La guerra infinita il primo sconfitto la diplomazia

Nessuna delle parti rinuncia ai suoi interessi e tuonano i cannoni

Mappa delle aree colpite

Questa notte su tutta la linea del fronte, lungo il confine della Regione del Donbass i bombardamenti

dell’artiglieria ucraina sono stati quelli più intensi degli ultimi due anni.

Alle ore 04:00 italiane, come da sceneggiatura già scritta, attraverso un video messaggio rivolto ai cittadini russi,

Putin ha annunciato: “Le circostanze richiedono un’azione decisa e immediata.

Le Repubbliche popolari del Donbass si sono rivolte alla Russia con una richiesta di aiuto.

A questo proposito, ai sensi dell’articolo 51, parte 7 della Carta delle Nazioni Unite, con l’approvazione

del Consiglio della Federazione e in virtù dei trattati di amicizia ratificati dall’Assemblea federale e di mutua

assistenza con DNR e LNR, ho deciso di condurre un’operazione militare speciale”.

La sceneggiatura è quella del 2014 ma il finale è cambiato, all’inizio della guerra civile nel Donbass

per cui Mosca non aveva deciso di intervenire anche nel rispetto di un referendum voluto dai cittadini

in cui aveva vinto la volontà di essere indipendenti sia dall’Ucraina sia dalla Russia.

Dopo otto anni di guerra, 14000 mila morti, oltre 450000 mila feriti, all’alba del nuovo giorno la sveglia

per il mondo è il segnale dell’avvio di una nuova fase del conflitto armato

tra Russia ed Ucraina. Non è mancato nel messaggio di Putin, verso i militari ucraini l’invito a ritirarsi

da tutta la regione del Donbass. L’attività di informazione e propaganda si è avviata tra tutte le

parti in conflitto, sia quello armato sia quello politico, in Europa, negli USA in Ucraina ed in Russia,

intanto le diplomazie restano silenziose mentre la guerra fa sentire la sua voce.

L’attesa per una riunione dell’ONU è il preludio a nuove sanzioni?

Sono state udite esplosioni in diverse città tra cui la capitale Kiev, Kharkiv, la seconda città del Paese,

Kramatorsk, Dnepr, Donetsk, ma anche le città portuali di Mariupol e Odessa. Un attacco su larga

scala e perfettamente coordinato.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ordinato alle sue truppe di “infliggere il massimo delle perdite

ai soldati russi che invadono il suo Paese. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha denunciato “l’attacco ingiustificato”

della Russia all’Ucraina. La Francia ha denunciato “la decisione della Russia di muovere

guerra all’Ucraina” invitando Mosca a ” porre immediatamente fine alle sue operazioni militari “.

Kiev nel panico, quanto battuto da agenzie che scrivono di lunghe file di autoveicoli civili si muovono

verso le grandi autostrade. Per ora e non può essere il “fattore sorpresa”, della non reazione da parte

dell’esercito ucraino in modo particolare in città importanti come Mariupol da qualche minuto i bombardamenti

da parte dell’esercito russo sono terminati. Da Odessa le informazioni non trovano conferma, molta confusione

sulla presenza o meno di forze militari di terra.

Da questa mattina è interdetto qualsiasi tipo di navigazione nel mare di Ozov

Se la diplomazia riflette su cosa, fare cosa dire nel tentativo di leggere nei pensieri di Putin e la sua prossima mossa,

il movimento nonviolento italiano annuncia diverse manifestazioni e l’elenco degli appuntamenti

contro la guerra diventa sempre più lungo, questo pomeriggio a Milano, Monza ed in altre città

sono segnalati presidi e manifestazioni.

 

 

 

 

 

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