Il Qatargate e la Ong della Bonino continuano a far notizia

Nuovi risvolti e aggiornamenti

La democrazia il consenso e la corruzione

di Carlo Martin,

In un mio articolo precedente avevo toccato gli avvenimenti che avevano coinvolto nell’inchiesta del Qatargate il segretario generale della ong «No Peace Without Justice» Niccolò Figà -Talamanca con l’accusa di aver corrotto alcune autorità europee nell’ambito dei mondiali di calcio in Qatar (qui il link https://www.sovranitapopolare.org/2023/01/28/politica-corruzione-europa/)

Ci sono stati nel frattempo dei risvolti e ulteriori arresti che probabilmente sono passati inosservati ai più.

Dopo che da Bruxelles il 10 febbraio è spiccato il mandato di arresto europeo per l’europarlamentare del PD Cozzolino e prima ancora il 2 febbraio gli era stata revocata l’immunità parlamentare, la Guardia di Finanza di Napoli, su delega della Procura Federale del Belgio, si è recata alla sua abitazione italiana senza trovarlo in casa. Il suo ufficio all’europarlamento è stato posto sotto sequestro come quello del collega belga di origine italiana Marc Tarabella. Dopo varie peripezie e comunicati della nostra fantastica stampa, Cozzolino è stato trovato in una clinica per problemi di salute.

Gli inquirenti sospettano un suo coinvolgimento nella trama della corruzione organizzata dall’ex deputato Panzieri.

Nel mandato di cattura di Cozzolino, sono citate Maria Arena (politica belga del partito socialista) e Alessandra Moretti (del PD), attualmente non indagata. Secondo il documento in cui compaiono i loro nomi, le eurodeputate erano membri di un “quadrumvirato”, insieme a Cozzolino e all’eurodeputato belga Marc Tarabella (anch’egli arrestato). Il quartetto, secondo la ricostruzione dei giudici di Bruxelles, ha eseguito gli ordini dell’ex eurodeputato Pier Antonio Panzeri, presunto capobanda della rete operante al Parlamento europeo, che ha patteggiato con i pubblici ministeri belgi. In un esempio sempre citato nel mandato, Arena e Moretti avrebbero agito su istruzioni di Panzeri durante una riunione su una possibile risoluzione del Parlamento sul Qatar, alla fine del 2021. Panzeri, che in quella fase non era più un eurodeputato e non ha partecipato all’incontro stesso, ha dato istruzioni al suo ex assistente, cercando di influenzare l’eventuale risoluzione (fonte https://www.politico.eu/article/arrest-warrant-two-meps-connected-qatargate-parliament-corruption-probe-maria-arena-alessandra-moretti/)

Le indagini e la trama si infittiscono sempre di più. Alla fine, scusate l’ironia, ne resterà uno solo come nel film “Highlander”, solo che non resterà immortale ma il meno corrotto o il più pulito che ci sia nel parlamento Europeo. Belle prospettive abbiamo di fronte a noi!

Sempre nell’ambito del Qatargate il 22 febbraio è stata perquisita a Roma la sede della Ong “No Peace Without Justice” di cui la Bonino ne è la fondatrice. Nel mirino degli inquirenti sembra che ci siano i conti del segretario generale provvisoriamente autosospeso (dal 12 dicembre 2022) Niccolò Figà-Talamanca già inquisito nella vicenda. È stata anche interrogata l’ex segretaria dei Radicali italiani Antonella Casu, che si occupa della tesoreria dell’associazione. “La Ong non risulta indagata” – precisa l’avvocato Guido Camera che assiste Npwj – “come sempre abbiamo garantito la massima collaborazione agli inquirenti, con l’auspicio che venga presto fatta luce sui fatti oggetto dell’indagine”.

Chissà se la Bonino dorme sonni tranquilli, anche se è da un pò di tempo non è presente nel panorama politico o comunque dal giro di interviste che periodicamente i nostri media principali le dedicavano. Molto probabilmente è occupata con la designazione dei nuovi candidati che guideranno il suo partito + Europa. Attendiamo o osserviamo i risvolti, consapevoli che la verità è come un fiume in piena quando raggiunge livelli di allarme, e prima o poi tutti i nodi arriveranno al pettine.

Al di fuori del Qatargate abbiamo un altro campione di onestà o di negazione dell’accaduto: la Procura Ue ha accusato un’esponente del Carroccio, Stefania Zambelli, di aver pagato falsi assistenti con i fondi dell’Eurocamera: “Nei curriculum dichiarati titoli di studio di cui non disponevano” (fonte https://europa.today.it/attualita/falsi-assistenti-zambelli-parlamento-europeo.html)

I 4 membri del personale, secondo i giudici di Bruxelles, non avrebbero svolto le attività connesse alla loro funzione per i quali erano stati assunti. In più avrebbero travisato i propri titoli di studio, avendo dichiarato competenze scolastiche e professionali di cui non disponevano. La deputata secondo le indagini sarebbe legata ad almeno una delle persone assunte. I danni stimati al bilancio dell’Ue dalla procura ammontano a 172.148,82 euro.

La replica della Zambelli è stata la seguente:

“In relazione ai fatti che hanno determinato l’esecuzione del sequestro preventivo a mio carico, tengo a precisare che né io né i miei collaboratori abbiamo commesso alcun illecito. Il nostro operato è sempre stato improntato alla massima lealtà e trasparenza nei confronti delle istituzioni e della collettività. Mi preme sottolineare che l’assistente parlamentare che con la sua denuncia ha dato origine a questo procedimento, è la stessa persona che mi aveva già denunciato al Parlamento europeo nel 2019, con le stesse argomentazioni. In quella circostanza, per i medesimi fatti, questa assistente è stata all’esito del giudizio licenziata per giusta causa, secondo le indicazioni ricevute dagli stessi funzionari del Parlamento europeo, mentre nei miei confronti non è stato emesso alcun provvedimento. Sono a completa disposizione delle autorità giudiziarie per qualsiasi chiarimento”

La domanda che mi pongo è la seguente: se la persona assunta è stata già segnalata e licenziata per giusta causa in passato, che ci fa di nuovo assunta come assistente parlamentare?

Attendiamo risposte.

Mi chiedo se con tutti questi scandali questo parlamento non dovrebbe essere resettato e ricostituito dalle basi anche se forse questa opinione è come una fiaba per bambini. D’altronde anche Macchiavelli non riteneva l’essere umano onesto e buono ma incline sempre a corruzione e a “fregare il prossimo”.

Sarebbe già una vittoria se ogni singolo umano fosse consapevole dell’animo debole che ciascuno di noi ha e che ci possono essere debolezze e vizi che ci portano fuori strada: con questa consapevolezza l’uomo magari sarebbe in grado di tenere a bada la corruzione e malcostume in maniera di continuare nell’opera di gestione delle Stato o come in questo caso dell’Europa. Chissà forse un giorno potremo finalmente vedere una classe politica degna di queste caratteristiche e saremo governati meglio e in maniera più corretta possibile.

Attendiamo questa classe politica.

 

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