Conferenza ONU sul Trattato di Proibizione

Le conseguenze umanitarie

TPAN. Trattato proibizione delle armi nucleari. Governo italiano non firma

di Sandro Ciani

La mattinata si incentra sul  tema riguardante le conseguenze umanitarie causate dall’uso delle armi nucleari.

Viene presentato da Mortiz Kuett un programma per l’eliminazione delle armi nucleari ricordando che il tema si lega anche al nucleare civile.
Le verifiche da eseguire tramite il TPAN dovrebbero includere:

  • Ciclo del combustibile nucleare
  • Produzione dei componenti
  • Armi
  • Utilizzo delle infrastrutture
  • Sistema di delivery
  • Conversioni nell’energia nucleare
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Il tutto in collaborazione con IAEA (International Atomic Energy Agency).

Richard Lennane (CRC) mostra una slide con alcune affermazioni della NATO dove si giustificano la necessaria presenza degli armamenti nucleari per garantire la sicurezza delle popolazioni che vivono sotto il suo ombrello.

Il governatore della prefettura di Hiroshima, Hidehiko Yuzaki, presenta due approcci legati agli impatti umanitari: 1) Sicurezza; 2) Sostenibilità.

1) Sicurezza: la deterrenza crea problematiche alla sicurezza per due ragioni: i rischi legati ad incidenti dovuti ai sistemi di Intelligenza Artificiale, il rischio legato all’uso volontario di tali armi, ricordando che gli attuali sistemi di sicurezza non sono gli stessi nei vari paesi nucleari.

2) Sostenibilità: il sistema dalla produzione delle armi atomiche alla loro eliminazione è insostenibile; il governatore suggerisce di creare un gruppo aperto “amici del disarmo nucleare e della sua sostenibilità”, tramite un paio di forum futuri presso le Nazioni Unite aperte agli aderenti del TNP/CTBT e del TPAN.

Karina Lester espone le enormi sofferenze subite dagli aborigeni del sud dell’Australia a causa dei test nucleari britannici negli anni ’50 -’60 e delle radiazioni conseguenti: si chiedono delle scuse ufficiali, un riconoscimento degli impatti subiti ed un adeguato risarcimento alle vittime con riferimento al Governo responsabile.

Una denuncia simile si leva da parte di un indigeno americano (popolo Acoma) la cui comunità ha subito gravi problemi di contaminazione dovuti all’arricchimento dell’uranio ed alla sua estrazione (territorio del New Mexico).

Un esponente della società civile coreana chiarisce come le bombe di Hiroshima e Nagasaki abbiano avuto impatti umanitari anche su gran parte della popolazione coreana a dimostrazione della portata distruttiva di tali armamenti.

Cuba propone di coinvolgere anche l’UNESCO per valutare i danni materiali ed immateriali delle catastrofi atomiche nonché discutere anche gli aspetti etici dell’uso e dello stoccaggio di tali armi!

La Svizzera propone che le volte successive ci possano essere degli interscambi bilaterali o multilaterali con i Paesi che possiedono propri arsenali nucleari.

La riunione si è conclusa con le dichiarazioni di numerosi stati parte.

Tratto da: https://www.pressenza.com/it/2023/11/conferenza-onu-sul-trattato-di-proibizione-le-conseguenze-umanitarie/

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