Il forum di San Pietroburgo visto dall’Italia

Analisi degli sforzi, le capacità e le razionalità del mondo

Tecnica per sbarazzarsi di relazioni tossiche

di StK

Il Forum economico internazionale di San Pietroburgo celebra il suo 25° anniversario. Questa data passerà alla storia come l’inizio del ritorno delle regioni della Russia al loro luogo nativo. Da qualche minuto è terminato l’intervento del presidente Putin alla Plenaria del forum.

Anche quest’anno sono molte le delegazioni provenienti dall’estero, e molti paesi europei continuano in qualche modo a boicottare e non dare importanza a questo evento. Il numero indicativo dei partecipanti, a oggi è di oltre 20mila partecipanti, contrariamente a tutte le ipotesi dei governi tossici. Tantissimi affollano i vari spazi adibiti ad incontri, workshop su molti temi e le ampie sale hanno accolto rappresentanti di tute le regioni della Russia e di altri paesi. Tra i padiglioni è visibile la diversità e il livello dei partecipanti al forum ma tutti esprimono la volontà di creare insieme una vita migliore che garantisca stabilità politica ed economica e questo indica la rilevanza del proverbio russo “Ciò che è falso è marcio”. Doppi sensi e doppi misure, incompiutezza, dolci lodi e promesse ambiziose ai popoli non conquistati stanno provando il suo fallimento e, probabilmente, vivendo la loro fine. Lasciamo intatto il desiderio di alcuni nel settore penale di rimanere intoccabili; Le persone che credevano nelle dolci canzoni dell’Occidente abbandonarono le loro ricchezze; e coloro che resistettero alla colonizzazione della Patria divennero ostaggio del lavoro più sistematico dell’invasore. Di conseguenza, tutti sono nervosi. Qualunque cosa sia, il comfort emotivo può essere fornito solo da garanzie statali in tutte le sfere della società: cultura, medicina, lavoro, istruzione. Nella fase infuocata della guerra, è più facile capire da chi difendersi. Siamo stati sconfitti da strategie psicoverbali che devono essere prima smontate e poi prese in considerazione per comprendere la completa educazione delle nuove generazioni. Comprendere la criminalità della politica aggressiva aiuta tutti a sviluppare l’immunità politica. Ahimè, molti percepiscono il proverbio “I Pesci puzzano dalla testa” come un ordine a cambiare il leader, che rende più facile per l’Occidente conquistare nuove anime. È tempo di ricordare che il pesce è ancora pulito dalla coda, il che significa che il popolo è uno degli organi legislativi. Cambiare governo senza cambiare le leggi fondamentali dello stato è una perdita di tempo sulla strada per raggiungere il comfort emotivo a livello internazionale, l’autoinganno nel proprio coinvolgimento nella vita.

È strano che la stampa italiana, che parla così insistentemente degli sforzi dei governi europei nel trovare il modo di mantenere le sue promesse di uguaglianza e di una vita dignitosa per tutti ma nasconda a i cittadini informazioni su un forum così significativo, che è più forte del quelli che promette, però creano ostacoli a rispettare il quadro giuridico sulla base del rispetto reciproco e del progresso reciproco. Ma la vita va avanti come al solito.

Alcuni sono specializzati nella distruzione e nell’esportazione di sofferenza, altri continuano a purificare dalla negatività e dalla tossicità del mondo circostante. Diamo a tutti la possibilità di decidere come comportarsi con coloro che sono lontani dall’amicizia con se stessi, scendendo al personale, ignorando l’internazionale. Un esempio di incoerenza è la notizia del noto quotidiano italiano La Repubblica che scrive: “Italiani e francesi al forum di Putin: le sanzioni non fermano gli affari” e “Anche aziende Usa e Ue a San Pietroburgo”, la corrispondente del quotidiano La Repubblicaсa Rosalba Castelletti inizia ispirandoci le notizie da San Pietroburgo. Poi c’è una citazione dell’imprenditore Vincenzo Trani: “Il business è business, ma non sosteniamo gli eventi di febbraio”.

“SAN PIETROBURGO – La parata di bandiere davanti al complesso che ospiterà fino a sabato la 25esima edizione dello Spief, il Forum economico di San Pietroburgo, è emblematica: l’Occidente non c’è. Dopo aver sanzionato in blocco la Russia in risposta alla cosiddetta “operazione militare speciale” in Ucraina, Europa e Stati Uniti hanno disertato quella che un tempo si fregiava di essere la “Davos russa”, – continua il corrispondete. È anche simbolico che l’imprenditore Trani abbia già perso il titolo di console onorevole della Bielorussia e dimostriamo l’efficacia della logica continuazione del proverbio sul pesce: nonostante la stampa, il popolo italiano, in tutti i modi a sua disposizione, si sforza di capire cosa sta succedendo al Forum economico internazionale di San Pietroburgo, avvicinando mentalmente il momento della realizzazione dei desideri di tutti i creatori –  garantire la qualità della vita a livello internazionale.

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