Studenti e università con la Palestina. Stop ricerca con università israeliane

Boicotta Israele campagna BDS

Napoli università Occupata

Dopo 4 giorni di occupazione del Rettorato 700 studentesse e studenti hanno incontrato il Rettore Lorito della Federico II, che si e’ impegnato a dimettersi dalla Med-Or, la fondazione della Leonardo Spa, la principale azienda italiana per vendita di armi a Israele.

Ha anche accettato che gli studenti portino al Senato Accademico una proposta sull’astensione della Federico II da tutti i bandi, come quello Maeci, che direttamente o indirettamente sostengono il colonialismo sionista.

Non rappresenta certo un’adesione del Rettore alla campagna di boicottaggio di Israele ma e’ altrettanto sicuramente una dimostrazione che la lotta paga!

Oltre ad alcuni giornalisti e media italiani, schierati contro gli studenti il presidente della Repubblica italiana, Mattarella in alcune sue dichiarazioni si è mostrato in disaccordo con la campagna degli studenti e di alcuni docenti in merito alla chiusura di goni rapporto, accordo e ricerca tra le università italiane e quelle israeliane.

Sergio Mattarella ha ritirato la laurea honoris causa alla università di Trieste e durante la sua lectio magistralis il Presidente ha dichiarato:“Università sempre libere, anche nel dissenso al potere”, ma “non recidere il dialogo”
Parole chiare e semplice interpretate da alcuni quotidiani italiani, in particolare la Stampa sempre attenta ad accusare chi è solidale con la Palestina. Scrive il quotidiano torinese: “Università nel caos, l’appello di Mattarella “Sbagliato boicottare gli atenei israeliani””.
Il giornalista della Stampa attacca gli studenti universitari di Napoli, di Roma e altre università impegnati in un movimento intenzionato al boicottaggio degli accordi per la ricerca con le università israeliane. Come per altri quotidiani la scelta di questi e altri tioli non sembra favorire il dialogo con gli studenti, i docenti e in alcuni casi i rettori.
Palestina genocidio
Anche in questo caso, in questa crisi è importante evidenziare i due pesi e due misure, le università italiane hanno interrotto le forme di collabnorazioni con alcune università della Federazione della Russia e il presdiente Mattarella non ha speso una sola parola come la stampa italiana.

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