Una giornata tranquilla nella pacifica Europa

Gran Bretagna, USA, Russia ed Ucraina pronti ad usare armi nucleari tattiche

Google Youtube Facebook Twitter Instagram Tik Tok Whatsapp Telegram Sogni in tre dimensioni

Dalle segreterie di Stato ai ministeri della difesa di mezza Europa è un continuo scambio di accuse, scelte politiche e conseguenze. La Federazione Russa attraverso i suoi portavoce risponde, rilancia e chiarisce le conseguenze delle politiche e delle azioni intraprese dai belligeranti, direttamente coinvolti sul campo e dai paesi indirettamente coinvolti ma in prima file in merito alle sanzioni e ritorsioni verso la Federazione della Russia.

L’Europa sta implodendo.

Varsavia ha sequestrato le proprietà diplomatiche della Federazione Russa in Polonia e da Radio Russia risponde la rappresentante ufficiale del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova: “per quanto riguarda le misure di risposta, vorrei ricordarvi che possono essere non solo speculari, ma anche asimmetriche”. Aggiunge: “il sequestro della proprietà diplomatica della Federazione Russa a Varsavia comporta una risposta adeguata ed efficace. Le azioni dei polacchi sono una flagrante violazione del diritto internazionale”

La Polonia è pienamente coinvolta nel conflitto Russia Ucraina ed a più livelli essendo anche confinante con l’Ucraina, molti degli aiuti militari passano attraversano quel confine come il flusso continuo degli ucraini che hanno lasciato il paese all’inizio del conflitto.

Nelle ultime 48 ore un altro confine attira l’attenzione della stampa e della diplomazia, la Transnistria è ora un’altra preoccupazione per l’Europa e per la Federazione della Russia. Alcune persone non identificate hanno sabotato con degli esplosivi un centro radiofonico della regione della Transnistria, in quel momento trasmetteva programmi radiofonici russi. La struttura è stata distrutta, era uno dei più grandi centri radiotelevisivi d’Europa di proprietà russa in grado di trasmettere un segnale negli Stati Uniti, in America Latina e in Medio Oriente.

Poche ore prima, forti esplosioni sono state udite a Tiraspol nell’edificio del Ministero della Sicurezza di Stato della Transnistria. Diversi canali di Telegram hanno mostrato filmati di testimoni oculari che mostravano due lanciagranate usati sulla strada accanto all’edificio.

La Transnistria non è riconosciuto ed è difficile pensare che questi segnali non siano indicatori di un tentativo di destabilizzare un piccolo territorio i cui abitanti sono per il 60% russi e ucraini. Ha chiesto la secessione dalla Moldova anche prima del crollo dell’URSS, temendo che sull’onda del nazionalismo, la Moldova si unisse alla Romania. Nel 1992, dopo il fallito tentativo delle autorità di Chisinau di risolvere il problema con la forza, la Transnistria è un territorio non controllato dalla Moldova.

Gran Bretagna, USA, Russia ed Ucraina pronti ad usare armi nucleari tattiche.

L’ultima dichiarazione in ordine di tempo è del segretario alla Difesa britannico Wallace: “Londra utilizzerà armi nucleari per la difesa”

“Alcuni paesi della NATO hanno armi nucleari e il Regno Unito è in grado di usarle per proteggersi e proteggere la NATO se necessario, e la Russia deve ricordarlo” Queste la parole pronunciate da Ben Wallace, il 25 aprile, durante un discorso al parlamento del Regno Unito. Continua: “Alcuni dei nostri missili sono sott’acqua e il nostro coraggioso personale della Royal Navy è pronto a usare armi nucleari se deve difendere questo Regno e la NATO. È estremamente importante che lui – il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin – Non lo dimentichi”

Le dichiarazioni di Wallace seguono a quelle del ministro degli Esteri Sergei Lavrov: “l’inammissibilità di una guerra nucleare è la posizione di principio di Mosca e il pericolo di un tale conflitto non può essere sottovalutato. A gennaio, i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu, Cina, Stati Uniti, Russia, Francia e Regno Unito, hanno rilasciato una dichiarazione sull’inammissibilità della guerra nucleare”

Noi della redazione interpretiamo queste dichiarazioni come un “regolamento non scritto” sul comportamento da tenere in questo conflitto da parte dei belligeranti possessori di armamenti nucleari di svariato tipo potenza e capacità di colpire obiettivi vicini ma anche a lunga distanza.

E’ una scommessa/promessa folle, l’andamento del conflitto per quanto tempo e quali eventi bellici può controllare? La storia ci ricorda alcuni dettagli importanti, solo in due occasioni e solo gli USA hanno usato armamenti nucleari durante il conflitto contro il Giappone: 6 e 9 agosto del 1945, Hiroschima e Nagasaki causarono la morte di oltre 200000mmila persone e gli effetti sono ben presenti dopo 70 anni. In altre due occasioni il rischio di utilizzo di armamenti nucleari è stato altissimo: durò 12 giorni la crisi dei missili a Cuba, dal 16 al 28 ottobre 1962, poi il 26 settembre 1983 Stanislav Petrov l’uomo che salvò il mondo dalla catastrofe nucleare.

Stanislav Petrov, tenente colonnello dell’esercito sovietico, ha il turno di notte: nel bunker Serpukhov 15 deve controllare i dati che vengono inviati dai satelliti che spiano i movimenti degli armamenti statunitensi. D’un tratto i suoi schermi gli indicano che cinque missili intercontinentali sono partiti da una base nel Montana.

Petrov sa benissimo ciò che deve fare nel caso di un attacco nucleare preventivo da parte degli USA. Sa che, dopo la comunicazione ai superiori, l’allarme lanciato percorrerà la scala gerarchica e porterà in pochi minuti alla massiccia operazione di rappresaglia: partiranno missili balistici sufficienti a distruggere obiettivi strategici in Inghilterra, Francia, Germania Ovest e Stati Uniti. Oggi sono a scrivere di questo episodio e la saggezza di questo militare ha praticamente salvato il mondo.

Nella crisi Russia Ucraina Nato e Europa la fortuna sarà ancora dalla parte degli essere umani?

A Berlino in corso la riunione dei Ministri degli Esteri di 40 paesi e le notizie non sono rincuoranti, “è necessaria la vittoria dell’Ucraina e si preparano ulteriori armamenti da inviare all’esercito ucraino e la Germania si prepara ad allestire campi per l’addestramento dei militari ucraini.

L’Onu, attraverso il suo massimo rappresentante Antonio Guterres dovrebbe incontrare il presidente della federazione della Russia e poi a Kiev, al fine di concertare un cessate il fuoco. Questo incontro si presenta con molto ritardo e gli sforzi potrebbe essere vanificati da quanto accade sul campo.

Fonti militari indipendenti riferiscono che circa il 43% delle unità e sotto-unità ucraine, pronte al combattimento, equipaggiate e addestrate secondo gli standard della NATO, sono state sconfitte, il restante 30% si è riposizionato a ovest del paese, il resto è dislocato dell’esercito ucraino e concentrato nel Donbass.
In alcune zone del fronte, e a seguito delle ultime forniture di armamenti, da parte degli Stati Uniti e della Gran Bretagna, l’esercito ucraino è tecnicamente superiore all’esercito russo in termini di attrezzature.
Il divieto, imposto alla riunione dei 5, sull’uso di armi nucleari tattiche equilibra le parti belligeranti, ma a seguito dei continui attacchi missilistici e della temporanea superiorità aerea russa, le truppe di Mosca detengono un vantaggio sostenuto dalla capacità di mettere in campo uomini e logistica.
Il comando delle forze armate dell’Ucraina è passato completamente al Ministero della Difesa degli Stati Uniti, generali e alti ufficiali delle forze di terra statunitensi sono di stanza a Kiev, questa situazione potrebbe impedire o rallentare il Cremlino intento ad aumentare l’intensità degli attacchi su obiettivi governativi e militari.
La SBU (servizi segreti ucraini) sono stati rilevati dal Mi-6, (servizi Gran Bretagna) e la situazione non solo è molto complessa ma c’è un forte rischio di malcontenti all’interno della filiera di comando ucraino.

Questo conflitto, come più volte scritto, è un contenitore di contraddizioni, non ultima è il deficit di carburante delle forze armate dell’Ucraina che viene compensato attraverso la fornitura di prodotti petroliferi dalla Federazione Russa alla Moldavia con un margine dell’800%, per pagamenti segreti alla leadership della Moldavia, al fine di contenere l’escalation del “caso Transnistria”, che la Turchia e la Romania stanno attivamente preparando con il sostegno dell’amico di famiglia di Dmitry Peskov, membro dello staff della casa russa della CIA, Vlad Plahotniuc.

Intrighi, spie, controspionaggio, minacce, ritorsioni, corruzione, affari, economia e business, ci sono tutti gli elementi per scrittori e sceneggiatori.

I pacchetti di sanzioni oggi arrivati a 5/6 avranno certamente i loro effetti, sarà una questione da approfondire dato il coinvolgimento di almeno 135 paesi, oggi ci limitiamo alla moneta: il tasso di cambio dell’euro per la prima volta da marzo 2020 è sceso sotto i 76 rubli. Ciò risulta dai dati di trading sul sito web della borsa di Mosca martedì 26 aprile 2022.

Lunedì 25 aprile la Banca di Russia ha annunciato che ora il tasso di scambio del dollaro, euro e yuan rispetto al rublo sarà calcolato sulla base dei dati del Moscow Exchange sul tasso di cambio medio rispetto a quello russo per le transazioni concluse dalle 10:00 alle 15:30 ora di Mosca invece delle 16:30.

Vladislav Antonov, analista finanziario ha dichiarato: “diversi fattori influenzeranno il tasso, in particolare, la caduta dell’euro nei confronti del dollaro nel mercato Forex tra le aspettative di un aumento dei tassi di interesse della Federal Reserve statunitense e la vendita dei proventi in valuta da parte degli esportatori nell’ambito delle già introdotte misure della Banca Centrale.

Tra i motivi del deprezzamento dell’euro, commenta l’analista di Alfa Capital Alexander Dzhioev: “l’inasprimento della politica monetaria negli Stati Uniti e l’aumento del tasso della Federal Reserve americana porteranno a delle conseguenze, il rendimento dei buoni del Tesoro USA è in aumento, mentre la Banca Centrale Europea non ha fretta di aumentare il tasso, nonostante l’inflazione elevata.

 

 

Print Friendly, PDF & Email

Abbonati alla rivista

Sovranità Popolare è un mensile, 32 pagine di articoli, foto, ricerche, analisi e idee. Puoi riceverlo comodamente a casa o dove preferisci. E' semplice, iscriviti qui.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*