Il governo di Tel Aviv in difficoltà: all’interno e all’estero

Israele accusato di genocidio non solo dal Sud Africa

palestinesi alla Corte dell'Aja Arrestate Netanyhou

di Dom de Mar

Utilizzando la potenza distruttiva con ogni armamento e mezzo possibile, Israele e tutte le forze militari, di terra, aeree e marine non hanno raggiunto obiettivi particolarmente sensibili. La guerra continua in Palestina e gli omicidi mirati negli ultimi 100 giorni non hanno indebolito la forza dei combattenti palestinesi ma restano un tentativo di coinvolgere nel conflitto uma parte dell’esercito dell’IRAN.

Il governo USA e quello di Tel Aviv, hanno già accettato di negoziare con Hamas ma non possono negarlo e non possono non riconoscere come interlocutori politici i  leader di Hamas. Non c’è altra soluzione e le conferme ci sono, con l’aiuto della mediazione egiziana e del Qatar sono state liberate decine di ostaggi e sono entrati nella Striscia di Gaza aiuti umanitari e anche se per pochi giorni una pausa dei combattimenti. Questo è il risultato del negoziato con Hamas, che ha costretto gli USA e Israele ad accettare e riconoscere Hamas come intelocutore politico palestinese e non c’è altra strada per gli USA e Tel Av iv, se non quella di continuare a fare crescere il numero delle vittime palestinesi, rendendo sempre più grave la questione nella regione e alimentare un odio a questo punto infinito.

I segnali delle difficoltà politiche ma anche militari di Israele sono abbastanza frequenti, in pochi giorni i combattenti di Hezbollah, al nord, hanno colpito due volte una base aerea israeliana molto importante.

Sono quotidiane le manifestazioni di centinaia di israeliani nei pressi dell’abitazione di Netanyahu e lentamente, giorno dopo giorno, stanno vincendo la fermezza di Netanyahu, non disponmibile a nessuna apertura per un cessate il fuoco duraturo ma la questione del negoziato in queste ore percorre una nuova strada, Israele sembra disponibile a rivedere il numero dei prigionieri palestinesi, nelle carceri israeliane, da rilasciare, nello scambio con gli ostaggi a Gaza.

Da settimane i media israeliani e del mondo pubblicano mappe, video e immagini di una rete di tunnel, “la più grande al nord” presente nella Striscia di Gaza. Ogni giorno cambia la sua ampiezza, infatti oggi la rete più grande, riferiscono i militari dell’IDF è nell’area di Khan Younis a sud della Striscia di Gaza.  Ma per quale ragione si deve parlare per settimane intere di una rete di tunnel sotterranei? È evidente la debolezza dell’intelligence militare israeliana sul terreno del conflitto. L’IDF non riesce a contenere e rispondere al tipo di “guerrglia” imposta dai combattenti palestinesi sul loro territorio. I militari di Tel Aviv privilegiano l’uso dei raid, bombardamenti a tappeto, l’artiglieria, i missili i mortai, piuttosto del combattimento strada per strada. Oggi in poche ore sono morti 21 militari israeliani, una giornata difficile per Israele da gestire politicamente, il fallimento è dietro l’angolo mentre nel mondo, altri Stati denunciano il genocidio di Israele. Un caso particolare da segnale è quello dell’ex magistrato italiano Carlo Palermo che ha presentato un’accusa al Tribinale della Corte dell’Aia chiedendo l’arresto di Benjamin Netanyahu. La denuncia e la tesi di Carlo Palermo contro il capo del governo di Israele è molto articolata e coinvolge anche l’Italia e gli USA in alcuni eventi di cui ancora oggi sappiamo poco, perchè protetti dal Segreto di Stato.

ARRESTATE Benjamin Netanyahu

Arrestate Benjamin Netanyahu
Palestinesi alla Corte dell’Aja

Nelle ultime 48 ore, l’IDF ha concentrato forze e avviato decide di raid aerei nel settore di Khan Younis, il ministero della salute palestinese riferisce che sono almeno 50 i morti da domenica scorsa. Come da copione, i militari israeliani hanno fatto irruzione nell’ospedale, AL-Khair arrestando parte del personale e motivando la presenza di alcuni membri di Hamas.

Con un filo di voce, la Mezzaluna Rossa palestinese ha denunciato che diversi carri armati hanno circondato un’altro ospedale, Al-Amal sempre nell’area di Khan Younis. Da ricordare che in queste ore, tutto il settore di Khan Younis è affollatissimo da migliaia di famiglie palestinesi scappate dal centro e dal nord della Striscia. Nelle aree dell’ospedale sono centinaia le tende e i civili all’interno ma il portavoce dell’IDF si è limitato di dichiarare: “staremo attenti”.

A seguito e verso la fine di questa 109° giornata di guerra, L’IDF prepara la reazione a seguito della morte dei soldati israeliani, tutto il settore adiacente all’edificio dove sono morti i soldati israeliani, in questo momento viene minato, ogni casa, ogni palazzo tra qualche ora verrà ridotto in cenere come Israle ci ha abituati a vedere da anni.

Da alcuni giorni gli analisti militari e gli stessi portavoce dell’IDF riferivano di alcuni cambiamenti nella strategia militare per la Striscia di Gaza ma quanto sta accadendo non corrisponde al racconto dei politici e dei militri, siamo testimoni di una storia che difficilmente potremmo dimenticare. Noi viviamo nella memoria e i palestinesi resistono.

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