Il candidato parlamentare e senatore

Le emozioni per un voto. Criteri per la mia scelta

Kazimir Malevich, Contadini, 1928

di Maurizio Torti

Il carosello delle elezioni Politiche 2022 gira a tutte le ore e su tutti i canali televisivi, nella rete, nei social dando vita ad un loop interminabile e così sarà fino al 25 settembre, giorno in cui i cittadini italiani, ordinatamente e in rispettoso silenzio, apporranno sulla scheda la croce sul simbolo di un partito. Sarà una scelta difficile? Quanti sono gli indecisi? Cosa dovrà accadere per convincere chi da tempo non si reca più nei seggi per votare?

Magritte – particolare

Lo spettacolo del carosello non offre molto, con gli anni anche il mainstream ha scelto formule diverse, non c’è più la politica, non c’è un confronto a due, tre o a quattro, oggi tutto è concentrato nell’arte della comunicazione digitale e questo genera solo il loop.

Di idee e programmi sembra che tutti, incluso gli stessi leader dei partiti ne stanno alla larga, sono tutti sovrapponibili ed enunciati con frasi molto brevi, parole intrise di progetti spesso vuoti o assolutamente lontani dal contesto politico. In questo momento contano gli accordi, dato che la fase del posizionamento nelle liste è concluso. Le liste, la base di partenza per lo scranno, se non c’è il tuo nome non c’è partita se sei tra i primi due o tre allora le probabilità di riuscire a strappare uno scranno è alta. Calcoli e formule, agitandosi tra criteri di una legge elettorale che pochi sanno leggere ed interpretare alla perfezione e questo è un punto di forza del vecchio sistema della politica italiana.

L’articolazione della comunicazione è ridotta al minimo, da un lato il vecchio e dall’altro il nuovo, le forze del dissenso.

Errori e contraddizioni distinguono queste elezioni ma c’è un punto in cui tutte le forze e tutti i nomi presenti nelle liste convergono, hanno tutti una smisurata consapevolezza nella possibilità, una volta sullo scranno, di migliorare l’economia, la politica estera, l’istruzione e la salute dei cittadini italiani.

Da oltre 45 anni questa formula si ripresenta ad ogni legislatura ma tutto è andato sempre peggio, l’economia, gli esteri, la scuola e la sanità per non citare lavoro, salario e casa. Quindi c’è una sola deduzione da fare, questa formula non può essere più perseguibile, è da anni un completo fallimento.

Evitando ogni legittimo commento rivolto a partiti e politici definiti la vecchia politica ma di nuovo cosa c’è? Ci sono i programmi, nuovi simboli e forse poche centinaia di persone alla loro vera prima elezione. È evidente a tutti, si diceva una volta, la rete non dimentica e il primo passo falso, le forze del dissenso non hanno dato alcuna considerazione alle migliaia di cittadini che esigevano unità, unità. Questo è stato l’errore più grave, non reagire a una richiesta proveniente da una massa consistente di cittadini, in quel momento disponibile al massimo sostegno. Attenzione sono contesti politici non facilmente ripetibili. È l’andamento, storico e fisico di tutti i movimenti del dissenso, si leggono facilmente, si parte dalla base, cresce, aumenta sempre di più, tocca l’apice e poi lentamente scende, potrebbe stabilizzarsi ma piano piano può scendere nuovamente fino alla base.

Il tempo è volato via veloce e la storia resta l’unico testimone di un altro errore, non aver riconosciuto il fallimento di questa formula e di accettare di aderirvi privandosi del consenso dei cittadini come si è ripetuto per 45 anni.

La questione è abbastanza semplice, non esiste una sola formula per governare il Paese, dallo scranno alla società ma c’è un’altra formula, mai praticata negli ultimi 45 anni, il governo del Paese dai cittadini allo scranno. Ecco cosa sembra non essere stato compreso da chi persiste di partecipare a eventi elettorali nel contesto politico e socio-economico italiano.

L’augurio per il raggiungimento dei massimi obiettivi lo rivolgo a tutti, non ho consigli e suggerimenti sulla scelta del simbolo e del candidato ma ho semplicemente immaginato quali sensazioni, emozioni dal mio candidato parlamentare e senatore per sono disposto a votarlo. Non sono regole per cui misurare l’aderenza, sono principi da esprimere e gli strumenti per farlo possono essere scelti in piena libertà. Sono scelte materiali, parole di pace e filosofia della vita da trasmettere a i cittadini tutti, votanti e non votanti.

Parlamentare e Senatore

Il mio candidato parlamentare e senatore quale programma deve promuovere?

1) Liberarmi dalla schiavitù del lavoro per avere più tempo per vivere

2 Opporsi con forza alla globalizzazione e al Dio mercato

3) Non anteporre nessun tipo di bene al valore primario come la vita

4) Rifiutare la guerra, qualsiasi tipo di guerra come risoluzione dei conflitti

5) Promuovere meno povertà e investire in risorse umane

6) Difendere i mari, i grandi fiumi di tutto il mondo

7) Rinunciare al bisogno di un palazzo, di un tappeto rosso e di molte persone dietro che dicono “si, signore”

8) Non imporre a nessuno il punto di vista e rispettare la libertà delle persone

9) Tenersi 3000 euro lordi come stipendio e il restante da donare in beneficenza

10) Restare un dipendente pubblico con una semplice funzione, servire e rappresentare

11) Non abbassare le braccia e non rassegnarsi mai e lottare per la vita

12) Non pensare e agire come individuo o come Stato ma come essere umano

13) Solidale con la condizione umana

14) Combattere per il bene comune e il progresso

Sono troppo esigente?

Per le 14 caratteristiche, l’ordine è casuale ma per il mio voto sono vincolanti

Print Friendly, PDF & Email

Abbonati alla rivista

Sovranità Popolare è un mensile, 32 pagine di articoli, foto, ricerche, analisi e idee. Puoi riceverlo comodamente a casa o dove preferisci. E' semplice, iscriviti qui.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*