RIVOLUZIONE EUROPEA… da 5 miliardi?

di Guido Grossi

Finalmente un’ Europa solidale, che aiuta chi ha bisogno. Era quello che volevamo, no?

Sì ma…  quanta solidarietà? La bellezza di 209 miliardi, quelli sbandierati a destra e sinistra, oppure solo 5,8 miliardi di solidarietà europea, quelli che  risultano da semplici calcoli matematici?

Mettiamoci il naso. 

Ecco i risultati dei lavori del Consiglio europeo, presi alla fonte : Consiglio europeo straordinario, 17-21 luglio 2020 


Vediamo in cosa consiste, questa solidarietà, numeri e fatti alla mano.

Vabbè, sembra un po’ nebuloso, ma dalle dichiarazioni di Conte e dalla stampa internazionale sembra pacifico che ci saranno, ragionevolmente, se tutto va bene, per l’Italia:


i famosi 209 miliardi

che si dividono, però, in “prestiti” (circa 127) e “sovvenzioni” (circa 82).

Quando arrivano? 

Con calma, saranno spalmati in quattro anni: a partire dal 2021 e fino al 2025.


Cosa sono i “prestiti” e cosa le “sovvenzioni”? Vediamo.


I Prestiti.


A partire dal 2021, l’Unione europea “aiuterà” l’Italia a trovare prestiti sui mercati finanziari. 


Lascia perdere i nomi, le forme, i tecnicismi. Guarda la sostanza: l’Europa chiederà soldi agli speculatori internazionali e li girerà all’Italia che – naturalmente – li dovrà restituire. 


Quale è il vantaggio ?

I prestiti in tutto ammonteranno a circa 127 miliardi  in quattro anni, quindi avremo a disposizione, grazie all’Ue, un po’ meno di 32 miliardi all’anno di liquidità.

(Per farti un’idea, considera che da anni chiediamo ed otteniamo dai mercati circa 3-400 miliardi all’anno).

L’Europa, però, ragionevolmente, pagherà meno dell’Italia (ricordi lo Spread, il cattivo?), quindi l’Italia risparmierà sugli interessi.


Quanto?


Ipotizzando uno spread Italia/media Ue di circa 110 punti (ora Italia/Germania è a 150), diciamo che potremmo risparmiare l’ 1.1% all’anno

l’1,1% di 32 miliardi si traduce in un risparmio netto di… wow: 352 milioni all’anno. 

Milioni, capisci? Per darti un’idea: in rapporto al PIL Italiano, che vale 1600-1700 miliardi all’anno, parliamo di un risparmio dello 0,0002 % del PIL.

Attenzione, c’è un vantaggio aggiuntivo: richiesti dall’Ue, quei soldi arrivano di sicuro. Magari l’Italia, lasciata da sola, potrebbe rischiare di non ottenere… 

Allora, per farsi un’idea di quanto è importante questa cosa, possiamo considerare un FATTO RECENTE: nell’emissione del BTP a 10 anni di giugno, cioè del mese scorso, sono arrivate tante di quelle offerte da parte degli speculatori che il Tesoro ha preferito dire : basta!  E ha mandato indietro offerte per oltre 100 miliardi di euro.

Ripeto: a giugno di quest’anno, il Governo italiano ha mandato indietro 100 miliardi di euro che, se accettati, sarebbero già dal mese scorso nelle casse dello Stato.

Ma… non eravamo alla disperata ricerca di fondi?

Non c’erano delle urgenze?

Tranquilli: ci godremo la solidarietà europea. Con calma: fra il 2021, e il 2025.

Ora, le Sovvenzioni.

Oh! soldi gratis, stai immaginando?

No: una banale partita di giro.

L’Italia contribuisce, con soldi tolti dalle tasche dei cittadini, al bilancio europeo. Il bilancio europeo distribuisce ai paesi “bisognosi” le “sovvenzioni”: cioè soldi che i paesi potranno spendere…liberamente? No, attenzione, potranno spendere SOLO per determinate voci di spesa, occhiutamente controllate da Bruxelles (leggi: commissariamento; se ti piace di più: condizionalità; alla faccia di chi diceva: “niente condizioni!”).

Però c’è una novità, importante. 

Pare, si dice, non posso giurarci ma questo è quello che ho capito; sembrerebbe che a partire dal prossimo anno l’Italia smetterà di essere un contributore netto (abbiamo versato all’Ue sempre di più di quello che abbiamo preso) e diventerà un beneficiario netto.

Ed ecco che le sovvenzioni cominciano ad assomigliare davvero a “soldi gratis”.

Quanti?

82 miliardi in quattro anni entreranno come sovvenzioni; 60 in 4 anni usciranno come contributi; al netto, dunque, riceveremo circa 5.5 miliardi all’anno.

Facciamo, ora, il totale dei benefici concreti

Questo è, in nuce, il senso e la dimensione della solidarietà dell’Europa, tutta “rivoluzionata”:

352 milioni di risparmi sui prestiti;
5,5 miliardi dalle sovvenzioni;

Totale : 5 miliardi e 852 milioni di “solidarietà europea”

e siamo allo 0,0036% del PIL…

… che, nel frattempo, già da quest’anno, è previsto scendere del 10-13%.

FATTI

NUMERI

P.S.: sì ma, l’alternativa? 

Ma il Piano di salvezza nazionale, no?  Soldi nostri, senza chiedere niente a nessuno. Soldi disponibili ora (anzi: da ieri). Migliaia di miliardi che gli italiani stanno prestando, inconsapevolmente, alla finanza speculativa mondiale.

Ricchezza tanto enorme quanto a rischio.

Che il Governo, ignora.

Che il Parlamento, ignora.

Che il Presidente della repubblica, ignora.

Che la stampa e le televisioni, ignorano.

Memento: “ignorare” vuol dire: “io so, ma faccio lo gnorri, cioè scelgo di ignorare l’informazione.

Per i dettagli del Piano, se ancora non lo conosci, guarda qui:

https://pianodisalvezzanazionale.it/

Ce ne sono talmente tanti, di soldi italiani, che, dopo aver risolto TUTTI i nostri problemi economici con appena il 15-20% del totale, potremmo decidere di “sovvenzionare”, gratis, ma davvero gratis, la ripresa della Grecia e di quanti altri dovessero avere bisogno.

Il mondo aspetta il nostro risveglio.

Spicciamoci, per favore.

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3 Commenti

  1. Difficile invece quantificare l’effetto di queste misure sulla “credibilità” del sistema economico italiano.
    Vedremo quanti investitori (privati e istituzionali) sceglieranno il nostro paese alla luce di questa innegabile prova di coesione europea.
    Se poi vogliamo stampare mini-bot . . .

  2. Che dire? Da non credere! Licenziamo chi non ha a cuore gli interessi degli italiani, ché di economisti e persone degne a sostituirli, come Guido Grossi, ce ne sono ormai tante…

  3. Congratulazioni sincere per l’esposizione limpida e lineare della situazione ed ancora di piu’ per le risposte realistiche e direi geniali. Grazie bisogna diffondere vere informazioni. Basta fregnacce

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  1. L'ora più buia - Attivismo.info

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