Kiev ultimo tentavivo di controffensiva: suicidio nel settore del Dnepr

Disaccordi nel governo italiano per rinnovo aiuti a Kiev

Palude del Dnepr

Diversi corrispondenti di guerra sia russi sia ucraini raccontano delle battaglie nei settori più caldi dell’enorme fronte di guerra sui confini della Russia e dell’Ucraina. Dai canali telegram vengono pubblicate centinaia di notizie e brevi video generalmente registrati da droni in volo in tutte le direzioni. Sono storie assurde, perchè raccontano di guerra, distruzione, morte e dolore. Entrambi gli eserciti si affrontano utilizzando ogni arma convenzionale ma frequentemente i fotogrammi congelano l’arrivio di potenti bombe e di munizioni a grappolo.

L’esercito ucraino ha lanciato oltre 25 tra missili e droni in direzione della Crimea ma da più fonti, incluse quelle ufficili e ucraine, le difese russe funzionano e hanno sensibilmente diminuito la potenza distruttiva di questo attacco.

A soli pochi kilometri dal confine con la Crimea, alcune testimonianze di soldati ucraini, visibilmente scossi definiscono un attacco suicida portare uomini e mezzi per avanzare attraverso il Dnepr a Krynky. Da mesi, l’esercito ucraino per tenere una modesta testa di ponte, tra palude e sbarramenti naturali, gli ucraini stanno subendo inutili e importanti perdite.

Questa operazione segna l’ultimo tentativo dell’Ucraina di sfondare la difesa russa nel sud e di provare a cambiare gli eventi della guerra.
Le testimonianze di soldati ucraini confermano l’inutile prezzo di uomini: “stabilire un punto d’appoggio e spostare mezzi e artiglieria è impossibile. Non è nemmeno una lotta per la sopravvivenza; è una missione suicida.
Palude del Dnepr
Un altro soldato ucraino racconta di essere giunto nellarea al comando di una squadra composta da 10 militari quasi immediatamente bersaglio dell’artiglierai, dei droni russi, e gli effetti sono stati devastanti, metà sono stati uccisi o feriti e altri non c’è più alcun contatto radio.
Altra testimonianza descrive il territorio paludoso dove i soldati sono costretti a ripararsi stando in acquae gelide mentre colpi di mortaio, artiglieria, droni e armi automatiche arrivano da ogni direzione.
Data la morfologia del terreno paludoso anche scavare trincee è impossibile e i rinforzi o i cambi con l’arrivo di nuovi soldati devono affrontare un percorso dell’orrore, perche devono camminare su i corpi di altri soldati morti, non sempre è possibile recuperare i feriti e i militari deceduti.
Nelle testimonianze si vedono volti di soldati non alle prime esperienze e l’ultima testimonianza è molto breve ma assolutamente chiara: ” non ho visto nulla di simile ad Artemovsk o Soledar”.
Su altri settori del fronte, l’esercito russo continua ad avanzare lentamente avendo superato Artemotsk, la fanteria di mosca macina kilometri, sostenuta dall’aviazione, dall’artiglieria, dai carri armati ma principalmente dal lancio di droni guidati da operatori sempre più esperti.
Nella regione di Kharkov, l’avanzamento delle forze russe è in direzione della città di Kupyansk, verso il fiume Oskol, obiettivo militare di Mosca.
Anche oggi, le forze russe hanno attaccato pesantemente la testa di ponte Ucraina nell’area della piccola città di Krynki.
Nel settore di Zaporozhye l’esercito di Mosca si muove indirezione dei territori controllati nuovamente dall’Ucraina.
Nonostante mesi di battaglie, l’esercito russo non ha ancora completato l’accerchiamento della cittò fortezza di Avdeevka mentre sembra più veloce l’avanzata russa verso sud di Maryinka.
La diplomazia, in particolare in Europa continua a inviare segnali poco chiari, se da un lato cresce la consapevolezza e la difficolta nel caso il Congrasso USA non deciderà di inviare sostanziosi aiuti a Kiev, la Germania si prepara a rafforzae le sue capacità militari indebolite dal continuo invio di armi a Kiev.
In Italia, il governo si avvia per approvare l’invio di aiuti a Kiev per il nuovo anno ma fonti riferiscono di un dur scambio di dichiarazioni fra Fazzolari e Crosetto. Dai banchi della Lega c’è un rifiuto nel continuare a sostenere Kiev, probabilmente in vista delle prossime elezioni europee di giugno 2024 ma sempre da fonti giornalistiche si segnalano disaccordi anche nel partito di maggiornanza.
Print Friendly, PDF & Email

Abbonati alla rivista

Sovranità Popolare è un mensile, 32 pagine di articoli, foto, ricerche, analisi e idee. Puoi riceverlo comodamente a casa o dove preferisci. E' semplice, iscriviti qui.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*