Incontro tra il presidente russo Putin e Bennet primo ministro israeliano

Israele possibile mediatore per un incontro Putin Zelensky

Santa Croce di Gerusalemme

Naftali Bennett a colloquio con Vladimir Putin. Presenti all’incontro, il ministro per l’edilizia Elkin e il consigliere alla Sicurezza Eyal Hulata, nativo di Kharkov. Non ci sono dichiarazioni ufficiali ma solo la conferma di un contatto tra il ministro israeliano ed il presidente Ucraino Zelensky. Nelle prossime ore potrebbe definirsi una data di altri colloqui per la pace ed il primo incontro tra Putin e Zelensky a Gerusalemme.

E’ lo stesso Zelensky ha dichiarato: Israele è un paese democratico che ha ottimi raccorti con l’Ucraina e la Russia, l’unico paese con grandi capacità per mediare una soluzione per arrivare alla fine del conflitto armato.

Ursula Von Der Leyen ha dichiarato: “L’UE deve liberarsi completamente dalla dipendenza da gas, petrolio e carbone dalla Russia attraverso la diversificazione, l’efficienza energetica e la transizione energetica.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan nelle prossime ore terrà un colloquio telefonico con Putin per esprimere le proposte di Ankara sulla crisi con l’Ucraina. “Gli Stati Uniti, insieme ad altri alleati della NATO, hanno iniziato a imporre una serie di gravi sanzioni economiche contro la Russia. Abbiamo già espresso la nostra posizione su questo tema (Ankara non ha in programma sanzioni contro la Federazione Russa). Abbiamo un rapporto molto speciale con la Russia, abbiamo anche un rapporto speciale con l’Ucraina. Entrambi sono i nostri vicini di mare. Riteniamo che sia molto importante parlare con entrambe le parti “,

Durante un incontro con il personale di volo Putin ha annunciato: “credo che nelle condizioni in cui siamo ora, ci può essere solo una soluzione – la massima libertà economica per le persone che fanno affari”.

Continua: “Il governo sta lavorando per espandere queste misure di sostegno, compresa la rimozione di varie restrizioni all’attività imprenditoriale”.

Sul campo

Dal Ministero della Difesa russo: i militari ucraini continuano a tenere in ostaggio come “scudi umani” circa 5mila stranieri, tra cui: a Kharkov 1500 studenti dall’India, 200 cittadini giordani, 40 cittadini egiziani, 15 cittadini del Vietnam. A Sumy persiste uno stallo identico, ci sono 576 cittadini indiani, 159 cittadini tanzaniani, 121 cittadini cinesi, 100 studenti ghanesi, 60 cittadini egiziani, 45 cittadini giordani, 16 studenti pakistani, 15 cittadini tunisini e 14 cittadini dello Zambia.

Aerei russi hanno attaccato il campo militare della 5a brigata Slobozhanskaya della Guardia nazionale a Kharkov, numero dei morti non è precisato, molti gli edifici distrutti.

 

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