
di La Direzione di Rinascita18 Accademia – Alta Formazione Antroposofica
La grande battaglia che oggi divampa, nello scenario storico contemporaneo, è il risultato del risveglio spirituale della volontà dell’io di emanciparsi dai vincoli che lo assoggettano a forme obsolete di relazione con la realtà, che costituiscono una specie di pioggia di detriti del passato nell’atmosfera spirituale del presente.
Il fatto che l’uomo oggi sia necessariamente esposto a questa invisibile pioggia di detriti, si ripercuote su tutto il suo modo di essere e si traduce in un’ottundimento della coscienza, che produce in lui una specie di compulsione intellettualistica all’intransigenza ideologica e alla ricerca parossistica di effimere certezze. No, oggi l’uomo vuole veramente esercitare ciò che gli è più prezioso, la facoltà di essere libero, risvegliando in sé, a partire da se stesso, l’iniziativa interiore suscitando in sé il risveglio della sua autonomia morale, deve abbandonare ogni certezza.

Deve allontanare da sé la falsa consolazione che deriva dalla ricerca di una edificazione dell’anima fondata su opinioni illusorie. Deve risvegliare, cioè in sé, il coraggio d’immergersi senza pregiudizi nell’abisso della realtà per sperimentare la verità dentro realtà stessa, per sperimentare coscientemente un pensiero che annulla ogni preconcetto, per sperimentare come la realtà pensa se stessa. Deve, cioè, risvegliarsi all’esperienza interiore dello spirito soggettivo per immergersi nello spirito oggettivo, per incontrare lo spirito dentro la realtà e non in vuote astrazioni intellettualistiche. Queste ultime sono schegge morte, che derivano da un passato che nel presente si è svuotato sino a diventare l’illusione di vuote opinioni e di false costruzioni religiose e dottrinarie. Solo questo potrà essere il risultato di una vittoria dell’essere umano e della sua capacità di riconoscersi e di porsi completamente come spirito, in maniera tale che da questa vittoria possa scaturire la pace sulla terra.
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