Sui cieli dell’Ucraina la linea rossa invalicabile

Da Mariupol i cittadini raccontano come i soldati ucraini impedivano di andare via dalla città

Linea rossa cartina di Limes

Dall’inizio del conflitto tra Russia ed Ucraina, il presidente Zelensky ha quotidianamente portato forti pressioni verso i paesi membri della Nato attraverso il suo Wartour e parlando direttamente ai politici dei governi europei. La richiesta è stata sempre la stessa, noflyzone, più armi per fermare Putin.

In più di una occasione, prima il segretario della Nato poi altri leader europei hanno fermamente respinto questa richiesta ma quanta fermezza c’è veramente? Oltre alla Nato, altro alleato ed attore principale in questo conflitto sono gli Stati Uniti e Biden sembra non aver cambiato strategia e continua a provocare la Russia durante il conflitto.

Anche questa mattina, durante i colloqui di pace, alcune agenzie hanno lanciato news in merito ad un massiccio attacco informatico contro la Russia.

Sempre oggi, altre agenzie confermano l’arrivo di 6 aerei con armamenti particolari per la guerra elettronica. Ecco perchè è utile comprendere quale sia la linea rossa stabilita dalla Russia proprio per prevenire intrusioni, provocazioni e attacchi da parte di forze aeree ostili.

Dopo una prima parte in mattinata dei colloqui di pace poche sono le note da evidenziare, la prima viene dagli USA, sempre provocatorie ed accusa i delegati russi di non dare molto impegno nei colloqui, la seconda è la presenza di Abramovich, presente come delegato, questo toglie ogni dubbio dalla notizia di un ipotetico “avvelenamento”.

Nella sostanza i negoziati vertono su alcune ipotesi, esempio è l’annessione della Crimea che l’Ucraina è pronta a riconoscere se discussa ogni 15 anni.

Un punto di accordo sembra esserci sul cessate il fuoco e la partecipazione di alcuni paesi come garanti, nell’elenco dei paesi viene chiamata anche l’Italia ma non sembrano esserci ancora dichiarazioni ufficiali da parte del governo italiano.

Ufficialmente la portavoce del ministero degli esteri russo, arriva nuovamente la conferma che gli obiettivi dell’esercito russo restano e saranno il Donbass, non è un cessate il fuoco per la città di Kiev, la guerra continua.

E’ emersa dalle delegazioni un’altra emergenza oltre a quella umanitaria, prioritaria per il cessate il fuoco, il comportamento, le regole di ingaggio, in questi giorni la Russia ha denunciato e provato con diversi video, i maltrattamenti, torture nei confronti di alcuni soldati russi prigionieri dell’esercito ucraino.

Non sembra di essere davanti ad una conclusione immediata, restano molti punti dove non si trovano ancora accordi, Odessa e le due regioni popolari del Donbass,nelle prossime ora dovrebbe esserci anche uno scambio di prigionieri ma la guerra non si ferma.

Su Mariupol si è detto e scritto moltissimo, in particolare la stampa occidentale, ha in più di una occasione diffuso dichiarazioni e versioni esclusivamente solo dalla parte Ucraina, nel video sono raccolte numerose testimonianze direte di cittadini profughi da Mariupol.

 

 

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