Nuova fase del conflitto: verifica dei danni e riduzione degli effetti negativi

L’Europa resta potenzialmente una preda

Nord Stream sabotaggio

di Maurizio Torti

Durante l’incontro all’Eliseo tra Macron e Scholz, entrambi hanno chiesto a Zelensky di negoziare come riportato dal Wall Street Journal e secondo il Newsweek, Biden avrebbe avanzato proposte di pace, smentite da fonti ufficiali della Casa Bianca. Cosa è successo tra gli alleati?

Dalla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, tutto sommato le conclusioni erano positive ma nei corridoi e nelle salette private la situazione è caratterizzata da un fortissimo pessimismo dovuto alle conseguenze dei risultati al fronte: “L’Ucraina non può riconquistare i territori”, sono le parole di Stephen M. Walt, professore di geopolitica ad Harvard, presente alla conferenza. L’obiettivo non può essere la vittoria ma solo le trattative quanto più favorevoli possibili all’Ucraina. Tutti concordano sull’esito della guerra ma il problema da risolvere è come farla finire. I leader europei vogliono negoziare al più presto possibile, i guerrafondai sperano in un colpo di cosa, ottenere un successo sul fronte all’ultimo minuto. È pura illusione, la propaganda inconsapevolmente si è trasformata in satira, e il continuo invio di nuove armi non risolverà nulla, la situazione al fronte non cambierà. La difesa ucraina non regge più. Ora Washington, Londra, Parigi e Berlino devono definire i nuovi obiettivi, l’idea della Federazione della Russia ha fallito e oggi non esiste più, come l’ordine mondiale che perseguiva lo stesso obiettivo.

Come presentare al mondo la sconfitta dell’Ucraina? Per i leader europei non sarà affatto facile, perchè la prima sconfitta è dell’informazione, non è più sufficiente pagare editori e giornalisti che continueranno a decantare l’eroismo degli ucraini, poi il vuoto e lentamente, con un’abile lavoro da Oscar cinematografico, inizia la nuova sceneggiatura: “Sole rosso” ma una versione moderna.

Gli Stati Uniti non hanno sparato ad un pallone di plastica spendendo centinaia di migliaia di dollari per nulla e il viaggio di Nency Pelosy non era un capriccio. Taiwan è pronta ad essere presentata come il baluardo della libertà minacciata dal totalitarismo della Cina. TV, giornali, giornalisti, Facebook, google, Youtube la macchina della propaganda è pronta. Il nuovo inganno per l’Occidente è pronto.

La tempistica ancora una volta gioca un ruolo primario, gli Stati Uniti ne sono consapevoli, certi errori non possono essere commessi e prima di concentrarsi contro la Cina è importante valutare le conseguenze, dopo aver distrutto una nazione come l’Iraq e poi ancora l’aggressione e invasione dell’Afghanistan. Tutto questo non può non avere delle conseguenze. Iraq, Afghanistan ed altri crimini degli Usa portano a gravi conseguenze, basta osservare il sud del mondo, Asia, Medio Oriente, Africa e gran parte dell’America Latina. Gli Stati Uniti e l’Europa sono isolati, non è la Russia ad esserlo, in questo Biden ha commesso un grave errore, perché l’isolamento resterà.

Un altro enorme problema per gli USA è la questione legata al dollaro, un pilastro del potere degli Stati Uniti che sta per morire definitivamente. Il dollaro è stata una moneta forte, perché correva parallelamente alle razzie geopolitiche dei marines in giro per il mondo e non come arma finanziaria. Molti economisti ed analisti convergono e condividono un punto centrale, – il congelamento illegale delle riserve valutarie della Russia è forse, in questo conflitto, uno dei più grandi errori commessi dagli Stati Uniti. Questa decisione metterà fine al dollaro come valuta di riserva per eccellenza. Le posizioni assunte nel conflitto dai Paesi del sud del mondo non sono l’unica e importante conseguenza, perché ci sarà un’altra valuta a competere contro il dollaro. Non è una news ma in questo contesto e l’evidente precarietà del dollaro, la Cina e la Russia insieme, ci possono riuscire.

Il debito pubblico degli Stati Uniti è di 30trilioni di dollari, (il 120% del prodotto interno lordo). Il dollaro è una valuta fiat basata sul debito. La Cina, che è stata per lungo tempo il primo banchiere degli Stati Uniti, riduce, gradualmente, le obbligazioni che detiene del Tesoro americano.  Allo stesso tempo, l’economia russa, che la guerra in Ucraina e le sanzioni avrebbero dovuto distruggere, ha ritrovato uno stato di salute che fino a pochi mesi fa nessuno esperto di economia immaginava, (previsioni del Fondo Monetario Internazionale)

E quale sarà il futuro dell’Europa?

Il futuro dell’Europa non è un affare degli Stati Uniti ma per i leader europei la situazione è completamente diversa. La storia ci ha insegnato che l’impero americano, successore dell’impero britannico, entrambi imperi avevano la loro forza nelle flotte navali e imponevano il loro potere controllando i mari, il commercio e il capitale. Era uno schema perfetto e nessuno immaginava al terzo incomodo. La Germania fortemente legata economicamente alla Russia, era sicuramente l’aspetto più temuto dai britannici. La storia ci racconta sempre la verità e tra le righe c’è scritto il futuro. Questa verità è nel sabotaggio del gasdotto Nord Stream, sponsorizzato da Washington, come racconta il giornalista Seymour Hersh.

Nel 2020, la Germania dipendeva dalla Russia per oltre il 60% per le sue forniture di gas. Gli Stati Uniti non potevano permettere che la loro presenza in Europa fosse oggetto di un ricatto economico. Il Nord Stream è stato quindi distrutto. Questa distruzione avrà un forte impatto sull’economia tedesca e, di conseguenza, su quella europea. Gli effetti non sono immediati e ricadranno prevalentemente sull’approvvigionamento della materia prima. La Germania ora si rifornisce di gas di scisto americano, un gas molto costoso rispetto ai prezzi offerti dal gas russo. Quando il suo prezzo si rifletterà pienamente sui costi di produzione, l’economia tedesca entrerà in recessione, creando grossi rischi per l’economia europea. Gli Stati Uniti non hanno esitato a sacrificare l’economia del prezioso alleato europeo in nome della sua sicurezza: una visione molto ristretta della politica estera americana ma che nella storia ha diversi precedenti molto simili.

L’unità europea e della Nato non potrà ancora opporre resistenza alla crescente maturità dell’opinione pubblica che è contraria alla guerra, all’invio di armi e riconosce la Nato come una organizzazione militare offensiva. Le conseguenze del conflitto in Ucraina porteranno alla disunione e a giuste rivolte in Europa e non solo e questo sta già accadendo, inoltre nel 2024 ci saranno le elezioni del nuovo presidente USA. Tutti i candidati repubblicani sono sempre più critici rispetto al coinvolgimento degli USA nel conflitto ucraino come riportato dal New York Times.

Cosa accadrà in Europa e negli Stati Uniti a seguito del fallimento di questa guerra? I disaccordi sono evidenti anche tra gli stati maggiori degli eserciti dei Paesi europei, Francia, Italia e la stessa Germania e questa è una anomalia, i vertici militari non sono ascoltati dalla politica.

La nuova crisi economica dell’Europa è iniziata e cosa accadrà all’euro?

Come possiamo non essere profondamente preoccupati di fronte a questo scenario e osservando le reazioni dei neoconservatori, responsabili di questa guerra, guerrafondai rintanati nella Casa Bianca e ora sono saldamente stabili al potere. Di fronte alla sconfitta, potrebbe esserci la tentazione di un’escalation del conflitto che potrebbe portare a una terza guerra mondiale, una guerra nucleare. Se mai accadrà sarà solo per un errore umano o un guasto tecnico, i neocon sono si guerrafondai ma non sono stupidi. Accetteranno la loro sconfitta? NO. La pace tornerà solo quando lasceranno o verranno cacciati dai corridoi del potere.

Il sogno americano è finito, forse non c’è mai stato, la realtà in quel paese è totalmente diversa. Le infrastrutture crollano, oltre 1000 incidenti ferroviari in un anno e la soluzione applicata nell’incidente dell’Ohio è decisamente pura follia, dare fuoco ai gas tossici senza valutare le ripercussioni sulla popolazione locale. Detroit, ha perso il 40% dei suoi abitanti in 20 anni. Più di 100.000 americani muoiono ogni anno per overdose di droga. Un terzo della popolazione è quasi analfabeta. La popolazione carceraria è la più numerosa al mondo in termini assoluti e relativi.

Alfred McCoy cit: “Mentre nella loro fase ascendente gli imperi usano le loro forze armate con saggezza e razionalità nella conquista e nel controllo di nuovi territori, nel loro declino, disperdono le loro forze in azioni mal concepite e mal preparate nella speranza di riconquistare la gloria passata”.

E l’Ucraina è già dimenticata?

Il suo destino sarà deciso da Mosca, non da Washington, che ha interrotto i negoziati di pace del marzo 2022. Le parole di Putin: “Questa Ucraina è una minaccia, non solo per i nostri interessi, ma anche per l’esistenza stessa del nostro Stato e della sua sovranità“. In sintesi, l’oligarchia che governa l’Ucraina, dopo aver preso illegalmente il potere nel febbraio 2014, deve dimettersi. L’Ucraina sarà neutrale e parte della sfera di influenza della Russia, non più quella che è stata dal 2014, de facto membro della NATO. Per quanto riguarda il Donbass e la Crimea sono membri a pieno titolo della Federazione Russa.

Tutti i leader europei, includendo analisti e militari condividono la necessità di un piano di sicurezza per l’Europa. L’11 dicembre 2021, Vladimir Putin ha presentato un piano per la sicurezza per l’Europa. Washington non ha dato seguito. In passato, Macron si è dichiarato favorevole a una soluzione di questo tipo, e se la sua soluzione differisce da quella del leader russo, è la prova di una visione comune su questo argomento. È in questa direzione che dobbiamo muoverci per garantire la pace in Europa.

Fonti

CF2 Istituto per la ricerca francese

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