Mariupol: piccoli gruppi di civili raggiungono zone di sicurezza

Lancio sperimentale di Sarmat un nuovo missile balistico russo

Mariupol Azvostal

Da Mariupol, ad un ritmo molto lento, escono impauriti, terrorizzati piccoli gruppi di civili. Donne, anziani, bambini, cani e gatti. Si corre veloce, il suono dei combattimenti è sempre presente e lentamente vengono accompagnati nei mezzi militari e portati in zone di sicurezza.

Nell’area di Azovstal sono impegnati i militari della Federazione Russa, il battaglione Somalia della Repubblica democratica del Donbass ed unità dei ceceni. Sono seguiti da diversi corrispondenti, immagini racconti sono poi riversati in internet, molto interessante il lavoro di Patrick Lancaster, facile da trovare su Youtube.

Il Ministero della Difesa della Federazione Russa ha annunciato il dispiegamento di tre convogli per l’uscita dei militari ucraini, che hanno deposto le armi, in prossimità dell’Azovstal:

il primo – dalla direzione occidentale
il secondo – dalla direzione est
il terzo – dalla direzione nord

Nell’ambito di ogni convoglio umanitario: sono circa i 30 bus e le auto per il trasporto di persone, sono sempre presenti ambulanze con equipe mediche dottori e infermieri.
In tutte e tre le direzioni sono stati predisposti punti di incontro e alloggi temporanei, sono stati organizzati punti di ristoro e cure mediche primarie.

Il ministero della Difesa russo ha nuovamente invitato le autorità ufficiali di Kiev a dare adeguate istruzioni per fermare l’insensata resistenza e lasciare lo stabilimento di Azovstal. Nonostante decine di appelli alla resa, la situazione non cambia molto, occorre altro tempo. E’ in discussione una nuova possibilità, l’intervento di unità della NATO, non meglio precisate di quali paesi, per la resa dei nazionalisti asserragliati nei sotterranei e nell’area industriale di Azovstal. Intorno all’area industriale ci sono diverse abitazioni civili, ci sono ancora famiglie che hanno trovato rifugio nelle cantine ma non è facile raggiungerli. Anche la presenza di civili nell’Azvostal è confermata, difficile saperne il numero esatto ma non è ancora chiaro chi sono e perchè sono nei sotterranei con i nazionalisti della battaglione Azov.

Vladlen Tatarsky, blogger e combattente del battaglione Vostok dichiara: L'”Azov” ha preso in ostaggio le famiglie dei militari. I nazionalisti arresi raccontano cosa sta realmente accadendo ad Azovstal. Ecco quindi chi sono i civili presenti nello stabilimento. Secondo quanto raccontato, i militanti dell’Azov sparano a chiunque voglia arrendersi, tra cui i militari della guardia nazionale, marines e polizia, a cui si aggiungono alcuni membri delle famiglie di queste persone.

L’odio crescente ha raggiunto punte elevatissime e superato il non ritorno. Non basta più fermare la guerra, per il futuro è fondamentale avviare strategie per evitare vendette ed altre violenze sui civili. L’omicidio verso civili, semplici volontari è una questione quotidiana.

L’attivista e blogger Valery Kuleshov, definito filo-russo dai media ucraini, è stato ucciso a Kherson.

Lo ha riferito sui social network il deputato del consiglio regionale Sergey Khlan: “Dall’autopsia sono state evidenziate ferite da arma da fuoco alla testa, al corpo e alle mani”. La morte del blogger 38enne è stata confermata anche da alcuni suoi amici.

All’inizio di marzo, il sindaco della città di Kremennaya Vladimir Struk, che sosteneva l’LPR ed era disponibile a costruire legami con la Russia, è stato trovato morto, la polizia indaga.

Dalla tv di Mosca il presidente Putin assiste al lancio sperimentale di un nuovo missile balistico, gli USA commentano: “è tutto normale e già programmato”. Sono dichiarazioni molto superficiali, il vero commento non può essere pubblico.

Il ministero della Difesa russo ha annunciato il lancio del missile balistico intercontinentale Sarmat effettuato nel cosmodromo di Plesetsk.

Il lancio non ha registrato problemi durante tutte le fasi del volo fino al punto di arrivo in un’ area della Kamchatka.

Il dipartimento ha evidenziato le caratteristiche e la potenza del missile Sarmat da aggiungere alle già esistenti  forze nucleari strategiche della Russia.

Gli Stati Uniti ammettono di non poter stabilire dove vadano esattamente le armi inviate in Ucraina, ha riferito la CNN citando fonti del Ministero della difesa. Sono diversi giorni che gli ambienti della difesa USA mandano messaggi il cui effetto è diminuire la tensione in Ucraina

Bloomberg scrive: “L’India raddoppia gli acquisti di petrolio greggio russo, nonostante gli avvertimenti degli Stati Uniti.

 

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