ANDREA BILLAU ALL’EIRENEFEST 2024

“I NUOVI CREATORI, IL NOSTRO DESTINO DI LIBERAZIONE DALLA TRAGICITÀ”

Multimage. Editore nonviolento. Eirenefest Roma 2024

Sabato 1° giugno all’Erenefest 2024, a Roma quartiere San Lorenzo, Verano Johan Galtung, giardino del Verano, dalle ore 17:30 alle ore 18:45, si terrà una Tavola rotonda dal titolo “Spiritualità e Nonviolenza” in cui vedremo un dialogo da vari punti di vista sulle relazioni fra spiritualità e nonviolenza. In questa circostanza interverrà il giornalista di Radio Radicale, Andrea Billau, per presentare il suo nuovo libro, edito da Multimage, intitolato “I NUOVI CREATORI, IL NOSTRO DESTINO DI LIBERAZIONE DALLA TRAGICITÀ”. L’autore nel 2020 ha ricevuto il premio “Acquaformosa che accoglie” per il suo impegno giornalistico sui temi dell’immigrazione e dell’antirazzismo. In campo filosofico-religioso ha scritto: Cercando un altro Dio. La condizione tragica dell’esistenza e la religione aperta, Apollo edizioni, 2020 e Per un nuovo universalismo. L’apporto della religiosità alla cultura laica, a cura di Andrea Billau, Castelvecchi, 2023.
Invitando i lettori all’evento, riportiamo per intero la prefazione, scritta da Andrea Vitello, che troverete al suo interno:
«Per me è davvero un vero piacere scrivere questa prefazione, a questo bellissimo e interessante nonché attuale pamphlet, scritto dall’amico, giornalista e filosofo, Andrea Billau di cui ho grande stima. Questo saggio, di grandissima attualità, parte dall’attuale situazione di questa nuova società contemporanea, afflitta dalla crisi economica e climatica, schiacciata dal consumismo tecnologico, dall’aumento delle diseguaglianze, dalla violenza, dalle guerre e dalla sempre maggiore sfiducia verso le istituzioni democratiche.

Sinossi Multimage Andrea Billau

L’autore constata come la risposta a questa situazione spesso è rappresentata da scelte politiche sovraniste, dal fondamentalismo religioso o da un’apatia tale che impedisce di fare qualsiasi cosa per cambiare, anche nel proprio piccolo, la situazione. Quest’ultima potrebbe anche essere chiamata con la parola “Indifferenza”. Nel saggio viene esposto come tali problemi siano dovuti dall’incapacità della filosofia laica, bloccata dal pensiero positivista, di affrontare questioni ultime di senso della vita a causa della netta e rigida separazione dalla teologia e dall’aspetto religioso. Sarebbe necessario quindi un’apertura della filosofia laica all’apporto che potrebbe ricevere da una cultura religiosa aperta e pluralista. Il risultato di questo rapporto potrebbe aprire ad uno scenario che porterebbe all’ingresso di a nuova teologia laica. L’autore e ben coscio del “Male” e di tutti gli aspetti negativi di questa realtà e di questo mondo, ma è anche consapevole della presenza se pur ridotta, vista la situazione, di un “Bene”, ed è proprio da quest’ultima maturata consapevolezza che trae la speranza per scrivere questo saggio. La soluzione proposta dal filosofo, per fare incontrare proficuamente, l’aspetto laico con quello religioso, è rappresentata da la teogonia. Chiaramente con la sua proposta non si esime assolutamente dal sottovalutare o dal non trattare i possibili problemi. Nell’esporre la sua tesi, l’autore esplica, tra l’altro, la prospettiva teogonica del filosofo Aldo Capitini. Quest’ultimo di fatto parla dell’importanza “della Nonviolenza politica, come scelta più coerente di una pratica di liberazione sociale che liberi la politica dalla violenza come mezzo di lotta, creando anche la possibilità effettiva della partecipazione di tutti alla cosa pubblica, superando i limiti dell’attuale democrazia”. Non ho potuto fare a meno che trovare di grandissimo interesse tale teoria, poiché secondo me per cominciare a contrastare la violenza l’unico modo è la nonviolenza. Andrea Billau accomuna Capini proprio con M.K. Gandhi. Lascerò che per capire la teogonia proposta da Andrea vi addentriate nelle prossime pagine, tuttavia ci tengo a sottolineare l’importanza del suo pensiero che pone l’attenzione sulla persona perché sta a lei scegliere da che parte stare, se propendere verso il bene o se vertere verso il suo opposto».

Letture suggerite programma Eirenefest 2024

 

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