Direttive UE sulle case green e auto green

Il problema è la co₂ o l’unione europea?

Dove c'è acqua c'è vita

di Eros Cococcetta,

  1. CONSIDERAZIONI PRELIMINARI SUL FANATISMO ANTI CO₂

In data 9 febbraio u.s. la Commissione Industria, Ricerca e Energia del Parlamento europeo si è pronunciata a favore del progetto di Direttiva UE concernente l’efficientamento energetico degli edifici – case green. Votazione: 49 voti favorevoli, 18 contrari e 6 astensioni; i partiti del nostro Governo hanno votato contro e questo è sicuramente positivo, un segno di vitalità. Si tratta di un primo step perché la proposta sarà esaminata dal Parlamento europeo in seduta plenaria dal 13 al 16 marzo e probabilmente il relatore Ciaran Cuffe (europarlamentare irlandese, Gruppo dei Verdi) chiederà di avviare la concertazione a tre tra Commissione, Parlamento e Consiglio, il c.d. trilogo.

Quale Direttiva uscirà da questo iter al momento non è dato sapere, ma se dovesse rimanere uguale o simile alla proposta attuale per l’Italia sarebbe un disastro, per non dire una catastrofe: la Ue ordina e noi paghiamo e andiamo falliti. L’ANCE ha calcolato che gli immobili interessati all’efficientamento energetico coatto sarebbero circa 9 milioni con un costo complessivo di 1.500 miliardi, senza contare che i prezzi della manodopera e dei materiali edilizi schizzerebbero alle stelle. Secondo la Direttiva UE bisogna portare tutti gli immobili in classe E entro il 2030 e in classe D entro il 2033, il tutto per poi arrivare alla totale decarbonizzazione del patrimonio edilizio fissata per il 2050. Ma in proposito l’ANCE ha dichiarato: “Nel periodo 2017-2019 abbiamo ristrutturato mediamente 2.900 edifici all’anno, sono necessari quindi 630 anni per raggiungere il primo step della direttiva Ue e 3.800 anni per arrivare alla decarbonizzazione completa degli edifici”.[1]

In poche parole l’Unione europea ci sta proponendo una Direttiva la cui realizzazione è completamente impossibile e fuori dalla realtà. Vorrei ricordare che, ai sensi dell’art. 288 TFUE, le Direttive UE obbligano gli Stati destinatari (uno, alcuni o tutti) per quanto riguarda il risultato da raggiungere, lasciando alle autorità nazionali il potere di scegliere la forma e i mezzi per raggiungere tale scopo. A differenza del Regolamento, direttamente applicabile negli Stati membri dopo la sua entrata in vigore, la direttiva non è direttamente applicabile negli Stati membri: deve prima essere recepita con legge nel diritto nazionale. Il mancato raggiungimento dell’obiettivo stabilito dalla Direttiva espone lo Stato membro ad una procedura di infrazione su iniziativa della Commissione e, in caso di condanna da parte della Corte di Giustizia UE, al pagamento di un’ammenda, che nel caso in esame sarebbe senza dubbio il MALE MINORE.

La direttiva sull’efficientamento energetico degli edifici non è ancora entrata in vigore ma già ha causato un deprezzamento degli immobili, come ha ben evidenziato il Presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, in un recente video[2] perché chi compra ora chiede lo sconto per i lavori di efficientamento energetico che dovrà eseguire in base alla direttiva. Inoltre in Italia ci sono milioni di immobili antichi per i quali è tecnicamente impossibile procedere ad un efficientamento che comunque subirebbero una perdita di valore.

Tuttavia la UE, sempre più disinteressata al benessere economico dei popoli europei e a tenere un rapporto equilibrato con la realtà, continua imperterrita nel suo furore ecotalebano e raddoppia la posta. Infatti il 14 febbraio il Parlamento europeo ha votato – con 340 SI, 279 NO e 21 astenuti (i partiti del nostro governo si sono opposti) – lo stop alla produzione di auto diesel, benzina e persino ibride entro il 2035. Quindi tra 12 anni non si potranno più acquistare vetture nuove dalle quali fuoriesca CO₂. Attendiamo gli ulteriori sviluppi, allibiti da questo ecofanatismo.

Rilanciando ancora la posta, la Commissione europea vuole anche impedire gli allevamenti con più di 1.500 capi perché, secondo gli ecofanatici, inquinano e contribuiscono all’effetto serra. Perciò i cittadini UE devono abituarsi a mangiare insetti e cavallette.

Ma, come dicevano i nostri avi romani: “ad impossibilia nemo tenetur”.

Tuttavia c’è un problema di fondo che non è stato trattato all’Europarlamento perché ormai è diventato un tabù o viene spacciato come tale, ossia che queste direttive UE sulle case e le automobili e anche le altre direttive c.d. green (quelle su industria e allevamenti) si basano su un FALSO SCIENTIFICO, secondo cui il RISCALDAMENTO GLOBALE SAREBBE CAUSATO DALLA CO₂ ANTROPICA (Antropogenic Global Warming – AGW). QUESTO NON È ASSOLUTAMENTE VERO come asseriscono migliaia di scienziati e studiosi di climatologia in tutto il mondo e più di 100 scienziati italiani ed è provato dai dati scientifici sul clima passato, recente e attuale. In altri termini non esiste alcuna emergenza climatica e in ogni caso i cambiamenti del clima e della temperatura globale non sono causati dalla CO₂, che tra l’altro non è neanche un gas inquinante ma è cibo e vita per le piante, quindi un gas fondamentale per la vita del pianeta.

Ma allora perché l’ONU, tramite il suo Segretario Generale Antonio Guterres e l’IPCC, il World Economic Forum diretto da Klaus Schwab e la Commissione europea spingono in questo modo per attuare queste Direttive green anti CO₂, mentre fanno poco o niente contro l’inquinamento? Non sarà che la vera finalità è quella di portare avanti, costi quel che costi, il GRANDE RESET, sfruttando le scarse conoscenze scientifiche e l’accondiscendenza degli europarlamentari?

Christine Lagarde, presidente della BCE – che in teoria dovrebbe essere autonoma e indipendente – il 25 gennaio ha lanciato una sorta di quantitative easing green: soldi solo a chi porta avanti politiche in favore della green economy, anche se ciò significa mandare in rovina le economie degli Stati europei. L’obiettivo è forgiare “un’economia climaticamente neutra”, costi quel che costi, e senza tener conto che il resto del mondo (cioè la maggior parte del mondo) continuerà ad utilizzare i combustili fossili.[3] Chi non diventa green può anche andare fallito. Il binomio ambiente – povertà o ambiente – decrescita “infelice” è stato abbracciato in toto dai vertici dell’Unione europea e nel loro disegno la classe media è destinata a scomparire.

Vista l’importanza della posta in gioco, ossia un grave impoverimento per gli italiani e gli altri cittadini europei, risulta assolutamente necessario approfondire l’intera questione sotto l’aspetto scientifico che in questo caso, come anche in quello del covid, dovrebbe essere anteposto alla politica; di cosa discutono i politici se sanno poco o nulla degli aspetti scientifici? O forse pensano che è sufficiente obbedire ai diktat dei vertici del partito e premere il pulsante? Il presente studio riprende quello che scrivono e dicono migliaia di scienziati “indipendenti”, sia italiani che di altre nazioni, per evidenziare che tutta questa impostazione green voluta dall’Unione europea si basa su un “FALSO SCIENTIFICO” a cui aggiungerei l’aggettivo “CONCLAMATO”.

  1. RISCALDAMENTO GLOBALE CAUSATO DALLA CO₂? LA GRANDE TRUFFA INVENTATA DALLE ÉLITE MONDIALISTE

Da diversi anni assistiamo ad un diffuso e quotidiano allarmismo da parte dell’informazione mainstream sulla pericolosità della CO₂ antropica che aumentando l’effetto serra sarebbe la causa di un temibile riscaldamento globale. Ma se andiamo a vedere cosa dicono gli studi scientifici, i dati sul clima passati, recenti e attuali ed il parere di migliaia di scienziati e professori universitari di tutto il mondo scopriamo che le cose stanno molto diversamente rispetto a quanto sostenuto da note organizzazioni internazionali di diretta emanazione dell’ONU (IPCC, WMO e UNEP) che si occupano della questione del cambiamento climatico con una visione decisamente allarmistica, politicamente orientata, che enfatizza il contributo antropico al riscaldamento globale (laddove sussista effettivamente) e sottostima la variabilità climatica naturale, soprattutto quella indotta dal Sole, dalla Luna, e dalle oscillazioni oceaniche.

Dobbiamo anzitutto prendere atto che l’Unione europea è diventata l’alfiere di un vero e proprio attacco concentrico contro la CO₂ antropica – derivante da industrie, altre attività economiche, allevamenti, riscaldamento delle abitazioni e automobili a motore termico – perché secondo i vertici dell’Unione europea causerebbe il riscaldamento globale (che i catastrofisti anti CO₂ chiamano Antropogenic Global Warming – AGW), ammesso che ci sia e che sia rilevante, basta vedere il freddo polare record che recentemente ha colpito USA, Canada e Russia.

Risulta pertanto necessario esaminare il punto di vista degli scienziati climatologi e fisici dell’atmosfera che studiano il clima con una visione ampia e non focalizzata soltanto sulla CO₂ antropica.

Tanto per inquadrare il livello di falsificazione che le élite mondialiste hanno messo in campo sulla CO₂ tramite l’ICPP[4] riporto quattro argomenti scientifici fondamentali che di per sé, anche considerati singolarmente, dimostrano la totale infondatezza della tesi catastrofista anti CO₂.

1) Il clima è dominato in modo assolutamente schiacciante dalle Forze della Natura: SOLE, OCEANI e NUBI.

Il SOLE, ovviamente, da cui dipende interamente la vita sulla Terra, che però varia con i suoi cicli e i suoi tempi (anche nel breve periodo) la sua potenza e quindi l’irraggiamento solare in termini di W/m² (vds. Allegato 1, Figura 1). Maggiori sono le macchie solari e maggiore è l’attività solare. “La letteratura scientifica recente ha messo sempre più in evidenza l’esistenza di una variabilità climatica naturale legata soprattutto ai grandi cicli millenari, secolari e pluridecennali dell’attività solare e della circolazione oceanica, che sono stati responsabili di altri periodi caldi degli ultimi 10.000 anni” [5].

Il MARE è il secondo grande attore del clima. Infatti gli OCEANI occupano il 71% della superficie del pianeta (il nostro “termosifone planetario”) ma contengono il 99,9% dell’energia termica superficiale del pianeta, mentre l’atmosfera soltanto lo 0,07% di essa. Quindi l’influenza degli oceani sul clima è elevatissima[6].

Sono le variazioni di temperatura degli oceani – originate dalle variazioni dell’irraggiamento solare, da noti fenomeni periodici delle correnti oceaniche e dal sistema nuvoloso – a causare le variazioni di temperatura nell’atmosfera, come dimostrano tutti i grafici che riportano l’andamento delle correnti dell’oceano pacifico di El Niño (corrente calda) e La Niña (corrente fredda) a cui corrisponde esattamente, dopo 10 – 12 mesi, la variazione della Temperatura Globale Media (TGM) e della CO₂ naturale emessa o assorbita dagli oceani. Ovviamente quando la superficie degli oceani si riscalda emette più vapore acqueo (H₂Ovap) che aumenta l’effetto serra. In tutte queste variazioni climatiche la CO₂ naturale (che comunque è più del doppio di quella antropica) segue sempre le Forze della Natura, come dimostrano tutte le osservazioni (vds. Allegato 1, Figure 9.1, 9.2 e 16).

Le NUBI possiedono un enorme effetto sul bilancio energetico poiché si stima una diminuzione del flusso radiante verso la Terra di 20-30 watt ogni m² di superficie nuvolosa[7]; perciò ogni variazione sistematica nella copertura nuvolosa provoca sul clima effetti molto significativi. La formazione delle nubi è un fenomeno complesso perché si possono facilmente incontrare situazioni in cui, pur essendo l’aria sovrasatura di vapor acqueo, questo non riesca a condensare in goccioline. Questa condensazione viene favorita dai raggi cosmici, i quali però vengono inibiti dal vento solare, che devia i raggi cosmici. Quindi una maggiore attività solare (più macchie solari) scherma la Terra dai raggi cosmici deviandone la traiettoria; il risultato finale di questa lotta astronomica è scarsità di nubi e aumento del riscaldamento globale.[8]Riassumendo: 1. aumento di attività solare, 2. aumento vento solare, 3. diminuzione dei raggi cosmici, 4. diminuzione della copertura nubi, 5. riscaldamento globale![9] (vds. Figura 12 e commento).

Il principale caposcuola di questa teoria scientifica è il fisico danese Henrick SVENSMARK, di cui si riporta il seguente commento: “La scienza del clima è attualmente pesantemente politicizzata coinvolgendo forti interessi economici e non solo. Non è quindi sorprendente che le conclusioni di questo report sul ruolo del Sole sul clima terrestre siano pesantemente contestate. Il nocciolo della questione può anche esser visto così: se il Sole ha avuto una indiscussa influenza nel periodo Holocene, come può non aver influenza nell’attuale riscaldamento globale, con la conseguenza di ridurre l’influenza della CO2? In conclusione quindi l’impatto dell’attività solare sul clima è di gran lunga maggiore di quanto suggerisca il “consenso ufficiale”.[10] Commento a margine di Daniele MAZZA e Francesco MARINO, autori de “La strega perfetta, fatti e misfatti della CO₂”: “il Sole da sempre è la fonte di energia termica della Terra, la Terra si sta scaldando e il Sole non c’entra nulla… a noi sembra veramente dura da far accettare!”.

2) Il principale gas serra è di gran lunga il VAPORE ACQUEO, H₂Ovap[11], anche se questo non lo sa nessuno perché è una notizia occultata e l’informazione mainstream si guarda bene dal dirlo. Infatti tra H₂Ovap (11.700 ppm nella bassa atmosfera[12]) e la CO₂ antropica (130 ppm) c’è un rapporto di 90 a 1. Si precisa che il rapporto tra H₂Ovap e tutta la CO₂ presente nella bassa atmosfera è, in termini di molecole, di 90 a 3, un gigante e un nano; di queste tre molecole, due sono di origine naturale[13] (e quindi non modificabili) e una è antropica. Questo perché La CO₂ preindustriale era di 280 ppm, quella attuale è di 410 ppm (0,0410%), quindi la CO₂ antropica è la differenza, pari a 130 ppm.

Il climatologo americano Roy SPENCER[14], molto critico verso le posizioni catastrofiste anti CO₂, dice che: “È interessante notare che, anche se l’anidride carbonica è necessaria per l’esistenza della vita sulla Terra, ce n’è ben poca nell’atmosfera terrestre. Nel 2008, solo 39 molecole d’aria su 100.000 erano CO₂, e ci vorranno altri 5 anni alle emissioni di CO₂ dell’umanità per aumentare quel numero di 1, a 40. ….. Cambiamento climatico: succede, con o senza il nostro aiuto. [15]

Se, per ipotesi, domani o nel 2050 la CO₂ antropica venisse azzerata in tutto il mondo (cosa impossibile), le molecole ad effetto serra scenderebbero dalle attuali 12.110 ppm (11.700 + 410) a 11.980 ppm (11.700 + 280), ossia da 93 a 92 molecole[16], una riduzione del tutto insignificante ai fini dell’effetto serra ma catastrofica per l’economia mondiale.

In conclusione si dimostra l’enorme importanza del vapor acqueo nell’effetto serra” ma sorprendentemente “nell’ultimo Report IPCC il vapor acqueo non compare nemmeno nella lista dei gas serra”[17]; e se provate a fare una ricerca sui gas serra il vapore acqueo o non viene citato o se viene citato non è mai specificato qual è il suo enorme peso nell’ambito dei gas serra. In ogni caso questo dato di 90 a 1 dice chiaramente della irrilevanza, ai fini dell’effetto serra, di qualsiasi riduzione della CO₂ antropica, che peraltro non ci sarà perché Cina, India e Russia hanno disertato la Cop27 e neppure si sognano di ridurre le loro emissioni. Anzi le delocalizzazioni delle imprese occidentali verso quei grandi Paesi aumenteranno perché andranno a produrre lì la CO₂ che non possono più produrre negli USA e in Europa, con ulteriore danno per le economie occidentali in termini di produzione (PIL) e occupazione. E poiché la produzione mondiale continuerà ad aumentare anche le emissioni globali di CO₂ continueranno ad aumentare. L’unico risultato certo sarà l’impoverimento dei 27 Stati UE, le cui emissioni di CO₂ rappresentano il 7,5% di quelle globali.

3)    Negli anni dal 1940 al 1980 e dal 1997 al 2015 si è verificata una “Pausa Climatica Globale”[18] (Global Warming Hiatus). Parliamo di quasi 60 anni sugli ultimi 82 durante i quali la Temperatura Globale Media (TGM) non è aumentata (vds. Allegato 1, Figure 3A, 8.1 e 8.2 e grafici 3 e 4 Owid) mentre la CO₂ antropica globale è aumentata notevolmente[19] (vds. Allegato 1, Grafico 1 OWID); in particolare:

dal 1940 al 1980 di 14,65 Gt (da 4,85 a 19,50 Gt)

dal 1997 al 2015 di 11,26 Gt (da 24,30 a 35,56 Gt).

Già questo smentisce clamorosamente e senza possibilità di appello il precetto fondamentale dell’IPCC e di tutti gli ecofanatici anti CO₂.

E anche dal 2016 al 2022, dopo un aumento iniziale medio di 0,3°C causato da un eccezionale picco di El Niño del 2015 (vds. Allegato 1, Figure 6, 7, 9.1, 9.2 e 16), si presenta un doppio saliscendi della TGM (con una differenza di 0,3°C tra il minimo e il massimo, vds. Figura 6), tipico di un’altra pausa climatica globale.

Pertanto, facendo i conti al contrario, dal 1940 al 2022 l’aumento della TGM c’è stato soltanto dal 1981 al 1996, causato da vari picchi di El Niño, a cui si aggiunge un aumento isolato nel 2016 dovuto sempre a El Niño.

Carlo RUBBIA, che non ha certo bisogno di presentazioni, in un suo intervento al Senato del 2015[20], ha asserito che dal 2000 al 2014, nonostante il continuo aumento della popolazione mondiale e delle attività industriali, la temperatura del pianeta è diminuita di -0,2 gradi. Il dato corrisponde ai rilevamenti della TGM effettuati con i satelliti (Rubbia ha lasciato fuori dal periodo considerato il picco di temperatura del 1998).

Riprendendo le parole del climatologo americano Guy Mitchelll’ipotesi del riscaldamento globale antropogenico è la più notevole frode scientifica della storia” perché è stata smentita dai rilevamenti satellitari effettuati nella bassa atmosfera per 20 anni consecutivi, dal 1979 al 1998[21].

4)    Le emissioni di CO₂ antropica dal 1850 in poi sono sempre aumentate, tranne quei pochi anni che presentano un calo rispetto all’anno precedente (vds. Allegato 1, Figure 13 e 14 e grafico 1 Owid e grafico 1 OWID). Perciò, secondo la teoria catastrofista, anche la Temperatura Globale Media – TGM doveva aumentare costantemente; ma così non è perché tutti i grafici riguardanti la TGM mostrano, anziché una salita costante della temperatura, un “continuo saliscendi” della stessa nel breve periodo (1, 2 o 3 anni), in salita o in discesa, con variazioni anche consistenti della temperatura, fino a 0,5°C. Già questo sta a significare, in generale, che la temperatura globale è governata da fattori climatici diversi dalla CO₂ antropica.

Infatti, spesso la Temperatura Media Globale (TGM) si muove con un segno opposto alla CO₂ antropica. Ad esempio, limitandoci agli anni più recenti, successivi alla Pausa Climatica Globale 1997 – 2015, risulta:

  • nel biennio 2017 – 2018 la CO₂ antropica è aumentata di 1,31 Gt (da 35,52 a 36,83 Gt) ma la temperatura globale è diminuita di 0,17°C (da 0,93° a 0,76°);
  • nel famoso 2020, l’anno del lockdown e della chiusura delle attività economiche, la CO₂ antropica è diminuita di 1,82 Gt (da 37,08 a 35,26 Gt), il record assoluto di diminuzione della CO₂ da combustibili fossili, ma la temperatura globale è aumentata di 0,03°C (da 0,89° a 0,92°), di poco ma è aumentata, a fronte di un eccezionale calo della CO2;
  • nel 2021 c’è stata la ripresa economica e, quindi, il rimbalzo della CO2 antropica che è aumentata di 1,86 Gt (da 35,26 a 37,12), un incremento annuale record in assoluto, ma la temperatura globale è diminuita di 0,16°C (da 0,92° a 0,76°).

I dati suddetti sono stati rilevati dai grafici animati di OWID (Our World in Data) – vds. Allegato 1, grafici 1 e 3 OWID.

Situazioni analoghe si riscontrano in quasi tutte le annualità dal 1940 in poi nelle quali la temperatura globale presenta una diminuzione; trattasi di molte annualità nelle quali la CO₂ aumenta mentre la temperatura globale diminuisce. Lo stesso dicasi per tutti gli anni precedenti, dal 1850 al 1939 (da ricordare che fino al 1920 il pianeta si trovava nella coda finale della Piccola Era Glaciale – PEG).

Un’altra clamorosa smentita della teoria catastrofista. Un’ulteriore riprova che tra CO₂ antropica e la Temperatura Globale Media (TGM) non c’è alcuna correlazione.

Da sottolineare inoltre che più di 1.300 scienziati di tutto il mondo, di cui 168 italiani (tra cui Alberto PRESTININZI, Franco PRODI e Antonino ZICHICHI), hanno sottoscritto, il 27 giugno 2022, una dichiarazione mondiale sul clima intitolata “THERE IS NO CLIMATE EMERGENCY”[22], sottolineando gli effetti benefici della CO₂ per le piante e che i cambiamenti climatici hanno sempre caratterizzato il nostro pianeta e che non c’è niente di anomalo nel clima attuale. Primo firmatario di questa dichiarazione mondiale è Ivar GIAEVER, norvegese, premio Nobel per la fisica nel 1973[23].

Inoltre 93 scienziati italiani, di cui 9 promotori, nel 2019 hanno firmato e inviato alle massime autorità dello Stato una “PETIZIONE SUL CLIMA” sottolineando che le previsioni allarmistiche sul riscaldamento globale antropico avanzate da una parte della comunità scientifica “non sono credibili, essendo esse fondate su modelli i cui risultati sono in contraddizione coi dati sperimentali. Tutte le evidenze suggeriscono che questi modelli sovrastimano il contributo antropico e sottostimano la variabilità climatica naturale, soprattutto quella indotta dal sole, dalla luna, e dalle oscillazioni oceaniche”.[24]

Parlare di scienza e metodo scientifico significa che quando un’ipotesi scientifica viene proposta deve passare al vaglio degli altri scienziati della comunità scientifica internazionale che verificano la sua corrispondenza ai dati reali; solo questo passaggio consente di passare da una congettura ad una teoria scientifica consolidata. Ad esempio la formula di Einstein E = mc² (l’equazione più famosa del mondo) è stata confermata al 100% da migliaia di esperimenti effettuati in tutto il mondo. Invece nel caso della congettura del riscaldamento globale antropico ci troviamo nella situazione completamente opposta, poiché si tratta di un’ipotesi che è stata smentita da tutti i dati scientifici reali, passati, recenti e attuali; ma ciò nonostante continua ad essere sbandierata come una verità assoluta e inoppugnabile dalle istituzioni mondiali ed europee, che rifiutano qualsiasi discussione o confronto scientifico, anche perché lo perderebbero. Una sorta di dogma religioso ma che, a ben vedere, è UNA VERA E PROPRIA TRUFFA MASCHERATA DA SCIENZA[25] ai danni dell’umanità e in particolare degli Stati che cadranno in questa trappola che non ha nulla di scientifico.

Inoltre la CO₂ non ha nulla a che vedere con l’inquinamento che è dovuto ad altri gas antropici: ossidi di azoto, biossido di zolfo, monossido di carbonio (CO), particolato sospeso, metalli pesanti, ecc.; ma incredibilmente l’informazione mainstream questo non lo dice mai e anzi spesso mette insieme inquinamento e riscaldamento globale in modo da far credere che anche la CO₂ contribuisce all’inquinamento. Questo è il livello di un’informazione distorta, telecomandata e a volte completamente falsa: “Citiamo un esempio: giovedì 31/10/2019 TG1 edizione serale, viene asserito che il fiume Colorado, per via dei cambiamenti climatici, non arriva più a sfociare nell’Oceano Pacifico. Ora è noto che il flusso del fiume Colorado, dai tempi della costruzione della diga Hoover (anni ’30), è dirottato, in maniera completa, per irrigare i terreni agricoli.”[26] Una pietra miliare della falsa informazione.

Vorrei sottolineare che la lotta all’inquinamento è una lotta sacrosanta e da perseguire con determinazione. “Certo l’uso dei combustibili fossili comporta la emissione di “veri” inquinanti atmosferici, come ossidi di azoto, biossido di zolfo, composti organici volatili e metalli pesanti che, con le tecnologie disponibili oggi, potrebbero essere ridotti e/o eliminati facilmente.”[27]E’ un lodevole proposito, che però non si persegue riducendo l’uso dei combustibili fossili, ma sequestrando a monte gli agenti inquinanti: o preparando il combustibile prima dell’uso purificandolo da quegli agenti o bloccandone l’emissione e la dispersione nell’ambiente quando quegli inquinanti si formano. È, questa, una pratica comune a tutti i processi produttivi e, a dire il vero, da esercitare in tutte le attività dell’uomo.[28] Ma sull’inquinamento si fa poco o niente mentre si attacca in modo strumentale l’innocente anidride carbonica CO₂ (o biossido di carbonio), il gas della vita.

Infatti, la tanto vilipesa CO₂ in realtà è cibo e vita per le piante – come lo è l’ossigeno (il gas di scarto delle piante) per uomini e animali – perché innesca la magia della funzione clorofilliana. Senza la CO₂ la Terra sarebbe rimasta un deserto sterminato privo di vita, perché le piante non sarebbero esistite e quindi neanche gli animali. Più CO₂ significa piante più grandi e più rigogliose (vds. Allegato 1, Figura 4), raccolti più abbondanti e un pianeta più verde, quello che sarebbe il sogno degli ambientalisti, i quali invece seguendo le teorie infondate e strampalate dell’IPCC vorrebbero eliminare il più possibile l’anidride carbonica, un gas fondamentale per la vita del pianeta. Il mondo alla rovescia.

Riporto in proposito alcuni passi di Giuliano CERADELLI, ingegnere nel settore dell’energia, tratti dal capitolo “I benefici effetti della CO₂” del più volte citato libro “Dialoghi sul clima tra emergenza e conoscenza” (pagg. da 277 a 288): “È stato determinato sperimentalmente che la concentrazione dell’anidride carbonica in atmosfera per uno sviluppo ottimale di tutte le specie di flora è di 895 mg per metro cubo di aria (circa 500 ppm). …… Si può affermare che le attività umane sulla Terra non incidono se non in percentuali irrilevanti sui cambiamenti climatici e sulla temperatura globale, e che a determinare questi sono le variazioni astrofisiche e astronomiche come l’attività solare, i raggi cosmici, le macchie solari, le esplosioni stellari, le maree luni-solari, ecc. nonché fenomeni naturali terrestri come il vulcanesimo, i movimenti delle placche, e i fenomeni sismici. ……. Non ci sono evidenze statistiche che la fase di riscaldamento terrestre in corso, iniziata nel 1850 e successiva alla cosiddetta Piccola Era Glaciale, abbia intensificato o reso più frequenti gli uragani, le alluvioni, la siccità e i disastri naturali. Invece le misure di contenimento della CO2 sono tanto dannose, quanto costose. Non c’è nessuna emergenza climatica, pertanto non c’è alcuna ragione che giustifichi panico e allarme. In conclusione, occorre opporsi fermamente alle irrealistiche politiche di Zero Netto di CO2 previste per il 2050. Al contrario di ciò che si sta facendo ora, lo scopo della politica internazionale dovrebbe essere quello di fornire energia affidabile e a buon prezzo per tutti. …… La CO2 è benefica per l’ambiente perché è il cibo delle piante, la base della vita sul nostro pianeta, è più ce n’è, più verde è la Terra, più resa avranno i raccolti. …… Una quantità di studi nel corso degli ultimi 20 anni dimostrerebbe che un clima più caldo è preferibile rispetto a uno freddo. Già nel 1998, Thomas Gale Moore con il suo Health and Amenity Effects of Global Warming aveva stimato che un aumento di 2,5°C avrebbe potuto ridurre di 40,000 decessi all’anno il tasso di mortalità per patologie respiratorie e vascolari. ….. I dati confermano che in USA la mortalità da patologie cardiovascolari e respiratorie in inverno è sette volte maggiore che in estate, e in Europa nove volte maggiore. …… Un altro studio internazionale ha inoltre appurato che ovunque più fa caldo più si vive a lungo. Le difese immunitarie si abbassano nelle stagioni fredde quando, non a caso, epidemie di influenza e pandemie di Covid-19 sono più virulente e letali. Una semplice conferma all’antico adagio “dove entra il sole, non entra il dottore”. ….. Ci hanno convinti che la CO₂ è un veleno, piuttosto che il mattone elementare della vita sulla Terra, costruendo su questa grottesca e gigantesca fake-news scientifica un castello di teoremi che fa acqua da tutte le parti. E con un’unica conclusione: bisogna tagliare le emissioni di CO₂ a ogni costo. Punto.”

Uno degli argomenti portati avanti dai catastrofisti è che i principali fattori climatici non variano e che l’unico fattore climatico che aumenta è la CO₂, perciò l’aumento della TGM può essere causato solo dalla CO₂. Ma questo è falso perché gli oceani variano continuamente la loro temperatura in superficie – a causa dell’irraggiamento solare, delle correnti oceaniche (specialmente El Niño e La Niña) e delle nubi – e ciò fa variare la temperatura atmosferica, il vapore acqueo (H₂Ovap) e la CO₂, che gli oceani emettono (degasazione) e assorbono.

L’IPCC in un suo report del 2018 scrive che: “Si stima che le attività umane abbiano causato un riscaldamento globale di circa 1,0°C rispetto ai livelli preindustriali[29]. Vorrei dire all’IPCC che dovremmo essere contenti di questo aumento di un grado della temperatura del pianeta (che secondo altre fonti sarebbe di 0,8°C) perché – a parte il fatto che è stato causato da Madre Natura e non dalla CO₂ antropica – prima dell’epoca industriale (e anche dopo) i nostri avi si trovavano nella Piccola Era Glaciale (PEG) e d’inverno i parigini organizzavano mercatini e pattinavano sulla Senna e i londinesi sul Tamigi, come risulta dai quadri dell’epoca.

In realtà il clima è sempre cambiato. Negli ultimi 400.000 anni ci sono state quattro ere glaciali di 90.000 anni ciascuna con temperature di 6-8°C in meno rispetto alle attuali, intervallate da periodi interglaciali di 10.000 anni con temperature miti/calde (vds. Allegato 1, Figure 2, 3 e 10B); attualmente ci troviamo alla fine di un periodo caldo interglaciale iniziato 10.000 anni fa[30], quindi si prevede che prima o poi inizierà una nuova era glaciale (altro che riscaldamento globale). E negli ultimi 10.000 anni, dopo la fine dell’ultima era glaciale, ci sono stati periodi di centinaia di anni dove la temperatura è stata più alta di quella attuale: Olocene, periodo Romano e Medioevo. Allora, ovviamente, non c’era la CO₂ antropica da combustibili fossili. Ma dopo la fine del periodo caldo medioevale è iniziata la “Piccola Era Glaciale” che ha interessato il pianeta per ben sei secoli, dal 1300 al 1800, arrivando come coda finale fino al 1920. “Va ricordato che il riscaldamento osservato dal 1900 ad oggi è in realtà iniziato nel 1700, cioè al minimo della Piccola Era Glaciale, il periodo più freddo degli ultimi 10.000 anni (corrispondente a quel minimo millenario di attività solare che gli astrofisici chiamano Minimo Solare di Maunder). Da allora a oggi l’attività solare, seguendo il suo ciclo millenario, è aumentata riscaldando la superficie terrestre.”[31]

Ma poiché l’IPCC prende in considerazione soltanto la CO₂ antropica non può spiegare né i periodi caldi passati e neppure la Piccola Era Glaciale, né perché sono iniziati né perché sono finiti, dato che in tutte quelle variazioni climatiche passate la CO₂ è rimasta costante intorno a 280 ppm[32] e quindi non ha avuto alcuna rilevanza. Non si può parlare di clima citando solo la irrilevante CO₂ antropica senza neppure nominare le Forze della Natura (Sole, oceani e nubi) e il vapore acqueo, è un vero e proprio SCANDALO DI LIVELLO MONDIALE.

Franco PRODI, un’autorità di livello mondiale nella fisica dell’atmosfera e del clima, ha dichiarato molto chiaramente che: “Il clima non può non cambiare. Per ragioni astronomiche, astrofisiche, il clima deve cambiare. La frase che ‘tutto dipende dall’uomo’ è non vera. La scienza è calpestata da bufale“. E su Greta Thunberg il fisico italiano è altrettanto chiaro: “occorre rendersi conto che ci lasciamo guidare da una che è pilotata da un sistema al quale bisogna dire basta“. Greta, secondo Prodi, dovrebbe tornare a studiare. “Dov’è la scienza se ci lasciamo guidare da queste bufale mondiali.[33]

Cito alcuni scienziati ed economisti di livello mondiale (articoli in Allegato 3):

  • Valentina ZHARKOVA: “Terra riscaldata dal moto orbitale del Sole”
  • Howard HAYDEN: “Ignorate le leggi della fisica. Tutti i conti che non tornano negli studi sull’effetto serra”
  • Alberto PRESTININZI: “Vi svelo le bugie sulla green economy
  • Hans LABOHM: “Il “socialismo climatico” ci porterà dritti alla crisi e minerà le nostre libertà”.

Tuttavia gli organismi anti CO₂ (IPCC, WMO e UNEP, tutte agenzie dell’ONU) continuano imperterriti nel loro piano che mira a realizzare un’economia carbon free, portato avanti dagli USA e dall’Unione europea, sfornando previsioni catastrofiche a 10, 30 e 80 anni addebitate alla CO₂ antropica ma basate sul nulla[34] (vds. commento del climatologo dell’UAH John Christy[35] in Figura 8.2 e di Franco Battaglia in Figura 11). Trattasi in realtà di un pretesto per indurre i governi di tutto il mondo ad adottare politiche energetiche green e realizzare la green economy gestita dalle multinazionali e dalla grande finanza. La conseguenza di questo piano, qualora dovesse andare avanti, sarebbe un grave impoverimento delle economie e dei popoli europei e delle altre nazioni che dovessero adottare queste insensate direttive, che avrebbero un impatto molto negativo sul benessere dei nostri figli e nipoti.

Del resto la volontà di realizzare la decarbonizzazione energetica (Green New Deal) entro il 2050 è stata ribadita anche nel recente incontro a Davos del World Economic Forum del gennaio 2023, dove la Von Der Leyen ha confermato l’intenzione di ridurre le emissioni di CO₂ entro il 2030 del 55% rispetto ai dati del 1990 e ad azzerarle entro il 2050 per arrivare all’economia carbon free (Green New Deal). Un progetto impossibile da realizzare, perché “comporterebbe di mettere in funzione ogni giorno, da ora ad allora (n.d.r. al 2050), 6.000 grandi pale eoliche o 60 km² di pannelli fotovoltaici (1 km² produce circa come 100 pale eoliche). Anche con un mix di queste due fonti l’obiettivo non sarebbe certo raggiungibile. … Questi numeri non lasciano spazio a illusioni sulla realizzabilità della decarbonizzazione basata su eolico e fotovoltaico”[36].

In altre parole la Commissione europea, mentre si arrovella per “migliorare” la tassa sulla CO₂ nota come Carbon Tax[37], sta spingendo al suicidio economico l’Europa, destinata a diventare il continente povero del pianeta (chiusura di imprese e allevamenti e aumento della disoccupazione) e al boom economico Cina, India e Russia, che a ridurre la CO₂ non ci pensano neanche (giustamente) e che accoglieranno a braccia aperte le imprese occidentali in fuga da Stati Uniti ed Europa.

Anche “Nomisma Energia” (galassia Prodi) stronca la Direttiva UE sulle case green che “impatterebbe solo sull’1% delle emissioni mondiali[38]. In effetti le emissioni globali di CO₂ antropica nel 2021 sono state di 37,12 Gt mentre quelle della UE a 27 ammontano a 2,79 Gt, il 7,5% delle emissioni globali; quelle dell’Italia, sempre nel 2021, sono state di 328,7 milioni di tonnellate, pari all’11,8% delle emissioni UE e allo 0,88% delle emissioni globali (vds. Allegato 1, grafico 2 OWID).

Ma queste percentuali comprendono tutte le emissioni di CO₂ (industrie, altre attività economiche, trasporti aerei, allevamenti, cottura dei cibi, riscaldamento delle abitazioni e automobili a motore termico). Perciò, considerando anche la direttiva sulle auto green, si potrebbe arrivare, come Unione europea, ad una riduzione della CO₂ mondiale del 2%: la CO₂ antropica scenderebbe da 130 ppm a 127,4 ppm (-2,6 ppm) e i gas serra totali, compreso H₂Ovap, dagli attuali 12.110 ppm a 12.107,4 ppm (cfr. punto 2 sopra). Una diminuzione insignificante dello 0,02%, cioè di 2 molecole su 10.000 di gas serra, che comunque verrebbe del tutto annullata con gli interessi dall’aumento della produzione mondiale e dalle delocalizzazioni delle imprese europee e americane in fuga da questa follia anti CO₂.

Se si voleva limitare l’inquinamento dai gas tossici degli autoveicoli si poteva benissimo favorire l’utilizzo di vetture a motore termico monofuel a GPL o metano[39], che hanno emissioni inquinanti molto ridotte (quelle dei veri gas inquinanti), anche se la vulgata continua a dire che anche queste vetture a gas inquinano perché emettono CO₂. Che la CO₂ non ha nulla a che vedere con l’inquinamento ed ha un effetto pressoché nullo sul riscaldamento globale – ammesso che ci sia e che sia minimamente rilevante, ma questo non risulta, visto che negli ultimi 82 anni ben 60 sono stati caratterizzati dalla Pausa Climatica Globale (vds. punto 3 sopra) – continua ad essere una verità sconosciuta grazie ad un’informazione mainstream falsa e diretta da élite mondiali che perseguono le loro finalità e interessi.

Una domanda aperta per tutti: ma le future colonnine necessarie per ricaricare le batterie delle auto green dove prenderanno l’energia? Dal gas metano, dal gasolio o cos’altro? Allora stiamo parlando di una “partita di giro” o forse di una “presa in giro”?

Per capire qual è il livello di manipolazione mediatica messo in campo dalle élite basti sapere che L’ONU, tramite il suo sottosegretario per le comunicazioni globali, Melissa Fleming, ha collaborato con Google per far sì che i primi risultati delle ricerche sui “cambiamenti climatici” fossero quelli anti CO₂. “Perché noi possediamo la scienza e pensiamo che il mondo dovrebbe conoscerla” ha dichiarato la Fleming al World Economic Forum del 29 sett. 2022 nell’ambito di un panel dedicato alla “Lotta alla disinformazione”. E la stessa manipolazione è stata fatta con Tik Tok con riferimento al covid[40]. Bisognerebbe spiegare a Melissa Fleming che la “lotta alla disinformazione” dovrebbe farla contro se stessa e i partecipanti al World Economic Forum.

Da notizie stampa[41] leggo che Sergio Mattarella e Giuliano Amato si sono pronunciati sulla questione della tutela ambientale[42]. Il Presidente ha celebrato l’inserimento in Costituzione della “tutela ambientale” (artt. 9 e 41 Cost., come modificati dalla legge costituzionale 11.02.2022, n. 1), una tutela che peraltro era già prevista dall’art. 117 Cost., comma 2, lettera s): lo Stato tutela l’ambiente, l’ecosistema e i beni culturali; e l’ex premier in una precedente intervista ha dichiarato che “la politica deve tingersi di verde”. Sembra evidente Il riferimento alla “Agenda 2030 dell’ONU”[43], adottata il 25 settembre 2015 dalle Nazioni Unite. Siamo tutti d’accordo sulla tutela ambientale, che significa proteggere il territorio, i mari, i fiumi e l’aria da sostanze e gas inquinanti. Ma voglio ricordare che la CO₂ antropica:

– non è un gas inquinante, come asseriscono tutti gli scienziati (tranne quelli in malafede, che magari evitano di dirlo) e anzi è il gas della vita sul nostro pianeta, insieme all’ossigeno;

– ha un effetto pressoché nullo sull’effetto serra (come sostenuto e dimostrato da molti scienziati e scritto nel presente studio).

Tuttavia nell’Agenda 2030 si fa più volte riferimento alla lotta al “cambiamento climatico” ed è scritto che: “Siamo determinati ad affrontare in maniera decisiva la minaccia rappresentata dal cambiamento climatico e dal degrado ambientale. La natura globale del cambiamento climatico richiede la più ampia cooperazione internazionale possibile, volta ad accelerare la riduzione delle emissioni di gas effetto serra a livello mondiale”. Rispondo che anzitutto questa lotta ai gas serra antropici è stata già persa, visto che Cina, India e Russia non hanno aderito alla Cop27 e aggiungo qualche domanda: qualcuno all’ONU pensa che un grado di temperatura in più (o 0,8°C secondo altre stime) rispetto alla Piccola Era Glaciale sia un problema o che l’uomo possa combattere contro il Sole, gli oceani e le nuvole? E all’ONU sanno che il vero gas serra è di gran lunga il vapore acqueo? Oppure l’informazione pseudoscientifica dell’IPCC è talmente falsificata che non sanno neanche questo?

C’è troppa ignoranza e/o malafede tra chi nelle istituzioni mondiali ed europee dovrebbe pensare a tutelare il benessere dei cittadini, che comprende sia la salute sia l’aspetto economico, e che invece pensa a tutelare le multinazionali green e i super profitti delle grandi aziende automobilistiche e, inoltre, si inventa problemi inesistenti con lo scopo di impoverire, controllare e far star male le persone.

Finché non sarà smascherata la grande menzogna inventata sulla CO₂ l’Europa non potrà che peggiorare. Speriamo che alle prossime elezioni europee del 2024 i cittadini europei diano un segno di intelligenza e preparazione scegliendo i partiti che sono contrari a queste direttive.

In ogni caso noi italiani non possiamo permettere che la nostra Nazione, la nostra economia, il nostro patrimonio immobiliare e i nostri redditi vengano depauperati da scelte ingannevoli, insensate e ascientifiche. Lo stesso vale ovviamente per gli altri popoli europei.

Per i motivi sopra esposti, è assolutamente necessario bloccare definitivamente queste direttive UE sulle case green, auto green, industrie e allevamenti, che semmai possono essere sostituite con adeguati incentivi volti ad adottare opportune procedure e lavorazioni per limitare le emissioni dei gas antropici realmente inquinanti, sempre su base facoltativa. Basta con le imposizioni e gli obblighi scriteriati.

Vorrei concludere riportando le parole di due autorevoli scienziati americani.

Wallace MANHEIMER, uno dei fisici nucleari più importanti del mondo, afferma che “il progetto politico Net Zero, ossia raggiungere le emissioni zero di anidride carbonica, sarebbe la fine della civiltà moderna”. Scrivendo sull’energia eolica e solare, ha sostenuto che “sarebbe particolarmente tragico quando non solo questa nuova infrastruttura fallirà, ma costerà trilioni, distruggerà vaste porzioni dell’ambiente e sarà del tutto inutile. La posta in gioco è enorme”.

“Non c’è certamente alcuna base scientifica per aspettarsi una crisi climatica da troppa anidride carbonica nell’atmosfera. Non vi è alcun motivo per cui la civiltà non possa avanzare utilizzando sia l’energia da combustibili fossili che l’energia nucleare, passando gradualmente a più energia nucleare. Auto elettriche, energia eolica e solare, idrogeno, batterie, pompe di calore: tutti presentano enormi svantaggi e non sono in grado di sostituire i sistemi esistenti senza conseguenze devastanti.” “Nel corso dei tempi geologici, il clima e il livello di anidride carbonica sono stati ovunque senza alcuna correlazione tra di loro.” “Questa falsità è spinta da una potente lobby che Bjorn LOMBORG ha definito “complesso industriale del clima”, che comprende alcuni scienziati, la maggior parte dei media, gli industriali e i legislatori, che in qualche modo è riuscita a convincere molti che la CO₂ nell’atmosfera, un gas necessario per la vita sulla Terra, che espiriamo a ogni respiro, sia un veleno ambientale. Molteplici teorie e misurazioni scientifiche dimostrano che non c’è alcuna crisi climatica.” MANHEIMER osserva che i combustibili fossili hanno esteso i benefici della civiltà a miliardi di persone e che l’enfasi su una falsa crisi climatica sta diventando “una tragedia per la civiltà moderna, che dipende da un’energia affidabile, economica e sostenibile dal punto di vista ambientale. Le pale eoliche, i pannelli solari e le batterie non hanno nessuna di queste qualità“. [44]

Richard LINDZEN, una delle massime autorità mondiali in fisica dell’atmosfera e meteorologia, professore emerito presso il MIT, asserisce che: “ciò che gli storici si chiederanno sicuramente nei secoli futuri è come una logica profondamente errata, oscurata da una propaganda astuta e incessante, abbia effettivamente consentito a una coalizione di potenti interessi speciali di convincere quasi tutti nel mondo che la CO₂ dell’industria umana era una pericolosa tossina che distrugge il pianeta. Sarà ricordata come la più grande illusione di massa nella storia del mondo: che la CO₂, la vita delle piante, sia stata considerata per un certo periodo un veleno mortale”.[45]

La verità esiste ed è stata già scritta da molti illustri scienziati, ma spetta a tutti il dovere di farla emergere, altrimenti resterà una grande sconosciuta.

Ad ulteriore chiarimento degli aspetti scientifici esposti si allegano i seguenti documenti:

Allegato 1: GRAFICI SUL CLIMA E SULLA CO₂

Allegato 2: PETIZIONE DEGLI SCIENZIATI ITALIANI SUL CLIMA, sottoscritta da 93 scienziati italiani e indirizzata nel 2019 alle massime autorità dello Stato.

https://petizioneitalianasulclima.it/

Petizione sul clima

https://petizioneitalianasulclima.it/wp-content/uploads/2020/05/La_Petizione_integrale.pdf

Allegato 3: COSA DICONO GLI SCIENZIATI

[1] https://www.ansa.it/bannernews/notizie/breaking_news_eco/2023/02/02/-case-green-ance-servono-630-anni-per-primo-obiettivo-ue-_e4f05785-5229-4a2c-b3ab-41929b730ef0.html

[2] https://www.byoblu.com/2023/01/19/confedilizia-boccia-la-direttiva-ue-sulla-classe-energetica-delle-case/

[3] La Verità, 25.01.2023, pagg. 10 e 11.

[4] L’IPCC è un istituto creato dall’ONU nel 1988, su iniziativa del WMO e dell’UNEP, composto da scienziati “dipendenti” con il compito di studiare le cause del global warming con particolare attenzione alla CO₂ antropica e di fornire “sintesi per i decisori politici”: ad esempio vedasi https://www.sisclima.it/wp-content/uploads/2019/07/SR15_SPM_ita.pdf

[5] https://petizioneitalianasulclima.it/

[6] “La Strega Perfetta – Fatti e misfatti della CO₂”, di Daniele MAZZA e Francesco MARINO, Tab edizioni, 2020, pagg. 112 e 113.

[7] “La Strega Perfetta – Fatti e misfatti della CO₂”, cit., pag. 195.

[8] “La Strega Perfetta – Fatti e misfatti della CO₂”, cit., pagg. da 195 a 199, sintesi.

[9] “La Strega Perfetta – Fatti e misfatti della CO₂”, cit., pag. 198.

[10] “La Strega Perfetta – Fatti e misfatti della CO₂”, cit., pag. 199.

[11] “La Strega Perfetta – Fatti e misfatti della CO₂”, cit.: “CO₂ e H₂O vapore: UN NANO E UN GIGANTE” (pag. 42) e “CO₂ contro H₂O vapore”, pagg. da 101 a 110.

[12] Il valore di 11.700 ppm di H₂O vapore (esattamente è 11.692 ppm) si riferisce al primo Km di atmosfera, con una temperatura di 20°C ed una umidità relativa del 50%, condizioni tipiche del bacino del Mediterraneo. Le ppm di H₂O vapore cambiano con lo stesso segno della temperatura e quindi diminuiscono con l’aumentare dell’altitudine e della latitudine mentre la CO₂ resta costante a 410 ppm. Quindi in estate la concentrazione di H₂O vapore aumenta notevolmente mentre la CO2 non cambia. A 15°C il valore di H₂Ovap è di 8.536 ppm (“La Strega Perfetta – Fatti e misfatti della CO₂”, pagg. 106 e 107). Ppm è una percentuale: su un milione di molecole 410 sono di CO₂.

[13] emissioni degli oceani e dei vulcani, decomposizione di sostanze organiche, come animali e vegetali morti e rifiuti organici.

[14] Roy Spencer gestisce un noto sito web – www.drroyspencer.com – dove aggiorna mensilmente i dati della Temperatura Globale Media (TGM).

[15] https://www.drroyspencer.com/global-warming-natural-or-manmade/

[16] Non sono stati considerati i gas serra minori, tra cui il più importante è il metano (CH4) con una concentrazione di 1,7 ppm, circa 240 volte minore rispetto alla CO₂.

[17] “La Strega Perfetta – Fatti e misfatti della CO₂”, cit. pag. 107.

[18] Franco Battaglia, “Dialoghi sul clima tra emergenza e conoscenza”, pag. 109.

“La Strega Perfetta – Fatti e misfatti della CO₂”, cit., pagg. 148, 149 e 150.

[19] Dal 1940 al 2021 la CO₂ antropica emessa globalmente è aumentata di 32,27 Gt (da 4,85 Gt a 37,12 Gt) – 1 Gt = un miliardo di tonnellate. Dati rilevati da https://ourworldindata.org/

[20] https://www.youtube.com/watch?v=2G-7xykTO14 (Carlo Rubbia)

[21] https://www.meteoweb.eu/2022/08/riscaldamento-globale-frode-scientifica/1001143406/

[22] https://clintel.orghttps://clintel.org/wp-content/uploads/2022/06/WCD-version-06272215121.pdf

[23] Vedasi Allegato 1, Figura 17, articolo su Ivar GIAEVER.

[24] https://petizioneitalianasulclima.it/wp-content/uploads/2020/05/La_Petizione_integrale.pdf

[25] Segnalo un video molto importante curato da una decina di scienziati e climatologi internazionali: RISCALDAMENTO GLOBALE: LA GRANDE TRUFFA https://www.youtube.com/watch?v=MEqSjt4sYtg&t=8s

[26] “La Strega Perfetta – Fatti e misfatti della CO₂”, cit., pag. 207.

[27] “Dialoghi sul clima tra emergenza e conoscenza”, a cura di Alberto PRESTININZI, ed. Rubbettino, 2022, pag. 281. Il libro riporta i saggi di 19 scienziati climatologi.

[28] Franco Battaglia, “Dialoghi sul clima tra emergenza e conoscenza”, cit., pagg. 118 e 119.

[29] https://www.sisclima.it/wp-content/uploads/2019/07/SR15_SPM_ita.pdf

[30] “La Strega Perfetta – Fatti e misfatti della CO₂”, cit., pagg. 166 e 187: “Per dare un’idea della situazione climatica nell’ultima glaciazione, quando l’Europa era abitata dall’uomo di Neanderthal, i ghiacci della calotta artica arrivavano in Europa a coprire il sito dell’attuale Berlino e a lambire quello di Parigi.”

[31] https://petizioneitalianasulclima.it/wp-content/uploads/2020/05/La_Petizione_integrale.pdf

[32] Almeno nell’ultimo milione di anni (dal Pleistocene) e fino all’era preindustriale (che inizia dal 1750 d.c. ma di fatto spesso si considera dal 1850) la CO₂ si è mantenuta costante intorno a 280 ppm. Ai nostri giorni è di 410 ppm.

[33] https://www.meteoweb.eu/2023/01/franco-prodi-greta-clima-scienza/1001194884/

[34] Le previsioni sbagliano a qualche giorno di distanza, figurarsi quale può essere la loro attendibilità a decenni dopo. Forse all’IPCC sono in grado di prevedere quale sarà la nuvolosità tra 10, 30 o 80 anni?

[35] John Christy dell’Università dell’Alabama a Huntsville – UAH, specialista insieme a Roy Spencer (www.drroyspencer.com) nei rilevamenti satellitari della temperatura globale.

[36] Ernesto Pedrocchi, Professore Emerito di Energetica al Politecnico di Milano – “Dialoghi sul clima tra emergenza e conoscenza”, cit., pag. 174. Il libro riporta i saggi di ben 19 scienziati climatologi.

[37] https://anteritalia.org/quali-sono-i-paesi-che-tassano-le-emissioni-di-co2-sfruttando-i-ricavi/ e https://valori.it/tassa-co2-accordo-europa/

[38] “La Verità” del 14.02.2023, pag. 14. Vedasi anche “La Verità” del 20.01.2023, pag. 14: “la casa verde elimina lo 0,1% di emissioni e costa 1.400 miliardi”.

[39] Il metano è un gas naturale (CH4) che a seguito della combustione si trasforma in H₂O e CO₂. Fornisce un’energia pulita rispetto a benzina, gasolio e altri derivati del petrolio perché non produce particolato né ossidi di zolfo.

[40] https://www.meteoweb.eu/2022/10/clima-onu-google-cambiamenti-climatici-scienza/1001157810/ – Clima, l’ONU ha manipolato i risultati di ricerca su Google. Si veda l’impeccabile commento finale della giornalista Beatrice Raso.

[41] “La Verità” del 23 febbraio 2023, pag. 7.

[42] Apprezzerei molto un loro intervento anche sugli artt. 1, 2, 3, 4 e 36 della Costituzione, ossia il diritto al lavoro per tutti i cittadini e ad una retribuzione adeguata e dignitosa, nonché il dovere dello Stato di assicurare la piena occupazione.

[43] https://unric.org/it/wp-content/uploads/sites/3/2019/11/Agenda-2030-Onu-italia.pdf e   https://www.agenziacoesione.gov.it/comunicazione/agenda-2030-per-lo-sviluppo-sostenibile/

[44] https://www.meteoweb.eu/2023/01/clima-manheimer-emissioni-zero/1001189413/

[45] https://www.meteoweb.eu/2023/01/clima-manheimer-emissioni-zero/1001189413/

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