di Glauco Benigni
Ebbene sì ! Le regole di Pax dell’Impero americano siglate a Yalta e a Bretton Woods sono saltate più volte. Nel 1971, con l’uscita del Dollaro dal Golden Exchange Standard, è crollato tutto l’impianto, figlio della Rivoluzione Francese ed elaborato dalla Massoneria mondiale. Fu in quell’occasione che la volontà di egemonia di una minoranza si manifestò in tutta la sua protervia contro il resto dell’umanità. Il pianeta paga tutt’ora quel progetto diabolico che consente al Dollaro statunitense di considerarsi (al 65%) moneta di riserva planetaria e quindi autorizzato ad essere stampato ad infinito, solo perchè garantito e “coperto” dal bisogno di petrolio degli umani.
Nel 1973 la Guerra del Kippur siglò il II Atto della tragedia. La Nuova Pace venne in qualche modo ridisegnata nel 1989 con la caduta del Muro di Berlino ma nuovamente saltò con lo scoppio di Nasdaq del 1999. Si trasformò in Guerra permanente al “terrorismo” con l’attentato alle Due Torri del 2001 e si conclamò in Nuova Guerra Fredda con lo scoppio della bolla dei Subprime del 2008 e la coda devastante dei derivatives . Dal 6 dicembre del 2012, con l’apertura in Iran del Mercato in cui si compra petrolio ufficialmente “non in dollari” e con il contemporaneo sostegno Russo e Cinese all’Iran in caso di conflitto nel Golfo di Ormuz siamo entrati nell’anticamera del delirio.
Gli scienziati biogenetici promettono cibo per tutti fatto a base di OGM e Cellule staminali. I Cinesi, nel settembre 2011, hanno messo in orbita la propria piattaforma spaziale. La Rivoluzione Digitale consente ad alcuni servizi segreti di spiarci costantemente fin nelle nostre più intime conversazioni e i Big Data che ci riguardano vengono analizzati per conoscere e orientare le scelte della grande anima collettiva. Il Mondo è profondamente cambiato. La nuova scena si chiama genericamente “globalizzazione”.
Nei primi anni di questo secolo, l’1% degli Occidentali, che controllava le risorse del 70% del Resto del Mondo, per continuare a farlo aveva bisogno di una massa sterminata di consumatori. Ma questi consumatori “optimistic” non abitavano l’area Euro-Dollaro. Anzi, i grassi occidentali erano “skeptical” nei confronti del consumo, quindi bisognava cercarli altrove. Dove ? In quei luoghi del Pianeta con i quali si erano avviate trattative e partnership che avevano condotto nel 2001 la Cina ad entrare nella World Trade Organization e che stavano conducendo anche l’Orso Russo nel grande luna park del “free trading”. (Ingresso avvenuto nel 2011-2012)
Bisognava rifare i conti. Riorganizzare il Potere su scala planetaria. Le 13 Famiglie d’Occidente, le brigate Rothschild, il Rockfeller Group, il cartello delle Banche e delle Multinazionali di largo consumo (e tutti i loro maggiordomi) pensarono allora di finanziare in vari modi i Paesi emergenti, e in particolare quelli del Brics, affinchè quei 2-3 miliardi di umani che non avevano avuto ancora accesso al Consumo di massa potessero Comprare, Comprare, Comprare … indebitarsi e Comprare, stabilendo e rafforzando quella sudditanza fondata sul bisogno superfluo dell’umano che vive in condizioni di libera schiavitù, che si muove nella cornice di valori e aspettative proposta dai media mainstream, che accetta più o meno inconsapevolmente una Matrix.
Fumi, bevi alcool, usi molto l’automobile, telefoni molto, ti stravesti, vuoi la seconda casa, le droghe, il sesso e il rock and roll ? Credi nella farmacologia e nella medicina allopatica integralista ? Credi che avrai la pensione e sei pronto a sostenere le guerre facendo finta che sono missioni di pace ? Non hai capito che il “two parties system” è solo un modo furbo per alternare 2 Logge (massoniche o filomassoniche o cattomassoniche o mafiomassoniche) al Governo? Bene! Perfetto ! Sei un mutante socio-genetico ideale. Crederai di poter avere tutto : la Sovranità, la Privacy, la Libertà di pensiero e di espressione, la Giustizia e anche la Dignità. In realtà sarai qualcosa di molto simile a uno schiavo !
Si trattava di fare come in Italia al tempo del Piano Marshall, come in Thailandia e in sud Corea negli anni 80, come in Spagna più recentemente con Aznar and Co. Bastava aprire i rubinetti del gettito finanziario virtuale, offrire prestiti a individui e nazioni, potenziare l’emissione seduttiva e consolatoria dei media, infarcire il tutto con advertising, demonizzare le eventuali opposizioni, congegnare operazioni terroristiche di varia natura. Ma non era proprio così. L’1% detentore del Potere Occidentale, non ostante avesse stabilito solidi rapporti con le diverse oligarchie locali e avesse affiliato o comprato molti leaders, non aveva fatto i conti con le diverse visioni del futuro di alcuni potenti Brahmini : i Cinesi e i Russi soprattutto … per non parlare dell’Islam.
Nel corso della Seconda metà del 1900 in Occidente era successa una cosa imprevista : il liberismo deregolato e integralista per giustificare la propria visione del futuro, orientata dall’individualismo a discapito della difesa del bene comune e delle Istituzioni Pubbliche, aveva lentamente ma inesorabilmente indebolito i Governi a favore dei Mercanti.
All’inizio del nuovo secolo i Brahmini-Politici di ogni nazione del G7 tendevano la mano ai Mercanti per farsi finanziare le campagne elettorali e per farsi costruire piccole-grandi fortune in modo illecito e veloce. E I Mercanti (Finanzieri – Banche – Petrolieri – Multinazionali di largo consumo e Grandi Distributori Organizzati) erogavano denaro ai Politici. Per loro era facile … lo rollavano nelle Borse. Con un click del mouse – espressione di un sì o un no, di un “compro o vendo”- i brokers killers e maggiordomi del Dio Denaro, generavano in breve tempo quantità di valore di scambio pari al Prodotto Interno Lordo di nazioni medie, pari a manovre finanziarie. Era facile. Una parte di quel valore di scambio virtuale finiva nei conti occulti dei Bramini-Politici d’Occidente. Per non parlare dei piccoli Brahmini-Politici delle nazioni africane o asiatiche o sudamericane minori che venivano travolti da tsunami di denaro in arrivo dalla World Bank.
In cambio però i Mercanti chiedevano fondamentalmente 3 cose:
a) sistemi di norme favorevoli rese operative dall’azione congiunta del Fondo Monetario Internazionale e della World Trade Organization;
b) non pagare le tasse, tanto quanto avrebbero dovuto, grazie al complicato mosaico dei Paradisi Fiscali e delle Off-shore.
c) le privatizzazioni. Ovvero la svendita organizzata su larga scala di asset strategici e aziende controllate dagli stati.
L’1% era allegro. Faceva fare i film e le serie tv a Hollywood, a Londra , a Parigi inondava la scena di testimonials ambigui ma seducenti che indicavano lo stile di vita da perseguire, di stars che scoppiavano di eroina e pedofilia con al seguito milioni di fans e talvolta addirittura, in forma di fiction, in preda ad una perversa mania di confessione, faceva rivelare a sceneggiatori disponibili brandelli di verità. “Vi prendiamo per il culo così. Le guerre le facciamo per questi motivi. I servizi segreti dei Nostri governanti fanno questo e quello : le scie chimiche, la guerra batteriologica , il progetto Haarp , il traffico di organi e di rifiuti radioattivi , etc…” Tutto “vero-falso”, tutto “fiction”. Tanto che importanza ha ? Noi abbiamo il timone della Storia e disegnamo la geografia. Voi siete semplicemente, anche se organizzati gerarchicamente, solo “civili di nazioni alleate”, schiavi dei vostri vizi e delle vostre pigrizie.
E giunse il fatidico 2008. I Mercanti e il Governo Bush Jr. e i suoi alleati ne avevano combinate tali e tante che l’Occidente doveva per lo meno tentare un nuovo make up. Tra i molti responsabili si individuarono due grandi Banche d’Affari : Merril Lynch e Lehman Brothers. Probabilmente loro avevano solo in mano il testimone in quel momento e più delle altre Banche d’Affari avevano le mani sporche di marmellata. Forse il Governo Usa volle cogliere l’opportunità per prendere le distanze dalle lobbies filoisraeliane, rappresentata dalla Lehman Brothers, che spingevano per un sostegno, pericoloso e impossibile, ai bellicosi progetti del Governo di Tel Aviv nello scacchiere medio orientale. Sta di fatto che la Lehman Brothers venne sacrificata e colò a picco.
Quale conseguenza si aprì in Occidente un ennesimo fronte di guerra fredda : da una parte una vasta porzione della finanza ebraica, che non gradì e dall’altra parte un vasto mosaico di interessi innervati dal bisogno di ridare credibilità all’Impero Usa e contemporaneamente di rafforzare le alleanze con pezzi di Islam e quant’altri antagonisti del Sionismo. L’effetto congiunto delle rivelazioni sui derivatives e della guerra finanziaria provocò nelle Borse l’evaporazione di trilioni e trilioni di dollari, yen, sterline e altre valute. Il mondo si svegliò in preda al terrore : “Aiuto! I nostri risparmi stanno diventando carta straccia !” E, a quel punto, si capì che l’ipotesi non era da escludere.
I Mercanti internazionali, ispirati dal loro atavico cinismo, ritennero opportuno a quel punto attaccare l’Euro. Secondo la Prima Legge Imperiale “chi prende il piatto ha ragione” questa valuta non era difesa politicamente, né militarmente e quindi si poteva depredare. La parte più debole d’Europa venne messa sotto pressione. La Grecia affondò fragorosamente e i PIGS cominciarono a tremare ( e tremano ancora). Sul fronte della finanza ebraica si registrarono episodi rilevanti : tre grandi alfieri del jewish international power subirono attacchi forsennati.
Il 12 dicembre 2008 venne arrestato Bernard Madoff , ex presidente del Nasdaq, con l’accusa di aver ideato una frode da 50 miliardi di dollari. L’11 dicembre 2010 suo figlio Mark venne trovato morto a Manhattan. Suicidio ? Il 14 maggio 2011 venne arrestato a New York Dominique Strauss-Kahn con l’accusa di tentata violenza sessuale ai danni di una cameriera dell’albergo in cui alloggiava. Quattro giorni dopo rassegnò le sue dimissioni dalla carica di Direttore del Fondo Monetario Internazionale. Il suo progetto di rafforzare la moneta intergovernativa, detta Special Drawing Rights, subì una brusca battuta d’arresto.
Il 23 marzo 2012 Vladimir Putin spiccò un mandato di arresto contro George Soros definendolo un terrorista finanziario. C’è da ricordare che ventuno anni fa, con il suo fondo Quantum, Soros contribuì a portare la nostra economia a un passo dal baratro.
Che vuol dire tutto ciò? In dettaglio è impossibile interpretarlo. La fitta ragnatela di parentele, appartenenze, relazioni, alleanze, visioni comuni ufficiali e segrete, all’interno dell’1% che detiene il potere planetario, non consente di individuare posizioni nette e fronti di scontro definiti. Ciò che accade è ambiguo, sfumato. Fra l’altro: in un mondo multipolare, in cui il soggetto dominante è in crisi, ci si comporta come sulle sabbie mobili. Una cosa è chiara : siamo, già da alcuni anni, in una fase di “si salvi chi può” e “tutti contro tutti” . Ogni giorno gli obiettivi e le strategie vengono riviste anche se, comunque, a certi livelli le cose non accadono casualmente. “E’ la Complessità Bellezza !”, direbbe il protagonista di un filmaccio sulla globalizzazione.
Torniamo alla storia. Sin dal 1975 i Ministri dell’Economia delle grandi nazioni si erano incontrati qui e là in occasione di Summit che venivano definiti G 7, poi G 8. Le nazioni del G8 (USA, Giappone, Germania, Francia, Regno Unito, Italia, Canada e dal 1988 la Russia) rappresentavano il 13% della popolazione mondiale e il 53% del prodotto interno lordo mondiale. Fino all’ingresso della Russia coincidevano esattamente con le aree leader dell’Occidente.
Dal 1999 però, proprio a causa della globalizzazione, si cominciarono a tenere, oltre ai G8, Summit denominati G 20. Non era più e solo l’Occidente a incontrarsi per decidere delle macro questioni economiche, ma i Ministri delle Finanze e i Governatori delle Banche Centrali di 19 nazioni che rappresentavano 2/3 della popolazione mondiale e l’80% del Pil e del Commercio Estero del Mondo. Era un bel cambio di prospettiva. Importanti “esclusi”, tra cui Cina, India, Indonesia, Brasile, più due rappresentanti dell’Islam moderato, quali Turchia e Arabia Saudita, cominciavano a sedersi regolarmente attorno a un tavolo e parlavano.
Nel 2001, in una relazione della Banca Goldman Sachs, comparve una definizione prima sconosciuta : BRIC. Con l’acronimo si intendeva : Brasile, Russia, India, Cina; i 4 paesi che avrebbero dominato l’economia mondiale nei prossimi 50 anni. Vero ? Falso ? Pompato per chissà quali motivi ? Non si sa. Sta di fatto che da quel momento la scena del Potere planetario si arricchiva di nuovi protagonisti. Nel 2009 i 4 si riunirono in Russia e il vertice, presieduto da Putin, si concluse con una storica dichiarazione congiunta : “Crediamo che sia veramente necessario avere un sistema di divise più stabile (del dollaro statunitense), di facile pronostico e più diversificato”. Il guanto della sfida era lanciato. E gli Usa tuttora si rifiutano di raccoglierlo.
La seconda riunione si tenne a Brasilia nel 2010 e a quella prese parte anche il Sud Africa. I BRIC diventavano BRICS. Nel novembre dello stesso anno il FMI includeva i BRIC tra i 10 paesi con diritto di voto più elevato insieme a USA, Giappone , Francia, Germania, Italia e Regno Unito.
Sebbene la dimensione economica dei paesi del BRIC sia comparabile con quella dei paesi del G7, è diverso il Reddito Medio pro Capite dei loro abitanti. Nel 2012 nel G7 si guadagnava mediamente all’anno 37.000 dollari mentre in Russia 17.000, in Brasile 11.900, in Cina 8.500 e in India 3.700. Tuttavia nel BRIC tale valore, dal 2000, è raddoppiato, mentre nel G7 è cresciuto solo del 35%. In estrema sintesi il Prodotto Interno Lordo nei paesi del BRIC – in particolare in Cina e India – si avvia a superare quello del G7, riconsegnando all’Asia il primato che aveva perso nel XIX secolo. La Cina ha superato il Giappone nel tardo 2010 ed è previsto che superi gli USA nel 2041 (dati Goldman Sachs).
Un aspetto altamente rilevante è poi quello relativo al debito pubblico. I BRICS sono poco indebitati rispetto al loro PIL : India 58% ; Brasile 45%; Cina 18% e Russia 6%, niente a che vedere con il debito pubblico dei paesi del G7 che va dal 77% della Germania al 199% del Giappone.
Torniamo al 2008, l’annus horribilis in cui le scorribande dei Mercanti (prevalentemente occidentali) innescano la miccia della Grande Crisi nella quale siamo ancora dentro. Fino a quell’anno, come già detto, si sedevano al tavolo dei negoziati del G8 e del G20, solo i Ministri delle Finanze e i Governatori delle Banche Centrali, cioè i ruoli più prossimi e più coinvolti nelle azioni spericolate della Finanza Globalizzata. Nel 2008 però la musica cambia e per la prima volta, a Washington, si tiene a novembre il primo G 20 dei Capi di Stato e di Governo, un summit che ha una visione dei problemi e un potere decisionale diverso dai precedenti. Da quel momento in poi i G 20 dei grandi Brahmini-Politici si susseguono con intensità e costanza : fino al 2011 si incontrano un paio di volte l’anno, poi la cadenza diventa annuale, ma non viene mai interrotta.
Che vuol dire ? Anche qui valgono le leggi della complessità però un aspetto sembra evidente.
I Politici vogliono e devono riprendere il mano il timone della Storia che per decenni è stato lasciato nelle mani dei Mercanti (Ministri dell’Economia e Finanze e Governatori delle Banche Centrali). Ovviamente l’operazione, visto il groviglio di interessi che incidono sulle diverse facoltà di competenza, non è facile, né indolore . Sta di fatto però che mentre i capi di Stato del G7 erano finiti in totale balia dei loro finanziatori, i nuovi Capi di Stato, soprattutto quelli del BRIC e degli altri paesi emergenti oppongono ferme resistenze allo strapotere dei Mercati e dei Mercanti.
Come si è visto infatti, sin dal 2009 – e la richiesta non è mai decaduta – chiedono che il Dollaro statunitense abdichi dal suo status privilegiato. Il che, oltre ad essere ovviamente duro da digerire per il Governo e per il Popolo USA sarebbe un ridimensionamento colossale per tutti i Mercanti.
Se poi si vanno a vedere i lavori preparatori del prossimo G 20 dei Capi di Stato, che si terrà a San Pietroburgo il 5 e 6 settembre prossimi, si nota una lunga lista di richieste tutte fortemente orientate a disegnare una nuova scena nella quale i sacerdoti del Dio denaro dovrebbero fare diversi passi indietro.
All’ordine dei lavori il BRIC pone infatti : la terza ennesima riforma del Fondo Monetario Internazionale finalizzata a ridefinire la globalizzazione finanziaria e il sistema bancario; un’azione comune che consenta una exit strategy a quegli Stati che stampano valuta all’interno di una politica monetaria non convenzionale ; un cambiamento del ruolo egemone della World Trade Organization, la quale dovrebbe essere ancora il principale regolatore, ma dovrebbe considerare cruciale il contributo delle nuove economie al commercio multilaterale; il contenimento delle misure protezionistiche ; una nuova politica di tassazione che escluda i Paradisi Fiscali e inoltre forti misure anticorruzione.
In sostanza “hands off” !Bisogna adeguare le Istituzioni Globali ad una nuova geopolitica in cui i pesi delle economie si stanno spostando da Nord-Ovest a sud-est. Pertanto giù le mani dei Mercanti dalla vita dei Popoli. Giù le mani dal FMI, dalla WB, dalla WTO, dalla Banca dei Regolamenti Internazionali. A proposito della WTO un primo segnale di inversione di rotta è già arrivato con la nomina a Direttore Generale del brasiliano Roberto Azvedo, il quale si insedierà il 1° settembre.
Le richieste non sono impraticabili. Per esempio ci si rende conto che interrompere la droga pesante dello stampare valuta ad libitum per qualche stato è difficile e si cerca una specie di metadone per le Banche Centrali in mano ai privati. Basta però con il protezionismo di quei paesi, tra cui gli USA, che chiedono agli altri nessuna barriera per le loro merci e che impongono invece tazi e dogane quando fa loro comodo. Basta con i Paradisi Fiscali anche perchè fin quando i Mercanti non pagheranno le tasse i Governi dovranno bastonare i Popoli e chiedere prestiti alle Banche… una loop questa veramente perversa. Un labirinto nel quale i BRIC non vogliono entrare. E infine a proposito di leggi sulla corruzione (un fenomeno questo molto presente sia in Cina che in Russia) : fin quando le pene saranno quelle che sono sia in Occidente che in Oriente sarà facile comprare politici e amministratori del bene pubblico con tutti i danni che ciò comporta.
A questo punto è bene precisare che non c’è da farsi troppe illusioni. Chi chiede queste cose al G 20, fra l’altro con toni e forme altamente diplomatici ( basta leggere i documenti preparatorii per rendersi conto che il gioco delle parti regna sovrano ) non è certo una delegazione di NO GLOBAL. Si tratta di politici potentissimi, avvezzi a ogni mediazione, che si chiamano Putin, Medvedev, Xi Jinping, Li Keqiang, Manmohan Singh. A loro si uniscono donne di alto profilo quali Dilma Roussef e Cristina Fernandez de Kirchner e altri potenti fra cui Jacob Zuma. Il comportamento dei leaders occidentali è comunque guizzante e sfuggente. Ancora non si sa come risponderanno Barack Obama, Herman van Rompuy, Josè Barroso, David Cameron e i loro Ministri e Banchieri Centrali, i quali cantano in coro “vorrei e non vorrei”. Chissà che penseranno e faranno e diranno i nostri Enrico Letta , Fabrizio Saccomanni e Ignazio Visco. La partita è aperta. Stavolta cerchiamo di seguirlo bene questo G 20, in fin dei conti è più importante delle Olimpiadi.
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