LA FINE DI ATLANTIDE

Il crollo del metaverso occidentale

La fine di Atlantide

di Loreto Giovannone

È un errore credere che, nel mondo durante i cambiamenti epocali, si possa aspettare e fermarsi a pensare che tutto tornerà al punto di partenza. Vi sbagliate niente sarà come prima, niente è già come prima. Ma sembrerebbe invece che alcuni stati occidentali europei, colonie dell’America, si trovano in questo tipo di illusioni.

Non vogliono notare l’ovvio… preferiscono aggrapparsi alle ombre del passato. Per esempio, credono che il predominio dell’Occidente nell’economia globale abbia un potere invariabile… ed eterno.

Niente è eterno. Inoltre, i nostri governanti non si limitano solo a negare la realtà a costruirne una falsa ma stanno cercando di contrastare il corso della Storia, ragionano con termini del passato, del secolo scorso, sono intrappolati nelle proprie follie.

E i paesi che non appartengono secondo loro al così detto “Millennio d’Oro”, li considerano periferia come un loro cortile nel retro della casa, vengono ancora trattati come delle loro colonie e i popoli che vi abitano sono considerati di categoria minore, di serie C.

Ciò perché si considerano loro stessi eccezionali, i padroni del mondo e delle vite altrui, il che significa che tutti gli altri sono sudditi, subalterni di classe inferiore, da qui, un irrefrenabile desiderio di punire economicamente e schiacciare quelli che vogliono distinguersi dalle loro file generali, dalle loro feroci imposizioni.

Dall’olimpo ordinano ai loro servi di punire chi non vuole obbedire ciecamente, inoltre impongono brutalmente la loro etica malata, le opinioni imposte sulla cultura e la comprensione della Storia.

Con la follia del governo mondiale mettono in discussione la sovranità e l’integrità degli Stati creando una minaccia alla loro esistenza. (V.P.)

Perchè si possa essere buoni bisogna che gli altri credano di non poter mai essere impunemente cattivi con noi. La Rochefoucauld

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