Dopo un lungo periodo di buio assoluto, si accendono i riflettori sul progetto “Trimarium”, l’iniziativa dei Tre Mari che coinvolte i Paesi centrali e dell’est bagnati dal mar Baltico, Nero e Adriatico come Austria, Lettonia, Estonia, Lituania, Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Croazia, Bulgaria e Romania.
l Trimarium, è nato nel 2015 e ha l’obiettivo di rafforzare la cooperazione e lo sviluppo economico di questi Paesi. Il conflitto tra Russia e Usa sul territorio ucraino ha messo in luce un nuovo obiettivo: ridurre la propria “dipendenza” energetica dalla Russia.
Il probabile sviluppo, a seguito del conflitto e condizionato dalle esigenze strategiche della NATO, potrebbe consentire di allargare questa alleanza anche agli altri Paesi che ad oggi non hanno ancora aderito al Trimarium.
Tre Mari conosciuto anche come (I3M) è una piattaforma governativa flessibile, informale e mira ad aumentare la convergenza e la coesione, parallelamente alla riduzione del divario di sviluppo economico, tra le diverse regioni e gli Stati membri dell’UE, rafforzando l’interconnettività nella regione nei settori dell’energia, dei trasporti e della tecnologia digitale. I principi di base dell’Iniziativa dei Tre Mari sono di promuovere lo sviluppo economico, rafforzare la coesione europea e i legami transatlantici.
Gli Stati Uniti sono stati fin dall’inizio un forte sostenitore dell’Iniziativa dei Tre Mari.
Il Segretario di Stato americano Antony J. Blinken nelle sue osservazioni sull’Iniziativa dei Tre Mari ha ribadito il forte sostegno degli Stati Uniti agli obiettivi dell’iniziativa in un discorso video durante la prima videoconferenza dei ministri degli Esteri e dei coordinatori nazionali dei 12 Paesi partecipanti sotto la presidenza bulgara nel luglio del 2021.
Plaudiamo al vostro lavoro e siamo ansiosi di lavorare con voi per rafforzare un’Europa integra, libera, prospera e in pace – ha aggiunto il Segretario di Stato americano. Come voi, vogliamo un maggiore sviluppo economico regionale. Il vostro lavoro per costruire migliori infrastrutture nei settori dell’energia, dei trasporti e del digitale è fondamentale per raggiungere questo obiettivo e rafforzerà l’integrazione dell’UE. I vostri sforzi per rafforzare la sicurezza energetica sono fondamentali per la stabilità e il benessere della regione”, ha dichiarato il Segretario di Stato americano Blinken. Continua: “Portare il settore privato al tavolo con i governi è un modo intelligente per realizzare grandi progetti infrastrutturali. Avviando un maggior numero di progetti, potrete dimostrare con maggior forza il valore di questa Iniziativa ai vostri elettori e al mondo intero”.
Questa dichiarazione ha strappato molti applausi da tutti i convenuti ma le parole del segretario USA sono distanti dalla realtà.
Con il sabotaggio del NordStream 1 e il NordStream 2, la cooperazione in merito al trasporto e quindi all’approvvigionamento di fonti energetiche, messe a disposizione dalla Russia a prezzo contenuto e dirette a tutti i paesi aderenti all’iniziativa I Tre Mari, specialmente per l’Europa è stata definitivamente cancellata. Oltre alla distruzione di strutture strategiche, le sanzioni alla Russia hanno, in pratica, escluso un importante concorrente per le aziende USA.
Quanto definito nel 2015 è ridisegnato totalmente a favore degli USA.
L’ingresso degli altri Paesi potrebbe essere sostenuto anche dall’Unione Europea ma bisognerà capire la posizione degli altri Paesi e soprattutto le opportunità future che potrebbe dare all’UE in futuro. I ragionamenti sono in corso e vedremo cosa succederà nei prossimi giorni visto che il conflitto attualmente in corso costringerà Bruxelles a prendere delle decisioni sicuramente importanti per rilanciare l’economia.
Foto 1
(La foto 1 illustra i principali progetti di infrastrutture energetiche, stradali e ferroviarie 5 )
Il contesto
Il legame tra l’iniziativa i Tre Mari e gli interessi dell’Alleanza Atlantica appare sempre più chiaramente. Il tenente generale statunitense Ben Hodges, ex comandante delle forze militari in Europa, ora in pensione, ha dichiarato che il progetto infrastrutturale PESCO riflette anche le priorità dell’iniziativa I Tre Mari, tra cui Rail Baltica e Via Carpatia 25 (cfr. Figura 1). Il generale americano, tuttavia, si è dichiarato contrario all’installazione di una base militare statunitense in Polonia perché rischia di dividere gli alleati della NATO. Il suggerimento del generale americano in pensione non è stato considerato.
Foto 2
Il contesto
Il secondo obiettivo è quello di creare un equilibrio con la Germania, dal momento che i disaccordi si sono accumulati tra i due Stati, Germania e Polonia. L’iniziativa I Tre Mari è, quindi, una piattaforma per la Polonia per promuovere le infrastrutture energetiche e di trasporto nord-sud per ridurre la dipendenza dalla Russia e mantenere il collegamento transatlantico (foto 2). Per la Polonia e i suoi alleati nell’iniziativa I Tre Mari, l’alleanza con gli Stati Uniti è considerata necessaria per contenere la Russia e ampliare il loro spazio di manovra nell’UE.
Gli Stati Uniti stanno reinvestendo nuovamente nell’Europa centrale e orientale nei loro rapporti con l’Eurasia. Il loro obiettivo è provocare la frammentazione geopolitica del continente, rallentare l’emergere del multipolarismo e preservare la loro leadership nel contesto della rivalità tra grandi potenze.
La Russia ha reagito secondo le proprie rappresentazioni geopolitiche. Il continuo allargamento della NATO, il sostegno al cambiamento di regime nei Paesi dell’ex Unione Sovietica, il ritiro degli Stati Uniti dal trattato ABM 41 e la continua installazione di infrastrutture militari come parte del sistema antimissile USA/NATO hanno rafforzato la percezione russa di accerchiamento.
Foto 3
Questa è l’ultima rappresentazione dell’iniziativa I Tre Mari per cui la Germania era rappresentata come: potenza centrale e potenza economica. A seguito del sabotaggio all’infrastruttura strategica del NordStream l’Iniziativa dei Tre Mari, riprende un ruolo centrale, diventa un nuovo progetto al centro delle rivalità geopolitiche europee e globali.
Quali possibili sviluppi per il futuro? Gli scenari non sono semplici da disegnare ma qualche fatto certo è evidente. America dentro, Russia fuori, Germania sotto.
La Germania resta un punto di riferimento per molti paesi dell’est per cui non possono abbandonare completamente tutte le attività commerciali e questo fu dimostrato con la volontà di invitare la Germania all’incontro di Lubiana dei I Tre Mari nel giugno 2019.
In quel momento la presidenza degli USA era guidata dall’ex presidente USA Trump, abbastanza irritato a seguito di quell’invito diretto alla Germania.
Il sabotaggio del NordStream ha riportato definitivamente gli obiettivi USA: America dentro, Russia fuori, Germania sotto.
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