di Fabrizio Maffioletti
A Torino si è costituito un comitato di cittadini, sostenuto dal sindacato di base ASIA-USB (Associazione Inquilini Abitanti).
La raccolta firme è avvenuta in una piazza e un quartiere oggettivamente sporco, pieno di cartacce, sacchetti, l’ingresso delle Poste in piazza Montale è pieno di foglie secche. Testimonianza dello stato di abbandono in cui il Comune, nonostante gli annunci, lascia un quartiere periferico. E’ di tutta evidenza che l’Assessora Salerno (PD) dovrebbe andare a farsi un bel giro per vedere di persona e far sì che le periferie non siano discariche di plastica e cartacce a cielo aperto.
Abbiamo interpellato i cittadini presenti all’incontro, dalle cifre che ci hanno fornito appare chiarissimo che le bollette sono triplicate rispetto agli anni precedenti.
Lo sconcerto, la rabbia, il senso d’ingiustizia espresso dei partecipanti sono stati inequivocabili.
Diverse azioni sono state fatte in passato dal comitato dei cittadini colpiti dal problema: davanti agli uffici del Comune, davanti ad Iren. I promotori della protesta lamentano di essere essere stati esclusi dai tavoli di confronto.
Il teleriscaldamento non è rientrato nelle politiche di calmierazione dei prezzi attuate dal Governo Draghi. ARERA, l’Autorità di regolazione, secondo il comitato cittadino, non ha tenuto conto del teleriscaldamento: le tariffe sarebbero quindi affidate, senza controllo, alle aziende fornitrici del servizio, Iren S.p.A. in testa.
E’ un problema che investe non solo Torino, che tuttavia è la Città Metropolitana più teleriscaldata d’Italia, ma anche altre città italiane.
Iren ha dichiarato che la sua spesa per il gas reperito sui mercati è notevolmente aumentata: il prezzo del gas è cominciato a rincarare a partire da settembre 2021, in tempi ben lontani, quindi, dalla guerra in Ucraina.
I manifestanti tuttavia dichiarano che l’acqua calda immessa nella rete del teleriscaldamento deriva sostanzialmente dal vapore ad alta temperatura generato delle centrali a cogenerazione. E’ quindi materiale di scarto (“cascame termico”), che andrebbe raffreddato e smaltito. Che se non fosse stato messo a valore nel teleriscaldamento, rappresenterebbe un costo per l’azienda.
le rivendicazioni:
– calmierazione delle bollette attraverso la tassazione degli extraprofitti delle società di distribuzione dei servizi di energia
– una regolamentazione della tariffa da parte di ARERA
– ripubblicizzazione dei servizi energetici, ovvero i distributori devono essere pubblici e non privati
– l’istituzione di un bonus reale e concreto (per ora Iren ha istituito un bonus deciso dal suo Consiglio di Amministrazione) che sopperisca anche ai rincari del passato
– moratoria sui debiti pregressi per tutte le bollette, non solo quelle del teleriscaldamento
E’ stata annunciata una manifestazione per il 30 settembre in luogo da destinarsi.
Le dichiarazioni degli esponenti del comitato teleriscaldati:
Tratto da: https://www.pressenza.com/it/2022/08/teleriscaldamento-bollette-triplicate-i-cittadini-torinesi-si-autosospendono-dal-pagamento-delle-bollette/
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