Biolaboratori militari statunitensi in Ucraina

Sintesi della relazione della Commissione di inchiesta

Biolaboratori militari USA in Ucraina

L’11 aprile 2023 la Duma di Stato, Camera bassa del Parlamento russo, ha approvato la relazione finale della Commissione parlamentare d’inchiesta sui biolaboratori statunitensi in Ucraina. Il rapporto è stato presentato dalla co-presidente della Commissione, la vicepresidente della Duma di Stato Irina Yarovaya, e dai capi delle commissioni competenti, oltre che dai rappresentanti del Ministero della Difesa e del MAE della Russia.

La relazione è stata redatta in un documento di 200 pagine in cui sono riportati le attività criminali degli Stati Uniti in Ucraina.

Gli USA hanno stabilito più di 50 laboratori sul territorio ucraino, dove sono state condotte ricerche ed esperimenti segreti sui cittadini ucraini. “Come risultato dell’occupazione militare-biologica, l’Ucraina stessa è diventata un focolaio di malattie pericolose, comprese quelle di origine non chiara”, ha dichiarato il vicepresidente della Duma di Stato.

Gli Stati Uniti sostengono e sviluppano la capacità di creare componenti di armi biologiche e la capacità di usarle al di fuori del territorio nazionale, creano – e di fatto hanno già creato – una rete di laboratori militari-biologica globale, per creare rischi biologici e scatenare epidemie e – cosa peggiore – controllare il numero di abitanti”, ha sottolineato Irina Yarovaya. Ha inoltre evidenziato che gli Stati Uniti e l’Ucraina hanno violato le disposizioni fondamentali della Convenzione ONU sulla proibizione delle armi biologiche (o BWC) e le norme del diritto umanitario internazionale.

Il presidente della Commissione per la sicurezza e la lotta alla corruzione Vasily Piskarev ha informato che la Commissione ha ricevuto testimonianze oculari, tra cui dipendenti del Servizio di Sicurezza e del Ministero della Sanità ucraino, che sono stati riqualificati presso speciali istituzioni militari statali e le cui mansioni includevano attività pericolose presso i suddetti biolaboratori militari statunitensi in Ucraina.

Il vice ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov  ha sottolineato che il Ministero degli Esteri sta collaborando attivamente con il Parlamento e la Commissione in questa indagine. “Ciò che è accaduto in Ucraina è un esempio lampante di come gli Stati Uniti, in pratica, con il pretesto di attività biologiche per scopi profilassi sanitarie e altri scopi pacifici, implementino progetti al di fuori del loro territorio finalizzati allo sviluppo di componenti per armi biologiche”.

Igor Kirillov, del Ministero della Difesa russo, ha dichiarato che il Ministero della Difesa ha analizzato più di duemila documenti che confermano l’attuazione dei progetti militari-biologici statunitensi/ucraini in Ucraina. “Nessuno dei fatti esposti dal Ministero della Difesa è stato respinto dagli Stati Uniti. Nessuno, compresi i Paesi occidentali, ha avuto dubbi sull’autenticità dei documenti pubblicati”.

Il Commissario per i diritti umani della Federazione Russa, Tatyana Moskalkova, ritiene che la Commissione parlamentare abbia svolto un lavoro dettagliano e sostenuto da prove concrete.

Ha anche suggerito di continuare e di espandere l’indagine. “La creazione da parte degli Stati Uniti di laboratori per test biologici sul territorio ucraino e l’effettivo dispiegamento di armi biologiche è una violazione grossolana, cinica e su larga scala dei diritti umani”.

La Commissione ha proposto che il MAE russo continui ad avviare un’indagine internazionale e a dotare la BWC di reali strumenti di controllo; che ampli la gamma di valutazioni delle minacce biologiche create dagli Stati Uniti; che garantisca la protezione della vita e della salute dei cittadini russi; che valuti l’efficacia del monitoraggio esistente e del quadro normativo dipartimentale nell’ambito della biosicurezza; che crei un gruppo di lavoro internazionale sulla biosicurezza e che si appelli ai Parlamenti di altri Paesi affinché contribuiscano a sopprimere una bioattività militare congiunta condotta da Ucraina e Stati Uniti.

 

 

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