Anatomia del “titolato”

Colui che crede essere l'unico a potersi esprimere in fatto di arte e cultura

Il giardino di Narni; Penna , pastello e acquerello; 30 x 23 - Alberto Melari
di Alberto Melari

“La bellezza salverà il mondo” qualcuno ha detto.

Il concetto è elegante. Peccato che non sia vero.
Purtroppo la bellezza non salva il mondo. Perché quando il mondo è in pericolo, quello stato di allerta che deriva dalla coscienza del pericolo stesso non permette al mondo di accorgersi della bellezza, anche quando c’è.
Fame, guerra, devastazione, ma anche semplicemente una vita non soddisfacente, con risorse scarse, con poche prospettive future sono tutti elementi che distolgono terribilmente dalle cose belle. E tutto ciò che è bello inevitabilmente sfugge, perde valore, viene trascurato, dimenticato. A volte per questo si perde.
La bellezza ha un significato solo quando il cielo è azzurro e non ci sono nubi. Nel presente. Nel futuro.
È lì, in quella serenità di vita, che agisce potentemente perché contribuisce a stabilizzare la condizione di pace degli individui, e quindi li mette a riparo da loro stessi, scongiurando quelle azioni che farebbero riprecipitare il mondo nel male.
Quindi la bellezza è un valore. Un valore enorme. In questo io personalmente ho fede. In questo mi adopero quasi quotidianamente. Promuovere la bellezza è il mio contributo a fare del pianeta un mondo migliore. Altri lo fanno in altro modo. Nessun modo è sbagliato o migliore di altro.
La bellezza la si trova in due elementi. Nella natura. Nell’arte. Questo ho imparato in tanti anni di studio. E per questo che nella vita svolgo due attività, entrambe volte ad avvicinare le persone alla bellezza.
Promuovere la scoperta della natura e dei luoghi selvaggi (www.life-outdoors.org) e farlo tutti insieme diventa anche la scoperta delle persone, che in quell’ambiente ritrovano se stesse e la parte migliore di sé.
Produrre opere d’arte e promuovere l’arte è però la missione di vita principale. È anche la più difficile.
La grande difficoltà sta nel fatto che decenni di storia moderna hanno spinto l’arte verso la soggettività. Un’operazione che non necessariamente può essere priva di risultati. Nel ‘900 abbiamo avuto grandi artisti che, nell’espressione personale, hanno lasciato opere di bellezza superiore. Ma il continuo perseguire, nell’arte, l’espressione propria di ogni individuo-artista ha portato allo sviluppo di tante concezioni artistiche quante sono le persone che all’arte si dedicano, frantumando di fatto il concetto di arte come bellezza oggettiva e dissolvendo, in questo modo, anche tutti i benefici che l’arte può dare agli individui, alle società, al mondo degli uomini.
Il perseguire l’obbiettivo di un’arte oggettiva basata sul principio di “forma”, partendo da tutto quello che la storia ci ha regalato di grandioso e mirabile, è il mio intento primario come artista e come divulgatore.
Da qui nascono le mie opere. Da qui nasce il mio progetto “Arte per Artisti … e non solo.”
In questa pagina avrei potuto parlare di me come fanno tutti, snocciolando un elenco di cose fatte (esposizioni, eventi, presenze varie).
Credo di aver detto molto di più esprimendo il mio pensiero.

Alberto Melari

 

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