La battaglia dell’Isola dei serpenti

Mano degli Usa e degli alleati europei

Isola dei serpenti Foto di repertorio
Meno di 24 ore fa, l’Isola dei Serpenti è stata nuovamente il teatro di una furiosa battaglia. Come da manuale, all’alba, le forze militari ucraine hanno attaccato nuovamente “Serpent Island”, l’Isola dei Serpenti nel Mar Nero.
Isola dei Serpenti
Oltre 15 UAV da attacco e ricognizione sono stati coinvolti in un massiccio attacco dal cielo, guidati da due UAV Bayraktar TB2, e anche un UAV da ricognizione strategica RQ-4 Global Hawk dell’aeronautica statunitense, il suo tracciato è apparso vicino a Zmein. Sono stati impiegate per questo tentativo, informazioni tattiche, guerra elettronica, droni ed altra tecnologia militare.
Prima dell’attacco aereo, li ucraini hanno aperto il fuoco di copertura antiaerea degli UAV dai sistemi di difesa aerea S-300, posizionati nell’area di Tuzla e Ochakov.
Un fuoco incrociato verso l’Isola dei Serpenti, gli ucraini lo hanno effettuato contemporaneamente lanciando missili Tochka-U, Uragan MLRS e obici M777 da 155 mm da postazioni di tiro a ovest di Odessa e sull’isola di Kubansky.
L’Isola dei Serpenti controllata da marzo dall’esercito russo, ha avuto tutto il tempo di migliorare e rafforzare le posizioni di difesa e di attacco. In questo caso, la reazione è partita dal sistema missilistico, di difesa aerea russo Pantsir e il sistema missilistico di difesa aerea Tor, molti missili in arrivo sull’isola sono stati intercettati e distrutti.
Il bollettino conta 13 UAV, quattro missili Tochka-U e 21 proiettili Uragan MLRS abbattuti.
Sull’Isola dei Serpenti, non è stato raggiunto e colpito nessun obiettivo.
Il piano degli ucraini è fallito e lo sbarco sull’Isola dei Serpenti non c’è stato.
Forse era un altro piano sostitutivo, oppure era già programmato dall’esercito ucraino, dopo il tentativo di sbarcare sull’Isola dei Serpenti, ha lanciato un altro attacco alle infrastrutture russe, per l’ estrazione del gas nella parte nord-occidentale del Mar Nero.
Dopo poche ore dal fallito tentativo di sbarcare sull’Isola dei Serpenti, le piattaforme di produzione di gas BK-1 e Krym-1 sono state colpite da missili anti-nave e dall’UAV Bayraktar TB2. Di conseguenza, si sono sviluppati forti incendi e probabilmente il rischio di una minaccia di catastrofe ecologica non è da sottovalutare.
Le difese della Federazione della Russia hanno immediatamente risposto al lancio dei missili verso le piattaforme, attraverso un fitto lancio di missili da crociera, Onyx, la loro corsa è impattata sull’aeroporto militare di Shkolny nella regione di Odessa, colpendo gli hangar dei veicoli aerei senza pilota ucraini, Bayraktar TB2, seguiti e tracciati durante l’operazione dalla difesa di ricognizione russe.
Inoltre altri missili da crociera hanno colpito e distrutto due plotoni di artiglieria di obici M777 da 155 mm posizionati sull’isola di Kubansky.
Alcuni aerei dell’aviazione russa, intervenuti nelle operazioni militari, hanno colpito due lanciatori di sistemi di difesa aerea S-300, nelle zone di Ochakov e Tuzla nella regione di Odessa.
Le notizie della battaglia dell’Isola dei Serpenti sono confermate dal portavoce della Federazione della Russia ed in minima parte media ucraini la citano ma senza grandi dettagli.
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