A nome di tutti i membri del Partito dei Comunisti USA Communist Party of the United States of America, abbreviato in CPUSA
desideriamo esprimere la nostra ferma opposizione all’aggressione imperialista e all’avanzata militare dei paesi NATO contro la Russia, Ucraina e tutti i CSI (Comunità di Stati Indipendenti) e paesi post-sovietici.
Dal 1991 la politica dell’Occidente è stata quella di integrare gli stati post-sovietici nella NATO, un’alleanza terroristica e oggi più che mai inutile la cui intera esistenza è quella di fare guerra ai lavoratori dell’emisfero settentrionale e non solo. L’obiettivo degli Stati Uniti e dei loro alleati europei è quello di togliere l’Ucraina dall’influenza russa e integrarla nell’Occidente. Questo è diventato più chiaro nel primo vertice di Bucarest nel 2008.
In particolare, nel 2013 le contraddizioni esterne sono emerse quando il presidente Viktor Yanukovych ha respinto un accordo di associazione UE in sospeso, che avrebbe istituito un’associazione politica ed economica tra Ucraina e Unione europea. Questo, ovviamente, era inaccettabile per la capitale occidentale e la NATO. Così scoppia l’Euromaidan, dando il via ad un’ondata di manifestazioni e disordini civili in Ucraina a partire dal 21 novembre 2013 a Maidan Nezalezhnosti (Piazza dell’Indipendenza) a Kiev. In prima linea nelle manifestazioni c’erano i tanti ritratti in bianco e nero di due infami ucraini del passato: Symon Petliura e Stepan Bandera, due noti leader anticomunisti e antisemiti. Migliaia di persone marciarono per le strade adornando la bandiera ucraina, originata dalle braccia del battaglione Bandera, così come la bandiera dell’esercito ucraino che collaborò con gli occupanti, nazisti tedeschi, nel 1941.
In risposta alla glorificazione internazionale di Euromaidan, alla rinascita del nazionalismo ucraino, della russofobia e del fascismo, nel marzo del 2014 si è tenuto un referendum nella Repubblica autonoma di Crimea per aderire pienamente all’Ucraina o per essere annessa alla Russia. Poiché la popolazione della Crimea, in maggioranza di etnia russa, con il voto ha scelto e vinto di unirsi alla Russia. Questa è stata l’essenza della cosiddetta invasione russa della Crimea, di cui molti ignorano palesemente l’autodeterminazione dei Crimei. Indipendentemente dal voto, l’Occidente e i paesi allineati alla NATO hanno accusato la Russia di aver invaso il territorio della Crimea, dando un pretesto per un’ulteriore guerra ibrida.
L’11 maggio 2014 a Donetsk si è tenuto un referendum nella città orientale con un 75% di voti a favore dell’indipendenza da Kiev, così è stata dichiarata l’indipendenza della Repubblica Popolare di Donec’k. La città di Lugansk presto seguì l’esempio, dichiarandosi uno Stato sovrano. Nonostante i media imperialisti sostengano che si tratta di un ulteriore atto di invasione russa, la gente di questa regione nota come Donbass ha agito indipendentemente, affermando che saranno autonomi fino alle dimissioni del governo fascista di Kiev. Il presidente della Russia Putin ha rifiutato l’annessione del Donbass. Kiev ha comunque fatto guerra al Donbass, uccidendo centinaia di migliaia di uomini ucraini, combattendo i propri compatrioti per l’avidità degli oligarchi della regione. Sotto l’Unione Sovietica, ucraini e russi coesistevano in tutte le repubbliche come popolo sovietico, in gran parte senza i conflitti etnici che vediamo oggi nella regione. Oggi vediamo le conseguenze fatali del capitalismo, sia in Ucraina sia in Russia, esacerbate dalle forze imperialiste in Occidente. Dove l’imperialismo lascia guerra e morte, il socialismo porta cameratismo e pace.
Dobbiamo anche ricordare sempre i nostri 48 compagni assassinati dai manifestanti di estrema destra Euromaidan a Odessa il 2 maggio. I nostri compagni si sono radunati il primo maggio per commemorare la Giornata Internazionale dei Lavoratori e il 2 maggio sono stati massacrati ed uccisi dai neonazisti. Tra i martiri c’è il giovane comunista di 17 anni Vadim Papura, picchiato a morte dalle forze pro-Maidan.
Dietro ogni gruppo neonazista, dietro ogni protesta fascista, per spingere l’Ucraina nelle mani della NATO c’è una ONG ucraina finanziata dall’Occidente. Nel corso dei tragici eventi di Euromaidan c’è l’opera della NED/CIA. Cosa ha fatto questo? Ha decimato le condizioni materiali del popolo ucraino, portando il cestino del pane europeo a diventare il secondo più povero dell’Europa orientale. Ha portato l’esodo di massa fuori dal paese, fuggendo dal peggioramento delle condizioni economiche, povertà e guerra civile, portando gli immigrati ucraini nelle mani dei capitalisti occidentali sfruttatori come manodopera a basso costo. Ha causato la morte precoce di migliaia di giovani ucraini che hanno trovato la morte per mano dei loro stessi compatrioti. I bambini lungo il fronte del campo di battaglia sono cresciuti solo per conoscere guerra e distruzione. Questa è l’opera e l’eredità dell’imperialismo occidentale, questa è la conseguenza delle rivoluzioni colorate finanziate dagli occidentali.
In quanto tale, siamo con veemenza contro l’ulteriore aggressione in Ucraina, creata non dalla Russia, ma dagli imperialisti USA-UE e da finanziatori ucraini. Come comunisti, cerchiamo la riunificazione di tutti i popoli operai, per ricordare che la classe operaia ucraina ha gli stessi interessi della classe operaia russa e della classe operaia americana. Come lavoratori e poveri del mondo, non possiamo stare a guardare mentre la classe dirigente ci manda a morire per la loro avidità. La NATO deve essere abolita come istituzione, perchè è un ostacolo per la pace e la prosperità della classe operaia.
No all’aggressione USA-UE e NATO!
No all’adesione dell’Ucraina alla NATO!
USA-CIA fuori dall’Ucraina!
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