La regressione umana espressa dalle Nazioni Unite

Respinta proposta di risoluzione della Russia per il cessate il fuoco umanitario a Gaza

L'involuzione umana Trad. Torna indietro Abbiamo incasinato tutto.

16 ottobre 2023 New York

di Maurizio Torti

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha respinto una risoluzione proposta dalla Russia che avrebbe chiesto un cessate il fuoco umanitario a Gaza, devastata da quasi 10 giorni di combattimenti tra Israele e i militanti Palestinesi.

La proposta di risoluzione guidata dalla Russia ha ricevuto cinque voti a favore (Cina, Gabon, Mozambico, Russia ed Emirati Arabi Uniti) e quattro contrari (Francia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti), con sei astensioni (Albania, Brasile, Ecuador, Ghana, Malta e Svizzera).

Per l’approvazione della risoluzione, la proposta doveva ricevere almeno nove voti a favore, senza che nessuno dei cinque membri permanenti ponesse il veto.

Il testo chiedeva un cessate il fuoco umanitario, il rilascio di tutti gli ostaggi, l’accesso agli aiuti e l’evacuazione sicura dei civili.

Interesse egoistico dell’Occidente

La proposta è stata respinta da i rappresentanti di: Francia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti. Perchè queste persone non hanno più nulla di umano?

Vassily Nebenzia, rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite, ha espresso rammarico per la mancata adozione della risoluzione da parte del Consiglio di Sicurezza, attribuendo la colpa all'”intenzione egoistica del blocco occidentale”.

Ha dichiarato che le delegazioni dei Paesi occidentali hanno “sostanzialmente condannato” le speranze globali che il Consiglio potesse porre fine alla violenza.

L’ambasciatore russo Nebenzia ha osservato che dal voto sono emersi i Paesi che sostengono la cessazione della violenza e la fornitura di aiuti umanitari e quelli che bloccano un messaggio unitario “per interessi puramente egoistici e politici”.

Non è comprensibile questo rifiuto, non è accettabile questa immobilità delle Nazioni Unite. I rappresentanti di Francia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti forse non sono informati dell’orrore che si consuma in Terra Santa? Di fronte a migliaia di morti, israeliani e palestinesi è umano chiedere di fermarsi ed è disumano accettare di fare continuare questo massacro inutile.

Come noi cittadini possiamo accettare tutto questo? Come è possibile che queste persone non siano estremamente preoccupati per la catastrofe umanitaria senza precedenti a Gaza e Israele e per l’altissimo rischio di estensione del conflitto.

Come è possibile che questo accada?

La motivazione di respingimento della risoluzione è stata spiegata da Linda Thomas-Greenfield, Rappresentante permanente degli Stati Uniti con queste parole: ” il mio Paese non può appoggiare la proposta di risoluzione russa perché ignora il terrorismo di Hamas e disonora le vittime. Continua: “Non condannando Hamas, la Russia sta dando copertura a un gruppo terroristico che brutalizza civili innocenti. È oltraggioso, ipocrita e indifendibile”.

Ritengo importante segnalare che non è stato possibile verificare il testo originale della risoluzione proposta dalla Russia.

Che cosa resta del diritto internazionale?

Riyad Mansour, osservatore permanente dello Stato della Palestina presso le Nazioni Unite, ha esortato il Consiglio di Sicurezza a farsi guidare dai principi del diritto internazionale “senza alcuna eccezione”.

“Non inviate il segnale che le vite dei palestinesi non contano. Non osate dire che Israele non è responsabile delle bombe che sta lanciando sulle loro teste”, ha affermato.

Mansour ha sottolineato che ciò che sta accadendo a Gaza non è un’operazione militare, ma un’aggressione su larga scala contro il suo popolo e un massacro di civili innocenti.

“Nessun luogo è sicuro a Gaza, le famiglie si abbracciano ogni notte, senza sapere se è l’ultima volta”

Come è stata rapida la condanna per tutti i palestinesi, a seguito della notizia falsa dell’uccisione per decapitazione di 40 bambini, così la propaganda, ha compiuto un ennesimo capolavoro e a nulla sono servite le smentite a più livelli. La notizia è completamente falsa ma in pichi minuti è stata trasmessa in tutto il mondo. La condanna per il popolo palestinese è stata immediata non solo a livello delle Istituzioni ma principalmente nell’opinione pubblica.

Le analogie con alcune strategia apparse nel conflitto tra Russia e Ucraina sono ora evidenti nel conflitto tra Palestina e Israele. Per Israele è stato utile prima “creare” i palestinesi buoni, i residenti nei territori occupati, e i palestinesi cattivi i residenti nella Striscia di Gaza.

Dopo anni di chiusura, vite precarie, nessun futuro, torture, arresti, assassini, la vita nella Striscia di Gaza, territorio della Palestina è diventata impossibile, inimmaginabile per qualsiasi essere umano.

La reazione manifestata con l’attacco a Israele il 7 ottobre è il segnale di una nuova fase della resistenza palestinese all’occupazione militare israeliana. È a rischio la loro esistenza, da anni la loro identità viene indebolita aggressione dopo aggressione. neanche la denuncia di apartheid di Israele nei confronti dei palestinesi ha provocato reazioni nella comunità europea. Mai nessun paese europeo ha riconosciuto lo Stato di Palestina, solo la Svezia. Al 31 luglio 2019, 138 (71,5%) dei 193 stati membri delle Nazioni Unite hanno riconosciuto lo Stato della Palestina. Molti dei paesi che non riconoscono lo stato di Palestina riconoscono tuttavia l’OLP (Organizzazione per la Liberazione della Palestina come “rappresentante del popolo palestinese” . Il riconoscimento da parte della Svezia segue l’assemblea generale delle Nazioni Unite che promosse la Palestina da “entità non statuale” a “Stato osservatore non membro”, con 138 voti favorevoli (compreso quello dell’Italia), 9 contrari (tra cui Stati Uniti, Canada e Israele) e 41 astenuti. Nel burocratese internazionale la Palestina è uno Stato.

Se la politica accetta di mettere in secondo piano le vite degli israeliani e dei palestinesi è il chiaro segnale della fine dell’evoluzione umana. La disumanizzazione si manifesta nelle Nazioni Unite e ancora una volta è la dimostrazione di una organizzazione internazionale nata incompleta e in questi contesti globali, completamente inutili. Il popolo palestinese ne sta pagando un prezzo elevatissimo da oltre 70 anni.

La propaganda, come per il conflitto tra Russia e Ucraina è l’arma più potente per manipolare l’opinione pubblica mondiale. Lo strumento sono i media tradizionali e non: da filo-Putin a filo-Hamas è stata solo una questione di sostituzione delle parole, l’effetto ricercato è lo stesso. Dalla russofobia alla palestinafobia, l’Occidente trascinato al fondo di un mondo senza luce.

 

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