquisiscono
            maggior valore oggi( escludendo alcuni temi specifici dell’epoca).
            Riprendendo quindi anche le loro analisi e riportarle ai nostri tempi si potrà riconoscere allora il vero VOLTO del BUDDISMO dei buddisti odierni dietro la LORO MASCHERA di presunta innocente neutralità.
            .
            L’odierno buddismo essendo inserito nel sistema di potere dato, per l’esigenza di “stare al passo con i tempi” di fatto declina la sua azione
            quasi in simbiosi con il sistema stesso condividendo quindi con quest’ultimo la medesima analisi delle presunte emergenze del pianeta e dell’umanità, la medesima narrazione e ‘impegno per il raggiungimento di eguali obiettivi.
            Vi è anche un bizzarro paradosso che riguarda i monaci nostrani ; si interessano e agiscono per quei temi che prevedono una trasformazione proprio di quel mondo
            che dichiarano di non stare. In contraddizione con l’enunciazione fideistica che ci si debba occupare solo di una trasformazione dell’individuo.

            Si sceglie allora ,gesuiticamente direi, di “stare” e operare in quel mondo che conviene e snobbare come “illusorio” quello che continua a produrre reale
            dukka- sofferenza per quegli stessi esseri che si ha la presunzione di liberare dalla sofferenza. .L’ Unione buddista italiana( che non si degnò di rispondermi quando inviai anni fa il mio scritto) continua a pubblicizzare
            oltre la normali attività di pratica e insegnamenti, iniziative riguardanti l’impegno da profondere per “salvare il pianeta”,
            salvare gli animali, fare l’apologia della contemplazione insegnata da professori universitari, l’apologia di una serena resilienza
            -“verbo” questo di gran moda predicato soprattutto dal potere-!. Non manca di dare notizia di aver finanziato nel corso degli anni
            “1000 progetti efficienti e coraggiosi” in difesa dell’ambiente, per la giustizia sociale (quale? di chi? per che cosa?),
            l’accoglienza (indiscriminata funzionale a fomentare discordia sociale), il lavoro (quale? di chi? ),la salute (soldi che sono serviti a cosa, a chi?), l’educazione ( svolta come? a distanza? on line o per l’acquisto dei banchi a rotelle?).
            Sarebbe interessante sapere quali siano stati i loro committenti ,i loro sponsor e per quali reali fini.
            Non posso non rilevare che le attività che vengono finanziate e a cui danno molta importanza anche i bravi monaci riguardino quei temi specifici che sono contenuti nella ormai famosa Agenda 2030 in cui gli attuali estensori con a capo il sig. Swabb ripropongono con forza e rispolverati (la diffusione del covid 19 è stata la ghiotta occasione a detta di quest’ultimo)
            quei contenuti elaborati alla fine degli anni ’60 dal Club di Roma con la figura del Peccei dirigente Fiat come protagonista più noto.
            Con le loro “analisi predittive” questo gruppo di scienziati, economisti, politici e presunti esperti futurologi prevedevano con successo (anche perchè le loro analisi erano tarate per risultare veritiere) che nei decenni a venire il pianeta terra sarebbe stato interessato da una grave crisi;
            il loro famoso documento era intitolato “I limiti della crescita-dello sviluppo”.
            Caratterizzati da misantropia e sociopatia nonchè da ideologia malthusiana e concezione materialistica- meccanicistica in sintesi
            attribuivano esclusivamente all’ attività antropica la causa dell’eccessivo sfruttamento delle risorse, dell’inquinamento, delle povertà,
            individuando nell’incremento della popolazione la causa principale. Perciò sarebbe stato necessario che i governi seguissero delle direttive
            uniche emanate da una “cabina di regia” formata da esperti, per porre rimedio.. Era imperativo creare negli anni ,gradualmente, delle strutture, dei centri in cui poter formare ideologi capaci di influenzare e sensibilizzare le masse su quei temi e ,al fine di poter gestire il tutto si poneva come necessario la creazione di UN NUOVO ORDINE MONDIALE da instaurare.
            Ma l’ossessione di questi autori è sempre stato il terrore dell’incremento demografico percepito come un attentato al mantenimento delle loro condizioni di vita.
            vita quella loro, improntata allo sfruttamento massimo delle risorse energetiche e fruizione a piacere e illimitata.
            La brutale ipocrisia di costoro consiste che è stato proprio il tipo di sviluppo operato da loro che ha depredato risorse ai popoli colonizzandoli, riducendoli in miseria e inquinando l’ambiente con i materiali di scarto della produzione industriale. Ma la versione che vogliono inculcare e che risulta convincente alla massa ignara e ai benpensanti progressisti è che loro siano dei filantropi e che vogliano veramente salvare il pianeta (per loro stessi!)
            Più “mangiatori inutili” calpestano il pianeta meno risorse ci sono per questi che si percepiscono come simili a divinità sentendosi investiti di una “missione divina” affidata loro direttamente dal padreterno.

            Una volta fatto penetrare nelle coscienze che è L’UOMO il PARASSITA del pianeta terra , risulterà che anche l’ultima persona della strada
            sarà favorevole a limitare la crescita ,meglio ancora ridurla con delle tecniche apposite. Nulla di nuovo sotto il sole.
            Nei secoli passati così come ai nostri giorni le guerre, il genocidio per fame di popoli, le creazioni di malattie infettive e invenzione di sempre nuovi vaccini da somministrare hanno continuato ad essere le “tecniche” privilegiate per raggiungere lo scopo.
            Nel progetto delle èlite di instaurare un Nuovo ordine del mondo rientra secondo la delirante logica descritta sopra ,la trasformazione
            dell’uomo stesso a partire dalla sua struttura genetica. Questo uomo così come è E’ ANTIQUATO (potremmo dire alla Gunther Anders).
            Tornano alla ribalta così i fautori dell’eugenetica presentata al grande pubblico come benefica per guarire da gravi malattie, dicono.
            Naturale pendant all’eugenetica è l’ideologia semi religiosa dei transumanisti. Con la tecnologia a disposizione è possibile potenziare
            le facoltà e le prestazioni del “piccolo, misero essere umano”. Basta impiantargli dei dispositivi et voilà il gioco è fatto!
            Uno speciale capitolo è quello che riguarda la dimensione “spirituale”; tecno-avatar religiosi nel metaverso e cyber-monaci sono già
            sul palcoscenico da tempo (vedi Tempio zen di Kyoto) e anche in Italia un bravo monaco si è adeguato a stare al passo con i tempi.
            Riguardo il quadro sociale che si sta prefigurando mi pare quindi che l’intero mondo buddista segua la scia di questi novelli alfieri del progresso bio-tecnocratico.
            Molti che si dicono buddisti si dichiarano anche transumanisti. E’ il fascino esercitato dai ricercatori della Silicon Valley!
            Anche qui vi è una icona che li rappresenta in tutto il suo fulgore il sig. Harari saggista israeliano dichiaratosi buddista, vegano e altro ancora.

            Lungi dal considerare esaustivo questo mio tentativo di” togliere la maschera ai buddisti” penso di aver introdotto degli indizi che possano
            consentire di riconoscerlo “dai suoi frutti” piuttosto che dai nobili intenti pubblicizzati e dalla falsa “aura” di cui si ammanta.
            Nel “denunciarne” la sua MASCHERA in quella che secondo me è appunto una parodia, intendo differenziarlo da chi invece , praticando il
            Buddhadharma nella sua forma autentica realizza il frutto della Mente Risvegliata incondizionatamente libera da qualsiasi potere
            contaminante sia interno che esterno. Chi cerca da un budd/ISMO è un povero dogmatico e scolastico
            Chi cerca dalla Mente trova il Dharma e il Buddha che è nella Mente.
            Il Risveglio è realizzare l’interdipendenza con la Mente di tutti gli esseri.
            La pratica è liberare la mente nel silenzio. Nel silenzio emerge spontaneamente saggezza e compassione.
            Praticare il Dharma è sentire con la mente di chi soffre e agire per eliminarla. E’ gioire con chi si è liberato dalla sofferenza.
            Il Dharma come “arma”-mezzo abile ; la Meditazione come azione retta efficace tesa al ristabilimento di un ordine naturale RTA.
            Entrambi agiti con la adeguata energia (virya) per creare la Terra Pura in Questo mondo riducendo Ignoranza, paura, odio, illusione.
            Il distacco del monaco è per “servire” gli esseri e per liberarli da qualsiasi condizionamento
            Abbracciare l’intero mondo dei fenomeni con la capacità di saperli vivere al proprio interno.
            Non c’è differenza tra interiore e esteriore. condizione individuale e condizione sociale.
            La pratica dovrebbe configurarsi come una “lotta” e il praticante un guerriero.
            All’interno con i propri “demoni” all’esterno con quelli istituzionalizzati del potere. (vedi cap. 9 del libro di David Loy “Denaro sesso guerra karma” Ubaldini ed.)
            La pratica non può ridursi ad una anestetizzazione al fine di accettare passivamente ogni sopruso
            ma deve servire a produrre atti “salutari” -kusala- per il beneficio dei molti.
            Non c’è autocompiacimento in ciò che ho scritto; non sono alla ricerca di consensi ,semmai sono consapevole che potrò attirarmi delle critiche, forse anche veementi ammesso che questo contributo abbia una sua diffusione. Se poi le cose scritte dovessero a qualcuno risuonare, ciò sarà dovuto anche ad un suo analogo sentire.
            Non è stata mia intenzione denigrare; le riflessioni svolte sono state motivate da una certa amarezza nel constatare cosa sia il buddismo attuale dei buddisti; sempre più
            una religione e come tale una istituzione, sia pur senza un Papa, che illude, manipola le moltitudini mantenendole in quel sistema stesso che
            continuando a produrre sofferenza e pervertimento dell’umano le garantisce di sopravvivere. Parafrasando un motto di un film in cui Alberto Sordi interpretava un trafficante d’armi : (finchè c’è guerra c’è speranza)

            : FINCHE’ C’E’ SOFFERENZA C’E’ RELIGIONE BUDDISTA CON I SUOI MONACI !

          • Caro Maurizio purtroppo queste macchine infernali non sono perfette e facendo una verifica su varie mail e su altri commenti abbiamo effettivamente trovato e pubblicato il tuo contributo. Grazie e scusaci

          • Sono Maurizio Xing Wu. Vi ho mandato ieri un mio contributo.
            Non avendolo ancora visto sul vostro sito desidererei sapere se è perchè non vi interessa oppure se ho sbagliato qualche cosa nell’inviarlo.
            Ringraziandovi cordialmente saluto.

          • Caro Maurizio puoi dirmi dove hai mandato il contributo? Su redazione?
            Dato che riceviamo diversi contributi, usiamo una semplice scaletta di arrivo, tutto qui, quindi ci sarà senz’altro lo spazio per la pubblicazione del tuo contributo. Solo un pò di pazienza

          • NON SONO PIU’ MOTIVATO A PUBBLICARE SUL VOSTRO SITO IL MIO CONTRIBUTO.
            NON CAPISCO CHE SIGNIFICATO ABBIA CHE ESSO SIA IN ATTESA DI “MODERAZIONE.
            PER CORTESIA NON RENDETELO NOTO. GRAZIE

          • Caro ti abbiamo risposto, solo un pò di pazienza è in scaletta per domani verso le 12:00. Grazie per la tua attenzione

        • Torno sul vostro sito che ha già pubblicato miei contributi grato della vostra disponibilità che, spero, ci sia ancora.Mi permetto una osservazione; non corrisponde al vero come avete intitolato il primo articolo riferito al monaco Bhante Damma Sila. I buddisti non si sono MAI OPPOSTI A NULLA. Nel loro variegato panorama, religiosi e laici sono stati o ignavi,o indifferenti ma soprattutto hanno aderito alla narrazione che il pensiero unico dettava promuovendo la campagna “vaccinale” giustificando tutti i comportamenti e le misure restrittive delle libertà comprese quelle di “culto”. Se ora propongo quest’altro mio contributo è perchè nessuno osa muovere una critica e una denuncia del loro operato. Quel loro mondo sembra essere immune da qualsiasi valutazione discordante. Personalmente ne ho avuto conferma per essere stato ignorato a suo tempo dall’Unione Buddista ,da alcuni monaci di mia conoscenza e censurato dai due siti di comunità buddista: la ruota del Dharma e Buddismo Italia forum. Questo ulteriore contributo è una considerazione molto più ampia; spero possa essere accettata per la pubblicazione. Senza alcun autocompiacimento auspico possa essere una testimonianza,in assenza di altre, di chi continua a inerpretare il Dharma del Buddha come una Via di Risveglio e di Liberazione da qualsiasi condizionamento e per la propria Autodeterminazione. Grazie a seguire il testo:Sono trascorsi tre anni da quando, casualmente e con mia piacevole
          sorpresa
          ascoltai il video del monaco theravada Bhante Dhamma Sila
          che, denunciando quanto stava accadendo in Israele all’inizio della
          epidemia covid, rivolgeva un appello a tutte le componenti religiose,
          spirituali e nello specifico ai buddisti, a pronunciarsi in merito: al
          clima di imposizione forzata di un siero sperimentale con la conseguente
          discriminazione tra le persone che obbedivano e non; della restrizione
          delle libertà fondamentali, lanciando il monito che quella realtà
          presto sarebbe stata instaurata anche da noi in Italia.
          Subito solidalizzai con lui.
          Aveva dato voce a quanto da me stesso intuito e riportato in
          uno scritto rivolto in quel periodo all’UBI, ad alcuni monaci a me noti
          e/o conosciuti; all’abate dove ero stato monaco per sei anni.
          Non ricevetti nessuna considerazione.
          Quel mio contributo fu pubblicato sul sito di:Sovranità Popolare.
          Per buona parte, queste mie riflessioni, sono motivate da una esigenza interiore: quella
          di liberarsi da pensieri che, se inespressi, sedimentandosi
          potrebbero continuare a perturbare. Se poi, questi stessi pensieri risuonassero
          anche ad altri-come all’amico Luca di Genova- vorrà dire che avranno incontrato analogo sentire
          e ciò,non può che suscitare in me, un naturale piacere.

          Da poco mi si è chiarito che ,per comprendere cos’è l’intero mondo buddista attuale
          – quello italiano in particolare- occorre usare una grande lente d’ingrandimento
          al fine di vederne i tratti distintivi; in mancanza della quale i suoi connotati
          rimarebbero celati sotto la patina della neutralità e dell’innocenza.
          Rimando ai pazienti/volenterosi la documentazione
          su come e quando sia avvenuta la diffusione dell’insegnamento del Buddha
          in occidente e attraverso quali esponenti; una elìte di studiosi,
          aristocratici britannici; di Teosofi; di massoni ecc.

          Innanzitutto
          Siddharta Gautama il Buddha-Risvegliato, NON E’ MAI STATO BUDDHISTA nè
          HA MAI VOLUTO FONDARE IL BUDDISMO! Il Buddismo come -ISMO è, un
          costrutto(secondo il Dharma), una “invenzione” di gruppi di esponenti
          elitari affascinati dall’occasione di aderire, diffondere un
          insegnamento tradizionale proveniente dall’oriente che presentava i
          tratti di un anti-dogmatismo, una liberalità, un empirismo, quindi
          pragmatico, in obbedienza al clima “scientifico” positivistico
          ,dell’epoca e soprattutto in alternativa al
          cattolicesimo.
          L’insegnamento del Buddha -Buddha sasana- non è un dogma;
          si caratterizza come, attraverso la pratica meditativa, si sgombri la
          mente-cuore da tutte le impressioni, le concrezioni, i condizionamenti
          che risiedono all’interno ,al fine di vedere la realtà delle cose così
          come sono non come appaiono, nè come l’esterno ci induce a farlo.
          Ci si risveglia così allo stato originario, trasparente
          im-mediato della Mente. Non si è piu separati da tutti i dharma-fenomeni eliminando il
          sostrato, il velo di nescienza-avidya che produce come suoi
          sottoprodotti i cosi formulati Tre Veleni di: brama, avversione,
          illusione. Si riconosce l’inesistenza di un Io separato-contrapposto ad
          altri Io e ad un mondo esterno.
          E’ l’esperienza della Vacuità-negazione
          dell’esistenza indipendente-assoluta di ogni dharma-fenomeno e quindi
          l’Inter-dipendenza di tutte le “cose”.
          L’intero insegnamento del Buddha
          è stato paragonato ad una zattera avente lo scopo di traghettare oltre
          l’altra sponda; la terra della Saggezza Andata Oltre la visione
          dualistica che crea conflitto : una volta giuntici da lasciarsi e non
          continuare a starci sopra. Ciò a significare che non lo si dovrebbe assumere come un sistema
          chiuso in una istituzione con i suoi rappresentanti come detentori della vera Via da seguire.
          Una istituzione che, nel mondo, inevitabilmente si affianca, interagisce con altre
          soprattutto con quelle del potere costituito che ne garantisce la sua
          vita e sopravvivenza.
          Questi tre anni e più, di quella che è stata artatamente definita
          pandemia e che tutt’ora “cova” come tale, in attesa
          di essere riesumata, sono stati- lo sono ancora adesso- rivelatori del
          “comportamento” dell’intero mondo buddista con a capo i suoi
          rappresentanti del clero. Pur sapendo che questo personaggio non ne
          rappresenta la sua realtà assoluta ma solo quella di una specifica
          tradizione, lo prendo ad esempio paradigmatico per l’enorme potere di
          influenzare e “guidare”, grandi masse del clero e laici indicando il da
          farsi. Si tratta del sig. Tenzin Ghiatzo detto Dalai Lama( oceano di
          saggezza??) che si è reso sponsor del siero genico spacciato come
          tradizionale vaccino trasformando quanti lo hanno imitato- quegli esseri da liberare-risvegliare- in cavie umane sottoposte a sperimentazione.Così nei paesi asiatici, buddisti per tradizione, si è
          assistito a monaci che affollavano i centri vaccinali e statue del
          Buddha con la bocca coperta dalle mascherine.
          In Italia, analogo comportamento:
          centri chiusi; modalità di pratica on line o riservata
          solo a quei pochi eletti che si erano inoculati il siero salvifico.A firenze, nel mese di aprile 2021, il centro zen locale, assieme ad altre
          confessioni religiose, ha sollecitato vivamente la campagna del farmaco
          presentandolo come “luce della speranza; lo stesso centro,in immagini
          presentava la meditazione seduta con la bocca chiusa dalla mascherina
          come la meditazione del Buddha. Da altri luoghi di
          pratica,presieduti
          dalle loro guide, non sono state attuate iniziative rapportate alla
          gravità della situazione se non stereotipate prediche inneggianti la
          presunta virtù di starsene riscoprendo una fantomatica dimensione e
          soprattutto perorare
          uno dei “miti” tanto in voga di questi tempi
          propagandato dai governanti la Resilienza.
          Come si spiega questo
          allineamento? Questa accettazione incondizionata, acritica alla
          narrazione prima, e alla conseguente gestione dell’epidemia?
          Quanti
          decenni sono che in occidente, i monaci, i laici, sparsi nei templi, nei
          centri, svolgono la loro azione?
          Che tipo di “energia” ha immesso nel
          corpo vivo della società?
          Non sarebbe logico riscontrare che, con tutti
          questi anni di pratica monaci, maestri di Dharma, praticanti laici
          avessero acquisito
          Chiara Visione, retta consapevolezza della situazione
          che si stava delineando intorno a loro e dispiegare la loro azione,
          utilizzando gli insegnamenti come mezzi abili per sottrarre più gente
          possibile al dominio di Ignoranza paura avversione, illusione
          diffusa
          con tutti i mezzi a disposizione, questi si, dai “detentori del
          discorso”?.
          Come si concilia tutto ciò con il praticare il
          BuddhaDharma?
          Che ne è dell’insegnamento del Kalama Sutta?
          Cosa è quello
          che astutamente l’OMS ha denominato vaccino ingannando tra l’altro la
          massa impaurita e senza conoscenza?
          Ha una sua realtà e funzione
          assoluta? Non è forse la sua realtà, il suo significato, composta da
          vari dharma-elementi-fattori?Vi sono elementi di: negazione e censura di
          cure alternative efficaci;manipolazione mediatica dell’opinione
          pubblica; brama di profitto delle multinazionali del farmaco; connivenza
          e corruzione tra i rappresentanti produttori e responsabili dei vari
          governi per l’acquisto e la imposizione alle persone su larga scala e a
          tutte le fasce di età senza alcun interesse per la salute della
          gente
          Non sarebbe stato il caso, avendo introiettato questi insegnamenti
          esercitare retta conoscenza per acquisire retta coscienza e produrre
          retta consapevolezza investigando così se quello che veniva proposto
          come salvifico in senso assoluto fosse realmente tale e non fosse al
          contrario una operazione di manipolazione di massa che faceva leva su
          ignoranza e paura per ottenere ben altro?.
          Alla luce di questo
          comportamento, appare tremendamente ipocrita professare distacco dalle
          cose del mondo.
          Quando si obbedisce a diktat governativi che reprimono i
          più elementari diritti umani, usando a pretesto una epidemia che non si
          è voluta gestire con mezzi adeguati rispettando la dignità delle
          persone- primo tra tutti in questo caso il diritto alla libertà di cura
          sancito dalla Costituzione; quello di non essere sottoposti a
          trattamenti sanitari obbligatori; quello di non essere sottoposti a
          sperimentazione di farmaci genici fungendo da cavia,è evidente che si
          sta effettuando una azione politica
          perchè politica significa
          interessarsi delle cose pubbliche delle persone; influenzarle con
          l’azione svolta,e indirizzarle verso una scelta piuttosto che
          un’altra.
          Di un altro assunto assurto a virtù, vi chiamo a render conto,
          voi del clero.
          “Essere nel mondo ma non del mondo” Su questo tema
          organizzate conferenze e scrivete libri.
          Compiaciuta autoreferenziata
          lusinga questa, che vi permette di nascondervi-proteggervi- ma anche
          vostra massima miseria e illusione per chi credendoci vi approva e vi
          giustifica.
          Quanto sto per scrivere, in parte riguarda anche una
          riflessione sulla mia esperienza monastica vissuta.
          Il monaco chi/a cosa
          serve? A se stesso? A differenziarsi dagli altri, a crearsi un
          potere-privilegio?
          Il monaco sceglie, in base alla sua attitudine, una
          modalità di vita che gli permetta di “darsi” completamente alla pratica
          senza il bisogno di preoccuparsi d’altro.Egli con la sua costante
          pratica finisce con l’ incarnare la Mente di saggezza e compasione,
          imbevendosene per poi riversarla nella sua vita di relazione con le

          persone che a lui si rivolgono. La sua funzione, il suo scopo-avendo
          ridotto qualsiasi senso di Io_Mio è quello di testimoniare lo stato
          della Mente pienamente risvegliata, la sua natura incondizionatamente
          libera di fare pensare agire a seconda delle circostanze senza concetti,
          dogmi, limitazioni di sorta di qualsivoglia potere
          interno-esterno.
          Percepire, sentire ,agire sempre essendo connessi con
          l’ordine naturale delle cose.
          Rammentando la mia esperienza di vita
          ritirata per circa sei anni ,posso rendermi conto meglio oggi, da laico
          ,che si corre il rischio di vivere in un proprio mondo .Ma questo non è
          altro che un segmento di un mondo molto più vasto, non ne è
          avulso.
          L’intero sistema è pregno ,è costituito dalla Nescienza come
          forza cosmica con i suoi “prodotti” i cosiddetti tre veleni: brama ,
          avversione, illusione.
          Questa Forza con i suoi “derivati” agisce perchè
          presente da tempo senza inizio, nelle nostre menti.
          E’ necessario, con
          la pratica, vedere come ci condizionano il nostro modo di percepire la
          realtà, sentire ,formarci una coscienza ,agire nel mondo circostante. Ma
          questo Potere limitante non ha dominio esclusivamente nella nostra
          mente; non è limitata alla nostra condizione di singoli individui
          .Permea bensì l’intero sistema che è alla base della nostra convivenza
          in società
          Il quadro di società che si sta prefigurando in questi ultimi
          anni e che la gestione dei governi sta rendendo sempre più
          esplicita,
          vede l’essere umano sempre più in balia di paure, continue
          emergenze che gli sottraggono energia per riflettere, mantenere e
          conservare un pensiero critico; aspirare alla possibilità di un
          cambiamento; tende ad adagiarsi nella rassegnazione rischiando di
          perdere la sua umanità per divenire “preda” di esseri in sembianze umane
          ma agite e al servizio di altre” entità”.
          Rammento qui, quanto già
          riportato nel mio primo contributo di anni fa;
          tutte le istituzioni
          deputate all’esercizio del potere sono agenti che incarnano
          necessariamente per la loro sopravvivenza
          l’occultare la verità
          mantenendo il popolo nell’ignoranza; creare di volta in volta un nemico
          esterno sul quale convogliare l’eventuale malcontento o pericolo di
          rivolta contro di lui guadagnando così consenso e assurgendo a difensore
          del popolo medesimo; creare ad arte di volta in volta un problema o una
          emergenza; prospettare che questo problema può essere risolto solo
          privando delle libertà fondamentali e che ogni mezzo sia non solo lecito
          ma addirittura l’unico possibile per ristabiire il”bene Comune” Questo è
          uno schema che nella storia di noi umani si ripete costantemente; la
          maggior parte delle persone ancora stenta a rendersene conto ma chi, da
          anni pratica l’Insegnamento del Risveglio, dovrebbe oramai aver
          realizzato, sperimentato ,come il sistema di potere operi sempre per
          preservarsi, accrescere il suo dominio sulle coscienze delle masse,
          ingannandole, illudendole, manipolarle.
          Delle due possibilità, l’una: o
          voi del Sangha, avete fallito nella vostra pratica e, oltre ad aver
          anche voi illuso, ingannato chi vi ha seguito e riverito, -in ciò avendo
          contribuito a mantenere nell’ignoranza, nella paura, nell’avversione le
          persone;
          oppure già da quando il budd/ISMO fu “creato” da un composito
          gruppo di autori, si può supporre che un virus si sia installato nelle
          coscienze del buddismo occidentale; quel “virus” che ai nostri tempi si
          sta rivelando, nella sua forma più esplicita nella sua versione
          “mente-coscienza-scimmia” dei valori dell’illuminismo scientista; delle”
          magnifiche sorti e progressive”; di un pensiero unico omologante
          caratterizzato, al tempo stesso ,da una melassa di retorico umanitarismo
          ,egualitarismo e sdegnosa intolleranza nei confronti di chi invece
          rivendica un pensiero divergente alieno da qualsiasi conformismo nella
          sua piena autonomia di giudizio e nell’esercizio di uno spirito
          critico.

          E allora, si configura come grande ipocrisia il vostro
          affermare di “essere nel mondo ma non del mondo”.
          Quel virus agisce al
          vostro interno più o meno con vostro autocompiacimento ,nel diffondere
          una teoria ed una prassi, che producendo autoreferenzialità a voi
          stessi, anestetizza qualsiasi presa di coscienza e eventuale azione per
          contrastare quel tipo di dukka, sofferenza prodotta dalla violenza
          strutturale del sistema economico-politico- finanziario-
          militare.
          Opportunisticamente, spacciandola come virtù da religiosi,
          aborrite essere coinvolti in quel dominio.
          Non è conveniente” mettervi
          in urto” con quel/quei poteri che vi consentono di sopravvivere ,che voi
          blandite e che vi blandiscono perchè siete a loro funzionali nel
          mantenere lo status quo. Con danari, elargiti dai vostri contribuenti
          ricevuti dall’8×1000, la vostra organizzazione l’UBI, decanta le lodi di
          maestri, lama tibetani, monaci di ogni tradizione che tengono seminari,
          corsi, master,- tutti sempre ovviamente a pagamento e previa
          prenotazione-.
          Si spazia da incursioni sul filosofo greco Pirrone,
          presunto buddista perchè predicava il disinteresse per i problemi
          sociali perchè sarebbero fonte di preoccupazione; alla pubblicizzazione
          di un documentario sulla sorella del sig. Tenzin Ghiatzo;
          alla colletta
          per ricostruire una Casa per gli animali; a sensibilizzarsi
          sull’accoglienza dei migranti e quant’altro ancora.
          Per non parlare
          dell’apologia che viene fatta dell’uso della contemplazione ; insegnata
          da grandi maestri, accademici universitari
          anche questi significativi
          “eventi” presentati come elargizione di saggezza e di…quattrini per
          chi li frequenta.
          Ancora sul sito dell’UBI si informa che” dal 2017
          questa organizzazione ha sostenuto quasi 1000 progetti efficienti e
          coraggiosi
          in difesa dell’ambiente, per la giustizia sociale,
          l’accoglienza, il lavoro, la cultura, la salute, l’educazione, gli
          animali”; il messaggio si chiude con un grazie e il simbolo delle mani
          giunte. Da notare le voci salute; giustizia sociale ;lavoro;
          istruzione!!
          QUESTO, è il mondo ,in cui voi ,avete scelto di stare.
          Ma
          esiste un mondo al quale a voi buddisti non fà comodo rivolgere lo
          sguardo ,immersi come siete a contemplarvi.
          Nel corso di questi ultimi
          anni di diffusione del covid 19 e tutt’ora, la gestione, da definirsi
          criminale per i suoi lutti, sofferenze ,riduzione sul lastrico di
          attività economiche, danni da effetti collaterali dei sieri genici su
          persone di ogni fascia di età che si sono fidate delle istituzioni
          statali e anche di parte di vostro più o meno esplicito consenso, ha
          reso esplicito il vostro ruolo e di quali reali interessi di fatto siate
          i portavoce e rappresentanti con la vostra propaganda dharmica.
          Smettete
          di continuare (rammentando il maestro Chan Lin Chi) di “sporcarvi la
          bocca con parole come Buddha e/o bodhisattva”
          “Non avete avuto voi un
          padre e una madre ?”.:…. Quanti padri e quante madri sono morti nelle
          case di riposo per anziani, illusi, manipolati,costretti a
          inocularsi
          una sostanza di cui non si conoscevano i reali rischi e che
          veniva spacciata come immunizzatrice e salvavita?
          Quanti padri e madri
          sono morti in casa lasciati senza cure tempestive perchè cosi
          “suggerito” dal quel ministro che avrebbe dovuto avere a cuore la loro
          salute non quella dei profitti delle case farmaceutiche e i
          suoi?!
          Quanti padri e quante madri non hanno potuto avere il conforto
          dei i loro figli la possibilità di dare un ultima carezza ai loro
          genitori perchè era loro negato vederli; il filosofo Agamben in quei
          giorni scriveva:” come è stato possibile accettare che i corpi dei
          deceduti venissero bruciati in tutta fretta, senza alcuna pietas, senza
          i loro congiunti accanto, senza ricevere alcun sacramento e
          benedizione?!”.
          Voi, clero, laici dove eravate? siete stati accanto,
          avete ascoltato queste persone? Voi ,che, appunto, vi riempite la bocca
          della parola Bhodisattva! sapevate che medici con la schiena dritta, in
          scienza e coscienza andavano a curare a domicilio, con farmaci che si
          conoscevano da tempo, incuranti dei sibillini “suggerimenti” che
          sconsigliavano di curare ma lasciare a tachipirina e viglie attesa
          quanti accusavano i primi sintomi della malattia?. QUESTI medici ,hanno
          incarnato le virtù-paramita del bodhisattva.
          Uno tra tutti è assurto
          alla mia coscienza a simbolo; Il prof. De Donno primario presso
          l’ospedale di Mantova ostracizzato, costretto alle dimissioni lasciato
          solo lui che con la terapia del plasma iperimmune aveva evitato molti
          ricoveri ospedalieri; aveva, salvato persone(una tra tutte una madre col
          suo bambino) privato della possibilità di continuare a curare con quella
          terapia definita democratica denunciando il potere politico che gli
          aveva sottratto quella azione e che infine non ha più retto a tanto

          “male” da indurlo al suicidio.
          Nel mondo a parte che vi siete scelto di
          vivere comodamente, non vi sono arrivate voci che nel corso della
          epidemia virologi di fama mondiale, ricercatori più indipendenti e con
          minori o nulli conflitti di interesse con le multinazionali del farmaco,
          informavano sui grandi rischi che avrebbe comportato una inoculazione in
          massa di una sostanza creata in tutta fretta,di nuova concezione-aMRNA-,
          non testata su eventuali gravi effetti circa la cancerogenicità; per non
          parlare del premio nobel Montaigner e del famoso virologo Raoul Didier,
          del Prof. Di Bella e altri. Quali erano le vostre conoscenze in merito,
          e che tipo di motivazione avevate nell’ approssimarvi ad una obiettiva
          informazione che almeno potesse controbilanciare la narrazione
          propagandistica dei media ufficiali e dei rappresentanti governativi,
          gli spot delle virostar che declamavano cantando il siero
          miracoloso-salvifico ergendosi a filantropi e criminalizzando quanti
          esprimevano dubbi?
          E ancora: eravate a conoscenza che molti medici
          curavano con farmaci tradizionali fin dai primi sintomi e quegli stessi
          farmaci venivano denigrati e questi medici inquisiti perchè non si
          attenevano ai protocolli ministeriali perchè se si fosse ammesso che il
          covid lo si poteva curare ,purchè fossero approntate cure tempestive il
          cosiddetto vaccino non avrebbe potuto avere l’autorizzazione
          condizionata al commercio prevista solo in caso appunto di assenza di
          qualsiasi altra cura?.
          Che ne è della vostra saggezza e compassione per
          tutti gli esseri? NON E’ per TUTTI GLI ESSERI!!
          E’ più comodo
          esercitarla in QUEL MONDO che non mette in discussione, anzi gratifica
          il vostro esistere agli occhi del potere e della massa illusa di chi
          anche in buona fede vi supporta; l’ambientalismo, l’animalismo, il
          “genderismo”, l’uso delle nuove tecnologie L ‘inclusivismo, il
          “climatismo” il fideismo scientista, un malsano-erroneo relativismo dei
          valori fino al sempre più incombente transumanesimo.
          In questo modo,
          siete sempre “al passo con i tempi” interpretando un buddismo prèt a
          porter buono per tutti gli usi e gradito soprattutto all’imperante neo-
          liberismo e totalitarismo bio-tecnocratico.

          Due soli esponenti hanno
          esercitato una analisi critica del vostro modo di porvi riguardo alla
          situazione attuale sia pur con toni diversi: il già citato monaco Bhante
          Dhamma Sila; e l’altro monaco Bhante Dharmapala il torinese Claudio
          Torrero nel suo contributo pubblicato sul sito: La Luce.
          Attualmente si
          stanno palesando nella maniera più esplicita i danni provocati dalla
          gestione criminale dell’imposizione del
          siero genico a milioni di
          persone che hanno funto da cavie per testarlo; inoculato a donne in
          gravidanza hanno procurato aborti,
          problemi mestruali ,infertilità;
          aumento di decessi nella fascia d’età dai 0 ai 14 anni mai riscontrati
          prima; morti tra giovani/e
          atleti; gravi invalidità permanenti in
          persone che prima dell’inoculazioni erano in salute. e nessuno di loro
          gode di alcuna considerazione come se fossero invisibili o peggio ancora
          dei visionari, depressi, suggestionati.
          Avete cognizione di questi
          “esseri senzienti”? Avete forse stanziato quattrini per finanziare
          ambulatori con veri medici che curassero i danneggiati da quello che voi
          avete fideisticamente consigliato come rimedio salvifico da inocularsi
          ?
          Avete organizzato incontri, presentato testimonianze, promosso
          iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica di questo immane
          dramma? Dov’è la vostra compassione?
          Chi vi muove queste interrogazioni,
          dopo la sua esperienza monastica, ha lavorato in qualità di operatore
          socio sanitario per circa venti anni assistendo malati, anziani a
          domicilio e in strutture; negli ultimi anni ,nel manicomio criminale di
          Montelupo oramai chiuso e da ultimo in una struttura riabilitativa per
          quei pazienti psichiatrici messi fuori da suddetto manicomio.
          In
          quest’ultima sede ho avuto modo di sperimentare quanto fossero
          ingiustificate, esagerate le misure che via via su ordini delle autorità
          esterne venivano applicate all’interno penalizzando la dignità e la
          qualità dei rapporti degli ospiti con i loro familiari; per non parlare
          della manipolazione operata sugli stessi ospiti nel convincerli a
          vaccinarsi.
          Nella più vasta realtà sociale è andato in scena un vero e
          proprio delirio ;inutile ripercorrere i tanti episodi di vessazione,
          discriminazione, repressione esercitata con tutti i mezzi di chi voleva
          conservare facoltà razionali, critiche mantenendosi umano.
          Infine una
          amara constatazione: se il vostro mondo avesse fatto sentire la sua
          propria voce, la voce del BuddhaDharma, la voce del Risveglio delle
          coscienze calandosi in quell’altro mondo quello reale, quel mondo che
          voi invece per opportunismo eludete, forse si sarebbe potuto ridurre il
          bilancio dei lutti, delle sofferenze, dei soprusi provocati da un potere
          che ha mostrato tutto il suo volto totalitario riuscendo nel suo intento
          di sottomissione e obbedienza.
          Avrei ancora molto da dire ma un ultimo
          interrogativo sorge da queste riflessioni: si può ancora caratterizzare
          un insegnamento del risveglio quello che voi continuate a proporre o non
          piuttosto un nuova moderna religione OPPIO dei POPOLI ?.

          Personalmente
          continuo a percorrere la Via in solitario, come un rinoceronte, cercando
          di mantenere e coltivare il Bhuddha
          la Mente_Chan del Risveglio;
          praticare il Dharma-tutti gli insegnamenti che liberano ,nella mia
          Mente; riconoscermi e rendere omaggio a chiunque manifesti la Mente
          Libera Incondizionata- Il Sangha.

          Maurizio Xing Wu

  3. Ho conosciuto l’ex monaco Xing Wu/Maurizio tanti anni fa a Genova.
    Mi è venuto in mente pochi minuti fa, non so per quale associazione, e ho cercato il suo nome sul web, trovando infine questo suo splendido approfondimento.
    Era già allora un monaco appassionato ed eccentrico. Probabilmente mai quanto me, che navigo solitario in un mare (il mondo, la società) che mi pare veramente tanto, tanto balzano.

    Saluti.

  4. Bhante Dhammasila è il nome del monaco buddhista theravada che parla nel video.
    Buona giornata.

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