Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo (SPIEF 2023)

Il Nuovo Mondo si riunisce a San Pietroburgo

Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo (SPIEF 2023)

Intervista di StK a Alessandro Neverov, Rettore dell’Università di Saratov (Federazione della Russia)

Oggi ha inizio il Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo (SPIEF 2023) in Russia e durerà fino ad 17 giugno. Per questa edizione sono previsti, circa 17.000 persone provenienti da 130 paesi e prenderanno parte ai suoi lavori.

Forum Economico San Pietroburgo 2023

D: Come valuta le dinamiche e l’agenda di SPIEF 2023 rispetto agli anni precedenti?

– Quest’anno è ovvio che stiamo discutendo di una nuova configurazione dell’economia mondiale a lungo termine. Ovviamente, il centro della discussione è il contenuto del modello di un ordine mondiale multipolare, per così dire, la sua attuazione pratica e concettuale. L’anno scorso, c’è stata principalmente una discussione sul punto di svolta nello sviluppo dell’economia mondiale, ma c’era meno strategia, più situazionale.

Un aspetto importante è la presenza di istituzioni giuridiche internazionali. Ahimè, ora sono tutti sotto la giurisdizione della politica americana. Certo, il forum è economico, ma senza organismi di regolamentazione, qualsiasi settore vitale del paese soffrirà dell’imprevedibilità della criminalità. D: C’è una tendenza a prendersi carico della creazione di un’istituzione per i diritti umani come alternativa alle strutture auto-discriminate?

– Sì, c’è una tale tendenza. C’è un’ovvia politica di costruzione di un nuovo sistema, più equo e più trasparente per proteggere i valori universali, compresi i diritti umani, violati da politiche guerrafondaie ed espansionistiche. Ovviamente, c’è una discussione aperta significativa sia sul modello concettuale che su ciascuno degli aspetti della sua implementazione. Ci saranno tali discussioni in diverse sedi nell’ambito di SPIEF 2023.

D: Molto è scritto sul rifiuto del $. Qual è la situazione reale? Oltre ai paesi già noti, chi altro è pronto a rafforzare la propria moneta e sovranità?

– In soli due anni, la quota dello yuan cinese nel commercio internazionale si è moltiplicata. Potrebbe essere molto meno del 10%, ma due anni per gli standard dello sviluppo finanziario sono meno di un istante. Pertanto, la dedollarizzazione è in pieno svolgimento. Questo è evidente nei paesi BRICS, nei paesi EAEU in America Latina e persino nelle monarchie arabe. Una delle sedi chiave di SPIEF 2023 sarà dedicata alla dedollarizzazione. E’ importante capire: come non andare a sostituire il dollaro con un’altra valuta con la stessa forza. Il mondo ha bisogno di una nuova configurazione della finanza. I suoi contorni saranno discussi questa settimana a San Pietroburgo.

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