Il mosaico della sovranità

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Nel corso degli ultimi tempi il bisogno di Sovranità si è espresso prevalentemente nei confronti dell’Euro (contro l’Euro) e nei confronti della permanenza dell’Italia all’interno dell’Unione Europea. Mi sembra una visione limitata. 

È evidente che, visto lo stato di precarietà della nostra nazione, la richiesta secca di prendere posizione su tali temi crea delle condizioni di rischio molto alte, fino a dipingere la scena con fosche tinte di inevitabile tragedia: una spaccatura da guerra civile latente.

“Se usciamo dall’Euro” – si sente dire e si legge qui e là – il nostro debito pubblico, da ripagare in chissà quale futura moneta, aumenterebbe a causa di un concambio molto sfavorevole; la nostra monetina sarebbe sballottolata; perderemmo anche quella minima rappresentanza che in qualche modo stiamo mantenendo nei confronti del Fondo Monetario Internazionale, non potremmo più andare in vacanza all’estero; finiamo nel cono d’ombra della geopolitica, saremmo stritolati dai grandi blocchi già esistenti, etc…” Sono argomentazioni forse improprie ma paralizzanti e non basta ribattere che si torna a “stampare denaro”, che il nostro commercio con l’estero sarebbe agevolato e che aumenterebbe il flusso dei turisti.

La situazione quindi appare in stallo. Già da molto tempo. Lo stallo fa comodo solo ai nostri invasori. E alcune delle menti migliori, in attesa di un miracolo, invece di collaborare, si dividono e si inondano, le une con le altre di parole e scritti.

Io credo che invece di scontrarsi frontalmente su due temi macroscopici, che probabilmente dividono l’Italia al 50%, occorra smontare l’idea generale di Sovranità e analizzarla nelle sue componenti fondamentali, che sono molte di più delle due citate.

È evidente che una nazione sovrana dovrebbe avere ampie facoltà di controllare l’emissione, la svalutazione e il concambio della propria valuta.

È evidente che le norme espresse da molti poteri, privi di mandato popolare, dovrebbero essere concepite, discusse ed entrare in vigore solo nel rispetto degli interessi delle nazioni che hanno aderito all’Unione. È evidente che bisognerebbe cambiare la UE e ridiscutere i Trattati prima di uscirne unilateralmente. Nel frattempo però che si fa rispetto al mosaico di pezzi che compongono la Sovranità?

Elenco alcune sudditanze che andrebbero contrastate e interrotte al più presto:

– le scorribande delle agenzie di rating internazionali che si arrogano la facoltà di stendere pagelle sulla nostra economia e sulle poche aziende strategiche italiane quotate in Borsa. Ma chi mai gliel’ha conferità tale facoltà?

– la nostra appartenenza alla NATO e la nostra auspicabile neutralità. Perchè dobbiamo ospitare testate atomiche nonostante la nostra sottoscrizione degli accordi di non proliferazione? Perchè dobbiamo spendere in armamenti di seconda mano che ci espongono a rappresaglie da parte di Stati che non sono “nostri nemici”, ma nemici di alcuni dei nostri partner NATO? Senza dubbio con alcuni di questi “nemici” ci converrebbe aumentare gli scambi economici piuttosto che digrignare i denti a comando.

– la revisione strutturale del Debito Pubblico. È sempre più palese che siamo in presenza di una truffa. Una truffa politica epocale architettata con il placet di alcuni nostri governanti del passato. Che si chiamino in giudizio coloro i quali hanno sottoscritto tale truffa.

– il rinnovato controllo della finanza attraverso, se non altro, la riacquisizione di Piazza Affari. Il “nostro” centro operativo per le transazioni finanziarie è posseduto (la definiscono “fusione”) dal London Stock Exchange. Che succederà ora che la Gran Bretagna esce dalla UE ?

– il controllo da parte di un’Autorità nazionale vera sul costo degli spazi pubblicitari. La compravendita di spazi pubblicitari non è semplicemente un “negoziato tra privati” come vorrebbero farci credere, è l’elemento strategico fondamentale da cui derivano il 70% delle risorse del sistema mediatico nazionale. Quindi: è la spina dorsale dell’indipendenza degli editori e di chiunque produca comunicazione. Che me ne faccio di una moneta nazionale sovrana se la popolazione, ipnotizzata dalla pubblicità, continua a comprare merci e servizi non italiani, superflui e inquinanti?

– la nazionalizzazione della Cassa Depositi e Prestiti intesa quale centro di investimenti per opere pubbliche. Che sovranità c’è se lo Stato non ha facoltà di decidere di sostenere il mercato interno?

– l’imposizione di imposte adeguate ad ogni soggetto multinazionale che opera in Italia eventualmente mascherato dalle sue sezioni Irlanda o Lussemburgo. Bisognerebbe far pagare le tasse sui fatturati lordi generati in Italia e non sui profitti (autodichiarati) che si ottengono sottraendo ai fatturati costi non verificabili.

– il controllo sull’e-commerce. Qui siamo veramente alla totale rinuncia alla Sovranità. Esistono pochissimi progetti per costruire importanti centrali di e-commerce italiano. Gli italiani stanno aumentando inverosimilmente i loro acquisti in rete, effettuati soprattutto grazie a carte di credito non italiane, in market places non italiani (uno per tutti Amazon), supervisti dal garante planetario PayPal…

– il turismo… l’80% degli accordi sottoscritti in rete per affittare stanze e letti italiani, non solo da turisti stranieri ma anche dagli stessi connazionali, è organizzato e supervisto da società non italiane (Airbnb, Trivago, Booking), soggetti che sottraggono ampie percentuali da ogni transazione, non assicurano neanche il buon fine e pagano tasse irrisorie.

L’elenco dei pezzi del Mosaico della Sovranità sarebbe ancora molto lungo. – l’egemonia di Google che condiziona ormai ogni aspetto della Vita; il comportamento delle linee aeree “false low cost”, l’assenza di grandi società telefoniche italiane (Telecom è in mano francese ormai), il posizionamento in progress dovunque delle grandi catene di supermercati non italiani; il posizionamento nella piccola distribuzione di gruppi etnici extracomunitari fiscalmente agevolati ; il business dei flussi migratori, i vaccini imposti da Big Farma, gli OGM e gli antipesticidi, la ventilata fusione Bayer-Monsanto e i suoi effetti, il CETA; il (quasi) monopolio nella paytv di Sky – Murdoch ; l’invadente presenza di Black Rock , ecc… ne vogliamo parlare ?

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