Un uomo di circa 69 anni, dopo aver subito un furto nella propria casa ha coltivato, giorno dopo giorno, un odio folle verso gli stranieri residenti a Parigi.
Ha tirato dal cassetto una vecchia colt 45 (usa) è ha fatto fuoco uccidendo 3 persone e ferendone altre 3 del kurdistan. La strage poteva essere ancora più grave se l’uomo, come ha dichiarato: “ho avuto problemi a ricaricare l’arma”.
L’uomo è ora arrestato ed ha ammesso di aver pianificato gli omicidi a Saint-Denis fuori da un centro culturale curdo.
Il procuratore di Parigi Laure Beccuau in un comunicato ha dichiarato: “l’assassino oltre a confessare gli omicidi ha ammesso di provare un odio verso gli stranieri che è diventato completamente patologico”
Il pluriomicida razzista è stato portato nell’infermeria psichiatrica della questura, si è descritto come “depresso” e “suicida”. Ha detto di aver “sempre voluto uccidere i migranti, gli stranieri”
Inevitabile e giusta la reazione della comunità curda a seguito dell’attacco razzista e omicida all’esterno di una delle loro sedi. La reazione si è riversata nelle strade e nelle piazze.
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