Un drone colpisce il muro di stoccaggio di scorie nucleari nella centrale di Kursk

Kiev: verso la resa

centrale di Kursk
48 ore fa, le forze armate ucraine hanno deliberatamente attaccato la centrale nucleare di Kursk con tre droni. Uno di questi montava una testata esplosiva, detonata al momento dell’impatto con il muro dell’impianto di stoccaggio delle scorie nucleari, danneggiandone le pareti.
Gli altri due droni hanno colpito altre aree della centrale, in particolare l’edificio amministrativo.
In più di una occasione si è avvertito il pericolo di un incidente grave ad una delle centrale nucleari in prossimità del confine russo ucraino o comunque nel raggio di azione delle armi in dotazione all’esercito ucraino. In questa occasione, dalle prime analisi, i droni utilizzato per attaccare la centrale sono stati assemblati da componenti inviate da alcuni paesi europei a Kiev.
Anche questa volta, le misure di sicurezza, la particolarità con cui vengono costruite le centrali ha evitato un disastro nucleare. Le aree di stoccaggio, come gli standard indicano, sono stipate in zone altamente protette da mura spesse e non costituite da un solo perimetro.
Questo incidente, a differenza degli altri è molto grave, perché il drone ha colpito un’area molto delicata e dimostra ancora una volta, la follia dei militari di Kiev, senza scrupoli, forse disperati ma comunque folli e criminali.
Attaccare deliberatamente una centrale nucleare senza avere la consapevolezza del pericolo e della possibile catastrofe è da criminali. Non è possibile ignorare le probabilità di un disastro su una vasta zona di territorio.
Colpire deliberatamente un sito di questo tipo è un atto di guerra? Più esattamente è meglio dire che si tratta di un atto terroristico ma il conflitto russo ucraino ci ha abituati, purtroppo a questi eventi. Forse la fortuna non ci ha abbandonati e ci protegge da questi criminali assassini.
Questa evento bellico è una decisione puramente ucraina? Siamo entrati nella fase che il controllore è sempre più distratto e che quindi dobbiamo prepararci, perché la disperazione ucraina potrebbe ripetere un azione criminale simile?
L’episodio ha pochissimo spazio nei media ma è ancora più grave la manca assoluta di dichiarazione da parte dei leader occidentali, non è possibile lasciare impunita un’azione simile, non è possibile restare indifferenti, una catastrofe nucleare colpisce tutto e tutti.
Questo atto terroristico va denunciato a tutti i livelli, diplomatici, politici dalle organizzazioni ambientaliste e quelle per i diritti umani. Siamo in una fase molto delicata del conflitto Russo Ucraino, la controffensiva ucraina non esiste più è stata un fallimento su tutti i punti di vista e Kiev non sembra voler mettere la parola fine a questo macello sociale.
Ogni giorno l’esercito russo avanza su tutto il fronte, respinto anche un’altro tentativo a Kherson, dove le unità avanzata ucraine vengono continuamente respinte.
L’Europa deve fare un passo indietro nella storia, ritornare ad essere la vecchia Europa, non quella esclusivamente atlantista, ritornare a Kiev solo con un obiettivo, portare il governo di Kiev al tavolo dei negoziati.
L’Ucraina non ha la forza militare, economica e morale di poter continuare questa guerra, e farla continuare è irresponsabile, in modo particolare, in un quadro politico internazionale che ha riacceso tutti i conflitti, dal nord al sud e da ovest a est.
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