Giani: sì al rigassificatore nel porto di Piombino ma solo per due anni. La beffa

Il sacrificio di Piombino non per sempre ma per due tre anni

Piombino rigassificatore

di Francesco Cappello

Oltre al danno la beffa. Si sacrifichi Piombino non per sempre ma per due tre anni sì

In pratica, Giani intende imporre la nave nel porto per “soli” due anni che non diventi, però, tra due anni, una piattaforma stabile, al largo, nel golfo di Baratti o Follonica. Se qualcuno avesse provato a confortarsi dicendosi che tanto sarà per soli due anni, nel corso dei quali sarebbe stata costruita la piattaforma al largo, viene ora disilluso. Dopo le dichiarazioni di Giani non gli rimane che aggrapparsi alla promessa che la nave rigassificatrice sarà ospitata nel porto per soli due anni, trascorsi i quali, sarà davvero smobilitata. Non è facile non cedere allo scetticismo su quest’ultimo proposito che viene dal pulpito di Giani.

In altre parole la Toscana avrebbe “già dato” accogliendo la piattaforma Olt tra Livorno e Marina di Pisa e quindi Giani non è disposto ad accogliere un’altra piattaforma al largo… Nel senso che la nave non deve diventare una piattaforma permanente al largo in mezzo al mare ma la si accetterà solo “provvisoriamente”, per due anni, parcheggiata nel porto della città…!
Non ci si crede ma è così che ha detto! Ascoltare per credere:

A scanso di equivoci ecco le parole di Giani:
Ci facciamo carico degli interessi del Paese ad avere una minor dipendenza dal gas russo con la nave comprata dallo Stato italiano e posizionata nel porto di Piombino, ma da non rendere strutturale l’operazione con una piattaforma offshore a 2-3 chilometri dal golfo di Follonica. Siamo pronti per assolvere alla nostra parte, ma di piattaforme offshore ne abbiamo già una in Toscana e quindi non c’è bisogno di una seconda”.

Vorremmo ricordare a Giani che un rigassificatore nel porto è prima di tutto un problema di sicurezza insormontabile! In altri termini è un atto criminale nei confronti degli abitanti della città! Non servono tecnici! Basta vedere le leggi sulla sicurezza già in uso relativamente al rigassificatore Olt, 100 km più a Nord. Secondo quelle norme, dopo aver installato il rigassificatore nel porto, tutta la città andrebbe evacuata! perché verrebbe a trovarsi in piena zona di interdizione totale. Vedi il mio https://www.francescocappello.com/2022/06/11/draghi-e-cingolani-assumono-giani-per-mettere-piombino-in-zona-di-interdizione-totale/

Giani, tra l’altro, riferendosi alla piattaforma che rifiuta al largo nel golfo di Baratti, parla di 2/3 km al largo della costa. Non ha idea quindi dell’ordine di grandezza delle distanze a cui, per motivi di sicurezza, vengono tenute le piattaforme di rigassificazione. Ventidue km nel caso della Olt.
Chi guadagnerà dal risparmio dei costi di produzione sa bene, però, che piazzandolo nel porto, a discapito della sicurezza dei cittadini, risparmierà 35 km di condotta sottomarina, necessari nel caso della OLT proprio perché situata al largo (offshore)…
Ai piombinesi si vorrebbe ora proporre di lottare per conquistarsi la piattaforma al largo piuttosto che nel porto. Questi giochetti sono penosi. Sappia Giani che il rigassificatore i piombinesi non lo vogliono né nel porto né al largo, né ora né mai.

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