Dalle 05:00 (ora di Mosca) le forze armate della Federazione Russa, ogni 30 minuti, attraverso messaggi su tutte le frequenze radio, chiedono ai nazionali, ai soldati dell’esercito ucraino e ai nazisti del battaglione Azov di arrendersi, in questo modo avranno salva la vita. 24 ore fa, un messaggio dei militari ucraini ha chiesto la possibilità di arrendersi ma sembra che da Kiev, questo sia stato negato.
All’interno della fabbrica Azovstal, nel porto di Mariupol, ci sono circa 2000 tra militari, nazionalisti e mercenari stranieri. Da oltre 50 giorni, il loro quartier generale è stata la città di Mariupol. SI muovono in superficie per rapidi attacchi per poi nascondersi nel budello dei corridoi e stanze sotterranea, un’area di 24 kilometri di tunnel, area fortificate con molti accessi e molto complicato controllare. Hanno impedito alla popolazione di lasciare la città, spesso hanno attaccato civili ed interrotto volontariamente i corridoi umanitari come molti testimoni hanno raccontato, questo poi sarà verificato in un tribunale per i crimini di guerra. Il rifiuto di Kiev, se vero, è un inutile sacrificio, un crimine negare la resa, se non puoi più combattere, l’unica soluzione è la resa. Ed e’ quanto sperano i militari russi, in modo da ridare alla vita “normale la città di Mariupol.
Molti si sono già arresi come questo mercenario inglese. Si è arreso a Mariupol, ora è prigioniero dell’esercito delle due repubbliche democratiche. Non è un trofeo da mostrare ma ogni prigioniero viene interrogato, sulle generalità, grado, corpo di appartenenza, ruolo e compiti assegnati. In questo breve video, poche parole ma importante ascoltare le sue parole.
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